C’è un nesso tra rivoluzione digitale e risparmio energetico. Stiamo assistendo allo sviluppo continuo di tecnologie, e buoni usi delle stesse, che possono fare la differenza. Non si tratta solo di elettrodomestici, domotica, auto elettriche, ad idrogeno o aria compressa. Si parla del web come mezzo per ridurre l’inquinamento, il consumo di carta e di energia in genere.
Si provi a pensare alla enormità di servizi che possono essere erogati via internet: uffici pubblici, prenotazioni sanitarie, pagamenti, biglietti, bonifici. Questi sono solo alcuni esempi di come il web sia a favore dell’ambiente. Per fare ognuna delle attività elencate avremmo dovuto usare la macchina o il mezzo pubblico per recarci in un ufficio, banca, posta, agenzia di viaggi, ospedale o studio medico. Sembrerà poca cosa, ma se si moltiplicano questi gesti si capisce subito l’enorme portata della rivoluzione digitale. Non usare la macchina, non usare la carta, non usare il denaro contante. Da una sola azione si sviluppa un circolo virtuoso di buone pratiche. La difesa dell’ambiente, oltre al fattore etico e civile, crea ricchezza, crea economia. In ogni epoca l’uomo ha sempre cercato di ottimizzare le risorse, risparmiare sui costi di produzione e ottenere il massimo profitto. Ci troviamo di fronte ad una nuova rivoluzione industriale, il mondo digitale corrisponde al motore a scoppio del diciannovesimo secolo. L’uso del web è così capillare che si può tranquillamente pensare alla eliminazione di molti sprechi, costi inutili a livello planetario.
L’acqua, nell’immediato futuro sarà la risorsa più importante, più dell’oro o del petrolio. Senza “l’oro blu” non esiste vita. L’acqua non si può creare, o almeno non è così facile. L’alternativa è risparmiare, ottimizzare le risorse esistenti. Ci sono tecnologie che sanno interpretare i bisogni delle piante: quanta acqua hanno bisogno durante la giornata. Si è iniziato con le piante dei condomini o delle case private, dove una sonda registrava la temperatura e la idratazione della terra, trasferiva i dati ad un computer che gestiva l’irrigazione delle piante esattamente nella quantità e nell’ora ideale. Questo sistema è stato poi trasferito alle grandi coltivazioni, raggiungendo un risparmio notevole e soprattutto una migliore resa dalle piante. Tutto questo grazie ad un calcolatore che interpreta i bisogni dell’ambiente. Si può trasferire la tecnologia al calcolo e distribuzione del riscaldamento/raffreddamento degli ambienti, costi enormi che potrebbero essere abbattuti. Ci sono ragioni etiche che da sole varrebbero l’adozione di queste buone pratiche, ma la possibilità di business è sicuramente più interessante per i mercati. La possibilità di creare economia dalla tecnologia sembra ancora non interessare la politica, non investe quasi nulla sulla ricerca scientifica. Il mondo della ricerca è il luogo dove si può progettare il futuro, ma la pigrizia o interessi privatistici continuano a frenare lo sviluppo di questa fetta di mercato.
Chi crede ad un progresso infinito, ad una crescita senza limiti dei mercati? Sarebbe forse il caso spostare il punto di vista ad una crescita vera, che salvaguardi l’esistente e lo migliori, attraverso l’uso delle nuove tecnologie digitali. Però, c’è anche chi la pensa in modo diverso. Il filosofo Martin Heidegger temeva il predominio della tecnica sull’uomo, ma ad oggi possiamo affermare che il predominio è quello della finanza sull’umanità. Non sono le macchine ad aver vinto sull’umanità, ma la finanza (quella si, per alcuni aspetti virtuale).
Una continua oscillazione tra arricchimento e fallimento finanziario, provoca la perdita del controllo dell’uomo sul mondo che lo circonda. Se prima i responsabili delle distruzioni di intere economie erano visibili, trovare le cause delle speculazioni finanziarie è molto più complicato. Il problema dello sfruttamento intensivo della terra, e i giochi della finanza sulle derrate alimentari consacra la fine di moltissime zone a vocazione agricola. Questa è la vera schiavitù del mondo contemporaneo.
La presenza massiccia della tecnologia aiuta l’uomo a vivere meglio, ad essere più comodo, ad avere più tempo per se stesso, a difendere l’ambiente. Il web è anche veicolo per importanti battaglie politiche, per evidenziare scempi ambientali. Permette di salvare intere aree del pianeta dalla speculazione edilizia, diffondere tecniche di coltivazione biologica e di costruzione con materiali naturali. L’informazione è alla base delle rivoluzioni culturali, basta saperla leggere!
Per saperne di più sul risparmio energetico in casa, il bellissimo testo di Andrea Mameli “Manuale di sopravvivenza energetica”