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Ci sono notizie che costituiscono una vera e propria sorsata di ottimismo e una ventata di rinnovamento allo stesso tempo, ecco perché è piacevole poter riportare che ieri è stata ricostituita la Condotta Slow Food dei Campi Flegrei. L’assemblea costituente si è riunita presso Il Quarto Miglio, cantina di pregio che vanta vigneti le cui radici, sopravvissute alla fillossera, affondano entro i crateri vulcanici di una terra singolare e legata al Mito.

Dal coraggio l’ottimismo dei Mediterranei

È una notizia straordinaria che, come tutte le buone notizie, deve poter essere diffusa poiché invita al buon umore, non già perché foriera dei valori di enogastronomia e sostenibilità di cui Slow Food è vettore, ma perché ci aiuta a riflettere sull’ottimismo e il coraggio flegreo in un periodo storico per nulla semplice, a causa delle criticità legate al bradisismo ed all’attività vulcanica che mantiene in costante stato di allerta gli abitanti dell’intero distretto e tiene in apprensione tutta l’Italia.

La Condotta Slow Food Flegrea riprende vita

Alle ore 18.00 del 25 giugno 2024 si è ricostituita la Condotta Slow Food dei Campi Flegrei e, ad adoperarsi per l’ottimale risultato, ci hanno pensato i membri del comitato promotore, composto da Marika Capuano, Filomena D’Avino, Marianna Fiorentino, Adele Munaretto, Cosimo Orlacchio, Giovanni Quadrano, Gennaro Schiano, Chiara Turturiello, Valeria Vanacore e dallo stesso Ciro Verde, alla conduzione enologica della cantina dove l’avvenimento ha avuto luogo ed è stato tanto auspicato per un territorio di estrema rilevanza per la pesca, l’archeologia, il turismo, la vitivinicoltura e l’agricoltura in generale, per troppi anni mantenuto sterile dalla inamovibilità e dalla mediocrità, proprio di coloro che avrebbero dovuto prendersene cura.

La compagine di promozione di questa rinascita aveva già provveduto ad inoltrare, tanto alla direzione regionale campana che al consiglio direttivo nazionale di Slow Food, una missiva riportante la data del 20 marzo scorso, esprimendo così la solida volontà di ricostituire la Condotta in quell’area, sotto il segno del buono, pulito e giusto per tutti.

Il nuovo team di Slow Food

Durante i lavori che ne hanno deliberato la ricostituzione, alla presenza di un nutrito pubblico di appassionati, giornalisti e produttori, l’assemblea costituente ha altresì nominato il nuovissimo comitato di Condotta nelle persone di Cosimo Orlacchio al vertice e Marianna Fiorentino alla vicepresidenza con Alfonso Carmosino, Filomena D’Avino, Filippo Veglia, Chiara Turtiello, Marika Capuano, Giacomina Di Pretore, Nicola D’Ambrosio e Adele Munaretto, riconfermata nel suo ruolo di responsabile per le cantine nell’area operativa della Condotta flegrea.

Alla presidenza Cosimo Orlacchio

Beneventano di nascita ma flegreo di adozione, Cosimo Orlacchio è laureato in Ingegneria Elettronica, lavora presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione della Università degli studi di Napoli, presso l’Università Federico II di Napoli. Dopo i quarant’anni si avvicina al mondo del vino e della gastronomia. Blogger e scrittore enogastronomico per diletto, scrive per alcune riviste ed abbiamo il piacere di averlo tra i redattori della nostra testata giornalistica.

Il nuovo fiduciario di Slow Food è un sommelier compassato e degustatore AIS, partecipa ai panel di degustazione per la stesura di alcune guide vini come per il concorso e guida di Decanto Untold, oltre che essere membro dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi, per la quale ha intrapreso il precorso per diventare Maestro Assaggiatore, oltre che membro dell’Associazione Nazionale Ostricari, dopo aver partecipato al corso di primo livello. Ha conseguito inoltre l’attestato del primo livello di Assaggiatore della Scuola Italiana Sake, mentre, con l’Accademia Popolare del Gusto di Slow Food, ha frequentato il corso di avvicinamento al caffè e quello sull’olio extra vergine di oliva.

