Cagliari (ITALIA)
Dal 26 al 29 maggio prossimi si svolgerà a Villamassargia, in provincia di Carbonia-Iglesias, la Fiera del Libro del Sulcis-Iglesiente, denominata “Libri a Sud Ovest”.
Si tratta di un importante evento che si ripropone per il terzo anno consecutivo dopo il successo delle precedenti edizioni, svoltesi a San Giovanni Suergiu (2009) e a Gonnesa (2010).
È proprio questo carattere itinerante che contraddistingue la Fiera, rendendola qualcosa di unico nell’ambito del panorama letterario della Sardegna e non solo. L’intenzione degli organizzatori è infatti quella di portare la manifestazione in tutte le località del Sulcis-Iglesiente, senza trascurare anzitutto i piccoli centri del territorio.
Le associazioni promotrici sono Suergiu – Uniti nella Cultura, le Acli e Le Città Invisibili, in collaborazione con l’assessorato alla cultura della Regione Sardegna, quello della Provincia di Carbonia-Iglesias ed il comune ospitante (quest’anno appunto quello di Villamassargia).
Da rilevare, oltre a quelle dello SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis) e della Libreria Murru di Cagliari, anche la collaborazione del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
Importantissima, anche quest’anno, sarà la partecipazione dell’AES, Associazione Editori Sardi.
Nei mesi scorsi, da fine gennaio ad inizio aprile, sempre a Villamassargia, ha fatto da apripista “Aspettando la Fiera” che, in qualità di rassegna propedeutica alla Fiera di maggio, ha presentato alcuni autori e le loro rispettive opere.
Come sempre, tante le persone dello staff organizzativo che lavorano per la buona riuscita dell’evento.
Abbiamo rivolto alcune domande a Claudio Moica, direttore artistico della Fiera, nonché poeta e scrittore conosciuto e apprezzato a livello nazionale e al quale il Presidente Napolitano ha conferito nel 2008 l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per meriti socio-culturali.
“Libri a Sud Ovest” si sposta di anno in anno tra i centri della provincia di Carbonia-Iglesias: come è nata l’idea di dar vita ad una fiera itinerante? E come è stato accolto il progetto da parte delle amministrazioni comunali?
– L’idea nasce dalla volontà di sviluppare un progetto diverso dalle solite fiere del libro e soprattutto abbiamo tenuto conto delle peculiarità del nostro territorio che è composto da tre grossi centri, Carbonia, Iglesias e S.Antioco, e da molti piccoli paesi. Se si considera che il Sulcis-Iglesiente è la cenerentola delle province italiane figuriamoci i piccoli centri che ne fanno parte; allora abbiamo deciso di invertire i fattori portando il libro ai lettori e non viceversa. Non ultimo abbiamo pensato che in questa maniera anche le amministrazioni comunali avrebbero dovuto sopportare un peso di spesa inferiore perché riferito ad un solo anno. E poi ci piace far scoprire anche quei piccoli paesini sconosciuti non solo ai turisti ma ai sardi stessi. Possiamo confermare di avere un’agenda di prenotazioni piena perché tutti vogliono la Fiera. Quest’anno è la volta del comune di Villamassargia dove si svolgerà la terza edizione, dal 26 al 29 maggio, e il giorno dell’inaugurazione saremo in grado di fornire il nome del prossimo comune ospitante.
Che cosa rappresenta una manifestazione come quella da voi creata per il territorio del Sulcis-Iglesiente?
– Non abbiamo la presunzione di pensare che la nostra manifestazione sia la panacea per tutte le gravi problematiche che vive la Provincia ma sicuramente siamo orgogliosi di affermare che stiamo movimentando il turismo culturale del territorio. Basta considerare che il progetto è ideato da associazioni culturali no-profit e tutte le risorse vengono ridistribuite nel territorio: pubblicità, ristoranti, alberghi, agriturismo, servizio di vigilanza e varie attività commerciali. Abbiamo riscontri dagli appassionati del settore e nella scorsa edizione ricevemmo i complimenti dallo scrittore Marcello Fois per la perfezione dell’organizzazione. A lui si sono uniti i commenti positivi delle grandi firme del giornalismo sardo come Giacomo Mameli, Gianni Zanata etc.
