Il numero di questo mese è dedicato alle “Strade del Mediterraneo”. Le idee e gli spunti sono cresciuti giorno dopo giorno. Esiste una quantità enorme di materiale che parla del tema, abbiamo utilizzato solo una piccola parte delle pubblicazioni su internet o su carta, ma soprattutto usando le storie personali. Se pensiamo soltanto al cibo di strada (street food), abbiamo una enorme varietà di piatti solo per l’Italia. Abbiamo dato anche uno sguardo agli altri Paesi e ci siamo accorti della ricchezza della cucina mediterranea.
Le storie che parlano di strada, o che hanno la strada come riferimento sono infinite, ma quelle che ci coinvolgono di più in questi ultimi tempi sono quelle dei viaggi della speranza. Dell’emigrazione verso la parte Nord del Mediterraneo. Lo racconta benissimo il nostro nuovo collaboratore con il suo pezzo “Sulla strada di Agadez: rotta dell’emigrazione dall’Africa all’Europa”.
I viaggi che parlano o che si fanno per strada sono tantissimi, abbiamo trovato la storia di un ragazzo che ha realmente fatto il Camino de Santiago, 800 chilometri in 39 giorni di cammino
L’economia di strada è un argomento che spazia in molti settori. Ci sono esempi come quello della realtà editoriale di Terra di Mezzo, un giornale venduto esclusivamente per strada da extracomunitari regolarmente assunti, che dalla vendita guadagnano un’ottima percentuale che gli consente di mantenersi e di continuare a vivere in Italia da regolari (ottimo esempio di integrazione senza assistenzialismo, si lavora e si guadagna in base al lavoro prodotto).
La musica di strada è un argomento fin troppo chiaro e semplice, ma abbiamo trovato delle curiose novità. La letteratura che parla di viaggi o di strade è molto nutrita, abbiamo trattato un libro che parla della Libia che ci fa viaggiare in quel Paese bellissimo. L’arte di strada si esprime nella danza, mutuata dall’america e trasformata in qualcosa di nostro. Ce ne parla la nuovissima redattrice di Catania, Sara. L’arte di strada è anche graffiti e storie di vita, da Milano a Madrid con Elisabetta Cozzi. Un altro numero di mediterranea, un’altra storia comincia.
Buona lettura.
La redazione