di Giulia Palomba

L’immaginazione e’ l’intelligenza che si diverte
Vasilij Kandiskij, 1932

Regalare emozioni e bellezza. Questo sta alla base del dono che si fa a qualcuno che amiamo. Ma, se l’oggetto del regalo è di design, allora si aggiunge a queste necessarie qualità anche l’utilità.
Gli strumenti che rendono la nostra vita più semplice hanno subito un’evoluzione. Ora non sono solo necessari, ma anche bellissimi da vedere e sfiziosi da usare.
La storia del design comincia nella seconda parte dell’ottocento ed è in continua trasformazione, si fonde con le percezioni delle persone, inventa ciò che non c’era, ridisegna quello che era dato per scontato.
Moltissimi oggetti, a partire dalla bottiglia curvilinea della Coca-Cola, che chiunque riconoscerebbe anche solo al tatto in mezzo a mille, hanno fatto la storia del design stesso grazie alla loro incidenza sulla vita della gente.

Ma come fare per regalare qualcosa di azzeccato?

Un tempo i manuali di bon ton consigliavano il dono a seconda della tipologia della casa e della personalità del ricevente, ma ultimamente si potrebbe ribaltare completamente quest’idea. Inserire qualcosa di incredibilmente fantastico ed addirittura scompagnato rispetto all’ambiente circostante crea un punto di rottura. Una fessura che porta ad una nuova prospettiva da parte di chi lo riceve.

Le scelte possono cadere su qualunque oggetto ed è sempre più facile trovare “il pezzo” che può trasformare un innocuo e stantio salottino in un angolo di museo di arte contemporanea.
Le parole chiave sono oversized, barocco, improbabile. Oggetti che diventano opere d’arte semplicemente perchè assumono misure inimmaginabili, come se avessero attinto alle pozioni magiche di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Poltrone, specchi e candelabri con le loro forme tortuose che ricordano i mobili vittoriani ed un pò gotici, ma che assumono una nuova vita ed un nuovo ed interessante “flair” grazie ai materiali incredibili con cui vengono prodotti e rivestiti.
Le scelte sono pressoché infinite, per ogni portafoglio e per ogni gusto. I lampadari sembra che siano opere sospese nello spazio, a volte addirittura incompiute ed il loro scopo secondario è …l’illuminazione stessa.

Conta la forma, conta la personalità silente ma decisa

Se avete amici alle prese con una casa nuova, non esitate a regalare un pezzo che possa raccontare di voi solo allo sguardo. Lo stupore nel ricevere qualcosa di inaspettato sarà motivo di grande soddisfazione per entrambi.
L’oggettistica per la casa, i mobili, gli strumenti sempre più belli e sofisticati che aiutano nel lavoro noioso della cucina quotidiana rimarranno un baluardo della nostra amicizia, a lungo e nei momenti più inaspettati ricorderanno il nostro gesto.
Indubbiamente a volte questo genere di regali è piuttosto costoso, ma ci sono fantastiche alternative perfette per lo scopo.

Per esempio, i nuovi diffusori di essenze sono stati completamente riprogettati a partire dal concetto che sta alla base.
Dimenticati gli incensi, che sporcavano e non erano graditi a tutti i gusti, ora in casa si può annusare il profumo che preferiamo grazie a splendidi strumenti, in acrilico opacizzato, che diffondono l’essenza con vapori depurativi e si vestono di luce cangiante che varia con il tempo, per un piacevole effetto di cromoterapia.

Un’altra l’idea innovativa e che può essere completamente personalizzata è quella delle scritte viniliche. Sul web ci sono moltissimi siti che le propongono, con qualunque carattere e colore. Si applicano sul muro come dei trasferelli e rendono una parete anonima un’icona di stile, comunicando un messaggio.
Romantico per l’amica innamorata, filosofico per l’amico studente, spiritoso per uno scherzo…oppure personalizzato su qualcosa che per voi e il ricevente del regalo abbia un significato particolare.
L’idea di occupare un metro lineare (ma anche di meno o di più, le possibilità sono pressoché infinite) della casa di un amico è fantastica.
Pacifica ma costante presenza…

Natale è appena passato, ma le occasioni per fare un regalo bello ed utile sono infinite.
Le migliori sono quelle in cui non è previsto affatto.
Perché il pensiero di qualcuno che, in nostra assenza, abbia deciso di prendere qualcosa per noi, solo per il gusto di farlo, è qualcosa che scalda il cuore.