Si può facilmente immaginare che nell’organizzazione della Fiera le difficoltà non siano finora mancate, in particolare quelle relative al reperimento delle risorse economiche con cui finanziare il progetto…
– Reperire le risorse, purtroppo, è il problema maggiore. Sentito da tutti gli organizzatori e maggiormente da chi come noi vuole portare delle novità tra le manifestazioni già esistenti che, chiaramente, pretendono di vedersi confermati perlomeno le stesse cifre degli anni precedenti. Abbiamo dovuto far sentire la nostra voce specialmente tra i salotti cagliaritani che poco gradiscono interferenze di altri specialmente se provengono da una provincia dimenticata come la nostra, considerata la periferia cagliaritana. Mi preme ricordare che quest’anno il Parco Geo Minerario della Sardegna è stato il primo ente a credere nel nostro progetto sposandolo e deliberando il loro intervento già a partire dal mese di dicembre. Questo per noi è oggetto di grande soddisfazione e nell’edizione di quest’anno sarà dato ampio spazio non solo alla loro produzione letteraria ma anche ad una serie di mostre che metteranno in risalto la storia mineraria di tutta la Sardegna.
Un bilancio delle due precedenti edizioni di “Libri a Sud Ovest”.
– Possiamo affermare che la realizzazione della prima edizione nel comune di S. Giovanni Suergiu è andata al di là delle nostre aspettative con circa 3.000 passaggi e 500 libri venduti. Il secondo appuntamento realizzato a Gonnesa ha rappresentato per noi una scommessa e con il senno di poi possiamo dire sicuramente vinta con il doppio delle presenze e circa 700 libri venduti; questo è stato possibile grazie all’alto livello degli ospiti intervenuti e alle promozioni effettuate dalle case editrici e dai librai, ma posso dire con certezza anche dalla cura con cui viene organizzata la Fiera del Libro che tengo a sottolineare essere l’unica in Italia per la caratteristica principale della sua formula itinerante e perché in Sardegna non esistono altre fiere ma semplici mostre.
Quali sono le novità e i nomi di spicco della Fiera 2011?
– Quest’anno abbiamo voluto dare un taglio diverso apportando delle grosse novità già dal tema principale che è dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia con riferimento al contributo fornito dalla Sardegna. Come le scorse edizioni le mattinate saranno dedicate ai laboratori con i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle secondarie, il pomeriggio alle presentazioni di libri con i relativi autori e la sera a dibattiti, concerti e teatro. Avremo tre padiglioni dedicati alle presentazioni di libri da parte di scrittori come Milena Agus, Francesco Abate, Gianni Zanata, Giacomo Mameli, Paolo Maccioni, Bruno Tognolini; sarà presente per tutte le giornate della fiera, con vari interventi, lo storico Arrigo Petacco che verrà in Sardegna per la prima volta; e ancora una delle più grandi scuole di scrittura italiane, “Omero”, terrà un laboratorio a 20 partecipanti che intendano poi cimentarsi nell’arte della scrittura e poi due ciliegine che permetteranno a “Libri a Sud Ovest” di uscire fuori dai confini regionali e arrivare a tutta la penisola: la trasmissione de “Il ruggito del coniglio” di Rai Radiodue trasmetterà una puntata direttamente dai padiglioni della fiera per poi chiudere la domenica con il cabarettista Max Paiella, conosciuto per i suoi interventi alla trasmissione “Zelig” e le sue parodie a “Striscia la notizia”. Chiaramente questa è solo una parte di tutte le attività che si svolgeranno il mese prossimo a Villamassargia; il programma completo sarà disponibile presso il nostro sito ufficiale www.libriasudovest.it .
Anche quest’anno sono previste condizioni interessanti per quanto riguarda la vendita dei libri esposti negli stand delle case editrici che prenderanno parte all’evento?