È stato attivo presso la Comunità Slow Food Agriculturale Flegrea per l’Inclusione ben prima della sua nomina, si prodiga per progetti divulgativi a sostegno del territorio, organizzando laboratori e masterclass. Inoltre è responsabile della regione Campania per il Comitato Italiano per la Tutela del Piede Franco. Tra i suoi interessi principali l’enogastronomia, la scrittura gastronomica e la promozione dei Campi Flegrei. Ama scrivere di buon cibo, vino e tematiche tecnologiche in chiave leggera e accessibile a tutti.

Cosa si prova ad essere il primo presidente di una rinascente Condotta Slow Food e quale sarà l’impronta che vorrai dare?

Abbiamo avuto uno storico precedente con altre persone che hanno ricoperto il ruolo, per quanto abbiamo deciso di ripartire da zero. Sono onorato e commosso per la fiducia che mi è stata concesso e riconosco che ci sono più incombenze da assolvere, a maggior ragione perché abbiamo dovuto chiedere la riapertura di una Condotta che, purtroppo, era andata in dismissione. Più che un’impronta personale direi che vorrò essere la voce di tutti. È imprescindibile lavorare insieme e fare gioco di squadra.

I Campi Flegrei. Un’area vasta e storicissima per la produzione del vino. Come hanno risposto le cantine alla costituzione della Condotta che ti vede al timone?

Credo che le cantine abbiano applaudito alla rifondazione della Condotta Flegrea, faremo del nostro meglio per dare equamente voce a tutti i produttori che lavorano secondo i principi fondanti di Slow Food e che qui nei Campi Flegrei certo non mancano. D’altronde non è casuale che siamo rinati proprio in una storica cantina della zona.

Non solo vino. I Campi Flegrei sono uno scrigno di biodiversità e sapori. Cosa bolle in pentola?

Molto probabilmente ci focalizzeremo sul Mandarino dei Campi Flegrei. È una cultivar già molto ben rinomata ed avviata da un alacre lavoro, quello di Domenico Ferrante, anima flegrea che caparbiamente lo ha elevata a Prodotto Agroalimentare Tradizionale assieme al Limone Flegreo. È più che giusto cercare di lavorare in linea di continuità e pertanto ci prodigheremo a ciò che gli agrumi nostrani diventino presidio Slow Food. Ovviamente la nostra attenzione è rivolta costantemente ad altre primizia che certo avvaloreremo con le nostre attività sul territorio di riferimento e non solo.

La mission del Comitato di Condotta dei Campi Flegrei

È facile intuire che sarà decisivo il lavoro di questa Condotta, la quale avrà il non facile compito di affiancare i ristoratori del territorio verso scelte consapevoli buone, pulite e giuste coinvolgendoli nelle progettualità e convogliandoli al progetto Cuochi dell’Alleanza, sensibilizzare i produttori agricoli per attivare percorsi di educazione verso i cittadini per la salvaguardia di prodotti unici della zona flegrea, come ad esempio il pisello santacroce, la cicerchia flegrea, la cozza di bacoli, la fava baiana ed il mandarino flegreo, una tutela questa che dovrebbe sortirne l’ingresso nell‘Arca del Gusto. Finalmente un gruppo di persone e professionisti affiatati che sapranno certo colmare un vuoto inguaribile, grazie all’attivazione di percorsi di consapevolezza con i produttori vitivinicoli della zona per la valorizzazione dei vitigni e dei vini a piede franco.

Si sentiva davvero la mancanza di un sodalizio di tutela del vino flegreo responsabile e di sani principi. Altro compito importante sarà anche quello di favorire gli scambi commerciali corretti tra produttori e consumatori nell’ottica del buono, pulito e giusto, come si fa con i Mercati della Terra ed acquisti solidali, di affiancare i produttori già in cammino per il raggiungimento del presidio del mandarino e del limone flegreo e di educare, a partire dalle scuole, con il progetto degli orti ed il no waste food. Insomma, tanto lavoro, tanto coraggio e tanta voglia di guardare al futuro con ottimismo. Buon Vento a Cosimo Orlacchio e al suo team da parte della redazione di Mediterranea Online!

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