Firenze (ITALIA)
Il fenomeno dei “Concerti in casa” – o all’inglese House Concert -, si sta sviluppando anche in Italia. E’ partito da Firenze ma si sta allargando a Milano e Roma. Letteralmente: musica fatta in casa. Musicisti invitati a fare un concerto nel proprio salotto o nella terrazza di casa. È un fenomeno che lega l’amore per gli spazi intimi, gli spazi della comunicazione interpersonale, gli spazi del raccoglimento e della conoscenza a quello della musica. Il tutto grazie a Claudio Ripoli e Paola Infelice, che si sono inventati un mestiere, tipicamente americano e anglosassone, ma che funziona benissimo anche in un Paese mediterraneo come l’Italia.
Anni fa si usava dare delle feste in casa con amici, con danze e avventure possibili, dove la musica era un sottofondo della festa. Ora la festa nasce unicamente dalla musica. I concerti, sempre in acustica, creano un’atmosfera unica se fatti in uno spazio piccolo, dove un piccolo pubblico di 50 o 70 persone al massimo assistono in silenzio all’evento.
L’ambiente è quello di una cena in casa di amici, e invece in questo caso la maggior parte delle volte nessuno conosce nessuno. Si arriva tramite l’iscrizione al sito internet www.salottolive.com, dove si possono consultare le date dei Concerti in casa e prenotarsi, oppure si può offrire casa propria per avere, magari, il nostro artista preferito nel nostro giardino, oppure la fortuna di aver assistito alla nascita di un artista emergente.
I concerti sono assolutamente una sorpresa, ci si prenota alla serata senza sapere nulla di quello che si andrà a vedere. È una prova anche per gli artisti che vedono anche loro da vicino il proprio pubblico, che hanno un’idea di quali sensazioni suscitino nelle persone a un metro di distanza. È un buon modo anche per farsi conoscere attraverso il passaparola, antichissimo mezzo di comunicazione, oggi amplificato ai massimi livelli da internet. Se prima una buona critica si diffondeva a cento persone oggi arriva in un secondo a milioni di possibili compratori.
Ma insieme al fenomeno musicale, la parte interessante è quella della socialità. Le grandi città hanno perso i centri di aggregazione sociale come le piazze o le discoteche negli anni settanta/ottanta. Oggi si ha bisogno invece di spazi limitati, dove si possa conoscere qualcuno senza la fretta o la esagerata dispersione di energie di un concerto in uno stadio. Nel salotti live si viene tutti per lo stesso motivo: conoscere un artista da vicino, ma soprattutto conoscere altre persone che abbiano gusti simili ai nostri.
Si passa una bella serata in una casa, si mangia insieme un piatto di pennette o una pizza e magari ci si da appuntamento per un’altra occasione.
Sembra strano ma si è tornati indietro a quando le feste, tradizionali o solo tra amici si facevano tutte in casa. I balli e le danze a casa di qualcuno oppure le settecentesche serate di musica da camera, solo per invitati nobiliari o quasi.
Non si è inventato niente di nuovo, è cambiato ovviamente il contesto, oggi si ascolta Raiz o Giammaria Testa, Simone Cristicchi o Saturnino, oppure artisti completamente sconosciuti contattati dagli organizzatori, e tutti suonano gratuitamente. Cambia il contesto, il tipo di pubblico è molto eterogeneo (dai 18 ai 50 anni) ma la sostanza è la stessa, divertirsi e sentire il contatto con le persone, conoscere nuove realtà oltre il quotidiano lavorare e produrre.
La musica mediterranea però, ispira più di altre il raccoglimento in ambienti del genere, musica che unisce le persone in un piacere collettivo. La casa mediterranea ha accolto questi fenomeni anche grazie alla sua conformazione architettonica. Se si pensa alla parte meridionale della Sardegna, oppure alla città vecchia di Damasco si potrà notare che si conserva sempre un giardino interno alla casa che tutta intorno si sviluppa. Qui si organizzavano le feste di famiglia, che diventavano feste allargate a più persone oltre amici e vicini. I concerti in casa assomigliano alla versione tradizionale dei giorni di festa in giardino piuttosto che la musica da camera per pochi eletti.
Un’atmosfera rilassata, semplice, lenta e calorosa. Come una casa del sud, come il mediterraneo.