di Matteo Giovanelli
È una sorta di decalogo per chi ama degustare i vini con tutti e cinque i sensi, per coglierne la loro essenza profonda e la loro unicità.
Si chiama “Il piacere del vino. Come imparare a bere meglio” ed è il nuovo libro edito da Slowfood.
Vediamoli allora questi 10 consigli su come degustare al meglio i vini che beviamo.
- Il luogo ideale per degustare vini è un locale bene illuminato, possibilmente con la luce del giorno, dove non ci siano odori estranei che possano interferire con gli aromi del vino.
- Il bicchiere da cui si degusta deve essere di vetro o di cristallo, trasparente e sottile; per bere, va preso dal piede, né dallo stelo né dalla pancia, per non alterare la temperatura del vino.
- Chi l’avrebbe mai detto, ma è meglio degustare al mattino e possibilmente a stomaco vuoto, e quando si è nel pieno della forma psico-fisica, senza raffreddore o bruciore di stomaco.
- La temperatura del vino deve essere quella giusta, solitamente indicata dai produttori, e comunque né troppo alta né troppo bassa; infatti nel primo caso si esalterebbero le sensazioni dolci e la componente alcolica del vino, mentre nel secondo caso si metterebbero in risalto il gusto amaro e salato e la sensazione di astringenza dovuta ai tannini.
- Il vino deve essere limpido, tanto da far passare le radiazioni luminose.
- Il colore del vino deve essere brillante, indipendentemente dalla sua età.
- Dopo aver fatto ruotare il vino nel bicchiere si dovrebbero formare degli archetti; più essi sono fitti e più rapidamente cadono, maggiore è la gradazione alcolica del vino.
- Se si degusta uno spumante, la spuma non deve essere né troppo spessa né troppo cremosa, ma fine e asciutta, e scomparire in pochi secondi; le bollicine devono essere numerose e molto fini.
- La temperatura ottimale per la conservazione del vino è tra i 12° e i 16°, e le bottiglie vanno conservate in orizzontale in modo tale che il tappo possa mantenersi umido e poco permeabile all’aria.
- Gli odori che un vino non deve avere sono quello di tappo, di muffa e di legno secco.
Queste le 10 dritte per imparare a riconoscere i vini buoni dai vini cattivi e per degustare al meglio solo i primi.
Un esempio di vini buoni, premiati proprio dalla guida dedicata ai vini di Slowfood, Slowine, sono i 3 Barolo di Tenuta Cucco, un’azienda agricola situata presso Serralunga d’Alba: il Barolo DOCG Cerrati “Vigna Cucco” 2011, il Barolo DOCG Cerrati 2011, il Barolo DOCG del comune di Serralunga 2011, il Barbera d’Alba DOC Superiore 2013 e il Dolcetto d’Alba DOC 2014.
Pubblicato su www.tenutacucco.it