Termoli, borgo svevo
Share

di Elisabetta Atzeni

Il Molise è difficilmente una meta scelta per lunghe vacanze, oscurata dall’offerta turistica di più appetibili regioni del mezzogiorno. Ma – piccola regione incastonata ad ovest dall’Appennino sannitico e a est dal litoriale adriatico conserva e persevera piccoli gioielli naturalistici e archeologici.

Chi passa per qua non può esimersi per esempio dal visitare il sito archeologico di Altilia – Sepino. Un’area a cielo aperto localizzata lungo la statale 17 che dal capoluogo di Isernia arriva sino a Benevento. Qui le antiche costruzioni della civiltà sannitica convivono con i resti del successivo insediamento romano: l’anfiteatro, il museo, il sistema di drenaggio delle acque. Nella stessa area, passeggiando tra colonne centenarie, quasi integralmente conservate, i casolari dei contadini. Ancora abitati. Così capiterà di visitare questi resti archeologici e imbattersi in un’anziana signora che spinge la carriola carica di legna. Suggestioni e fascino di culture quasi incontaminate.

Nella provincia di Isernia, la seconda e unica dopo Campobasso, da non perdere è un tour per l’Alto Molise. Il paesaggio è dominato da boschi e vallate a cui si alternano borghi, palazzi nobiliari, fonti, torri, botteghe artigiane. Il tutto inserito in un paesaggio che li vede convivere con rovine italiche e romane, resti di castelli, monasteri medievali, nel pieno rispetto della natura che offre pregiati frutti come funghi e tartufi. Qui è poi possibile praticare, per gli amanti del genere, diversi sport di montagna: come lo sci di fondo a Capracotta o l’arrampicata sportiva nelle falesie di Frosolone.

Da segnalare inoltre il paese di Agnone, oggi quasi spopolato rispetto al passato ma ricco di diverse attività culturali legate alla presenza del museo pontificio delle campane e al teatro Italo Argentino fatto costruire dalle comunità di emigrati molisani nell’America Latina che hanno cosi voluto omaggiare il paese d’origine. Un gioiello di architettura che ospita le tappe di importanti spettacoli teatrali. L’Alto Molise infine è tappa di tante feste tradizionali e folcloristiche di cui la regione sempre più, con ritardo rispetto ad altre, sta puntando alla loro riscoperta, tra queste la più famosa è la festa della zampogna a Scapoli. Un evento che si svolge l’ultima settimana di luglio e richiama centinaia di visitatori che campeggiano a Castel San Vincenzo, in prossimità di uno dei laghi della regione.

Per chi dalla montagna volesse spostarsi verso la costa, il Molise offre un discreto litorale. Il mare è quello della riviera adriatica per cui si perde molto del fascino e dei colori del mediterraneo ma la città di Termoli diventa comunque un centro balneare frequentato per tutto il periodo estivo e la città merita un’attenzione particolare per la presenza del grazioso borgo svevo situato a est e a ridosso del mare. Una zona a traffico limitato dove scoprirete il piacere di passeggiare per stretti vicoli che da ogni parte riconducono al mare.
Da Termoli si possono raggiungere facilmente le isole Tremiti: i collegamenti per queste isole sono garantiti più volte al giorno, salvo condizioni meteo sfavorevoli per la navigazione.
Infine dalla città si arriva a Pescara via autostrada in meno di un’ora o scendendo verso sud si raggiunge la penisola del Gargano, in provincia di Foggia.

La regione vanta, particolare non trascurabile per gli amanti del turismo enogastronomico, una tradizione culinaria e una qualità di prodotti degni delle migliori recensioni.
In Molise tutto è buono: i formaggi, soprattutto vaccini, come il caciocavallo, la stracciata, le carni, quelle bovine in testa, e gli insaccati come la soppressata e la salsiccia, l’olio di cui segnala quello di Venafro, cittadina confinante con la Campania e il basso Lazio. Anche il pesce, proveniente soprattutto dell’Adriatico è di qualità come la freschezza dei prodotti ortofrutticoli provenienti soprattutto dalle piane del Basso Molise come Campomarino, in prossimità di Termoli. Qualche riga sui vini. Il Molise ha pochi vitigni autoctoni, tra questi la Tintilia che da vita a un rosso pregiato che negli ultimi anni sta recuperando terreno per la qualità e per la sua diffusione, visto l’aumento delle esportazioni. L’ultima edizione del Vinitaly ha premiato la produzione vitivinicola della regione con tre grandi menzioni due per il rosso e una per lo Chardonnay.

Muoversi in Molise significa necessariamente spostarsi via terra perché gli aeroporti più vicino sono quello di Napoli, Foggia, Pescara. Ed è vero che il sistema di infrastrutture è piuttosto scarso anche se i collegamenti ferroviari con la capitale, solo per fare un esempio, sono garantiti nell’arco di tutta la giornata e anche nei giorni festivi. Ma una volta qui è facile arrivare in Abruzzo, Puglia, Campania, Lazio, Basilicata.

Arrivare in Molise e restarvi per qualche giorno non ha la pretesa del grande resort o della movida dei grandi capoluoghi ma si nutre della semplicità e affabilità delle persone che sapranno accogliere il viaggiatore consigliandogli i percorsi naturalistici più affascinanti.

Leave a comment.