Misfits Band
Share

Articolo di Massimiliano Pipia

Cagliari (ITALIA)

La cornice è San Sperate, e a curare l’organizzazione dell’evento Sound Spring Fest è Kuntra, associazione culturale no profit nata nel 2003.

Come al solito arrivo in ritardo, si perché chi crea e chi va ai concerti sa che si inizia a suonare sempre almeno mezz’ora o un’ora dopo l’orario scritto sulla locandina.
L’impatto del posto è subito gradevole, un campo sportivo dove di gente ce ne sta tanta, un bel palcoscenico pieno di casse e luci coperto stile capodanno in piazza, uno stand con tutto il merchandising delle bands, che ad un concerto rock non possono assolutamente mancare.

Ci saranno cinquecento persone e la prima band che si esibisce sul palco è quella dei sardi The Giannies, band stile rock’n roll con influenze psycho billy sparata ai massimi livelli di velocità e distorsione. Un’ora di musica scatenata con l’atteggiamento giusto caratterizza i quattro ragazzi che non si risparmiano e danno il tutto per tutto.

Un veloce cambio palco ed è il momento degli italianissimi Teatro Degli Orrori che da subito caratterizzano lo spettacolo con un suono distorto e dissonante intriso di post rock, testi ed atmosfere colte e malinconiche.
Il pubblico è in delirio, la gente decisamente piu’ numerosa rispetto all’inizio, canta a squarcia gola i ritornelli delle loro canzoni.
Ho la pelle d’oca,ci sanno davvero fare,Pierpaolo Capovilla voce e frontman della band sembra un demone alcolico in carne è ossa che sfodera tutta la sua rabbia e grinta ai fini di bruciare all’inferno con tutti i presenti. E’ il delirio totale da quando suonano il singolo “A sangue freddo” che da il titolo al loro ultimo lavoro, sino alla fine del concerto dove fanno anche un bis.

I tecnici sbaraccano la strumentazione delle altre bands in fretta e in furia per liberare il palco per i Misfits.
Direttamente dall’America, direttamente dalla storia dell’orror punk, al loro 33esimo anno di attività.
Eccoli qua.
Jerry Only: basso e voce, ciuffo sino al mento, occhi neri, giubotto in pelle smanicato con borchie enormi.
Dez Cadena: chitarra e cori, capelli lunghissimi, faccia da teschio e chiodo.
Robo: batteria, rasato, felpa e bermuda.
Non piu’ ragazzini, ma in gran forma sia fisicamente che musicalmente, mammamia!
Iniziano con una carrellata di brani dei vecchi albums, tutti attaccati e tutti a manetta per poi passare a quelli piu’ recenti.
Al pubblico resta solo da sgranare occhi e orecchi e fare i cori delle canzoni che caratterizzano la loro matrice piu’ rock n’roll.

Aiuto! C’è pogo sotto il palco per tutta la durata del concerto.
Il volume è veramente alto, si sente tutta l’esperienza e lo stile sincero nel loro fare punk rock.
I brani scorrono come jabs e montanti, direttamente portati alla mascella dai tre Misfits che letteramente spezzano l’aria con la loro musica.
Dopo piu’ di un’ora di spettacolo, quando sembra tutto finito ecco che ricompaiono dal backstage e fanno altri tre brani che danno l’ultima scossa a tutti i presenti, circa 2200 persone.

Bella serata davvero, la gente comincia a dileguarsi tranne i soliti irriducibi che rimangono a fare gruppo vicino al chioschetto di bibite e panini col sottofondo curato da Musicls MyBoyfriends djset che ha mantenuto la serata carica sin all’inizio, durante i cambi palco e a fine concerto.

Alla fine

Le orecchie mi fischiano appena appoggio la testa sul cuscino e crollo. Questo è il prezzo da pagare per chi ama veramente la buona musica rock.

 

Leave a comment.