– Noi come organizzatori ci teniamo che le case editrici e i librai facciano delle offerte interessanti e sicuramente anche quest’anno i lettori potranno acquistare a prezzi contenuti tutti i libri in esposizione e come tutti gli anni daremo dei gadget in omaggio a tutti i visitatori. Quest’anno oltre le solite penne e magliettine abbiamo le spille dedicate ai 150 anni dell’unità d’Italia con una bandiera Sarda che sventola tra due Italiane, oggetto di sicuro collezionismo.
Lei, in diverse occasioni, ha rimarcato la scarsa visibilità della manifestazione sui principali giornali locali: a suo parere, come si spiega questa mancanza di attenzione da parte della stampa isolana “che conta”?
– Nell’edizione dello scorso anno a Gonnesa abbiamo tenuto una conferenza proprio sulle problematiche legate al giornalismo ampiamente sviscerate da Giacomo Mameli, Anthony Muroni e Gianni Zanata. I giornali ormai vivono di pubblicità e di pura cronaca che ne consentono e favoriscono la vendita. La cultura è relegata in una pagina e lo spazio per avvenimenti di settore come il nostro purtroppo non viene concesso. Se poi in contemporanea si svolgono altre manifestazioni a Cagliari allora l’attenzione viene rivolta solo ed esclusivamente a queste. Purtroppo nel Sulcis-Iglesiente fa notizia solo la disoccupazione, gli incendi piuttosto che le beghe interne ai vari partiti politici. Probabilmente in questa edizione, considerati i grossi nomi in calendario, ci sarà dedicata più attenzione e in virtù di questo stiamo pensando di pretendere l’accredito della stampa per evitare che chi ci ha snobbato fino ad ora abbia la priorità su chi invece ci segue con affetto e interesse dalla prima edizione.
In Italia, in generale, si legge abbastanza poco. Manifestazioni come quella della Fiera del Sulcis-Iglesiente possono contribuire ad avvicinare la gente al mondo dei libri?
– Le manifestazioni come la nostra sono di basilare importanza. Riusciamo a movimentare un intero sistema bibliotecario provinciale con tutti gli operatori culturali che fanno riferimento allo SBIS. Personale preparato per fornire un prodotto librario ai lettori di tutte le età. Oltre loro sono presenti esperti di letteratura che attraverso i nostri laboratori danno un valore aggiunto alla lettura. Per esempio quest’anno già dal mese di gennaio abbiamo iniziato un laboratorio di poesie con i bambini delle scuole elementari di San Giovanni Suergiu e le scuole medie di Iglesias; a novembre sarà prodotto dalla Fiera in collaborazione con la casa editrice “Lieto colle” di Como un’antologia con le migliori poesie, che sarà poi distribuita gratuitamente in centinaia di copie ai partecipanti e alle scuole interessate. Anche questo è un ulteriore traguardo raggiunto con la volontà di tutti gli organizzatori che desiderano porre un seme, consapevoli che diventerà un albero rigoglioso pieno di cultura.
Negli anni futuri che cosa di nuovo vi piacerebbe realizzare per raggiungere migliori o ulteriori risultati nell’ambito di “Libri a Sud Ovest”?
– Lo staff della fiera è in continua evoluzione e tutti insieme sviluppiamo nuove idee e nuovi obiettivi. Siamo partiti in tre: io, Giancarlo Dessì, responsabile organizzativo, e Giovanni L.F. Fiabane, responsabile della segreteria artistica; allo stato attuale abbiamo un’organizzazione che ha vari settori gestiti da giovani che si affacciano al nostro progetto con entusiasmo, professionalità e nuova energia disposti anche a tassarsi per proseguire il cammino tracciato da noi ideatori. Abbiamo la presunzione di voler raggiungere i livelli di presenze e di attenzione pari al Salone del Libro di Torino, chiaramente con le diversità dovute al territorio in cui interveniamo. Abbiamo delle idee precise per le prossime edizioni e abbiamo depositato dei progetti ai vari enti che le stanno valutando. Pensiamo di rendere pubbliche le innovazioni durante lo svolgimento della 3a edizione dal 26 al 29 maggio a Villamassargia.
Appuntamento, dunque, a fine maggio a Villamassargia presso i locali del Centro Culturale Casa Fenu in via Santa Maria. Per conoscere il programma completo della manifestazione, consultare il sito web www.libriasudovest.it