Ritorna il Cabudanne de sos poetas
, non solo il festival di poesia più importante dell’isola, ma una grande festa: viva, gioiosa, fatta di parole e silenzi, immagini, suoni, colori, sapori. Una festa della poesia, degli scrittori, degli artisti, ma anche una festa dei giovani e della popolazione di Seneghe. Si riaccende il respiro dei versi dei poeti, dal 30 agosto al 3 settembre nel piccolo e affascinante borgo storico del Montiferru, con le sue casette di basalto, la Partza de sos Ballos, il vecchio frantoio Prentza de Murone, i bar Su Recreu e Manunza, Piazzetta Su Lare, la Piazza Santa Maria e Putzu Arru. Angoli incantevoli del paese dove ogni anno si ripete il miracolo dello stupore e della scoperta.
Tredicesima edizione, come già anticipato per le anteprime estive, sarà dedicata al tema centrale della Rivoluzioni e all‘anniversario che cade quest’anno di grandi momenti di svolta nella storia europea: dalla Riforma luterana del 1517, alla Rivoluzione russa del 1917, passando attraverso la rivoluzione culturale e i movimenti per i diritti civili degli anni ’60 e ’70, fino alla rivoluzione sarda nella produzione letteraria.
<<Le date ricorrenti provano a connettere e a dare un senso alla vicenda complessa e tormentata della storia europea. Cabudanne de sos poetas ha affrontato negli anni precedenti temi importanti evocati dagli anniversari: da Dante e alla sua opera, agli echi poetici e culturali della Grande Guerra. Oggi il tema sono le Rivoluzioni politiche, sociali, spirituali. Può sembrare strano che la Storia riceva tanta attenzione in luoghi che sembrano esclusi dalle grandi vicende del passato. Ma ogni luogo del mondo sente la ripercussione, l’onda d’urto, più o meno forte, di ciò che accade in luoghi apparentemente lontanissimi. Questa edizione include tutti questi fili nella trama delle Rivoluzioni e cerca di leggere, ispirandosi alle opere del grande politico, filosofo, giornalista e critico letterario Antonio Gramsci, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anno dalla sua morte, la storia del Novecento a partire dalla rivoluzione russa>>, spiega Mario Cubeddu, presidente di Perda Sonadora e quest’anno anche direttore artistico del festival.
Un programma molto nutrito che vedrà in arrivo a Seneghe una sessantina di ospiti tra poeti, scrittori, musicisti, cantautori, registi, attori, studiosi, ricercatori, filologi, esperti della lingua e della cultura sarda.
I nomi: Vivian Lamarque, Tugrul Tanyol, Franco Loi, Nadia Agustoni, Fabio Franzin, Raimondo Usai Ponti, Francesca Matteoni, Azzurra D’Agostino, Roberto Magnani e Simone Marzocchi, e poi la musica con la grande Nada Malanima e Julian Barrett, Paolo Angeli, il Quartetto Antonelliano dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, John Vignola, Alessio Lega, Guido Baldoni, Bob Corn, Alessandro Fiori, Coro Montiferru, Coro Su Cuntrattu De Seneghe. E ancora Gabriella Caramore, Maurizio Ciampa, Giovanni Ugas, Cosimo Zene, Alessandra Marchi, Daniele Garrone, Cristina Arcidiacono, Pablo Echeaurren, Claudia Salaris, Nicola Verderame, Giancarlo Porcu, Giovanni Ugas, Rossana Dedola, Giovanni Dettori, Mario Faticoni, Bruno Venturi, Federico Francioni, Francesco Casula, Tore Cubeddu, Mariangela Sedda, i giovani attori del laboratorio teatrale della non-scuola curata dal 2008 da Roberto Magnani che ha ceduto il testimone agli ex allievi Mariano Mastinu e Giuseppina Pintus, Gabriele Lo Piccolo che anche quest’anno ha creato la grafica del festival.
Le anteprime d’estate
L’intrattenimento si sposa al messaggio culturale e promuove il territorio. Il 21 luglio è partito il consueto appuntamento con le anteprime estive del “Cabudanne de sos poetas” realizzate in collaborazione con Tocoele Associazione culturale, le scuole, i Comuni, le Associazioni culturali del territorio del Montiferru-Sinis. Sette incontri fino al 18 agosto che anticipano la tredicesima edizione del festival di poesia, musica, teatro e letteratura, nei paesi vicini, valorizzando l’area del Montiferru. Tutti gli incontri si terranno nei comuni di Milis, Bonarcado, Narbolia, San Vero Milis, Seneghe, Cuglieri/S’Archittu, Scano Montiferro, dentro o accanto a emergenze monumentali del territorio quali chiese, nuraghi e case antiche, la cui storia e il significato territoriale verranno illustrati di volta involta da esperti dell’associazione Tocoele.
Il quinto incontro si terrà il 4 agosto alle 21.30 a Cuglieri/S‘Archittu dove all’Hotel Bellavista Mario Cubeddu insieme all’autore Alessandro De Roma parlerà del libro “La mia maledizione“. Le anteprime si concludono con due proiezioni sempre legate alla tematica del festival. La prima, si terrà il 18 agosto a Scano Montiferro con il documentario di Marco Gallus “Vinti ma non convinti, Francesco Masala, il Capo Tribù Nuragico“.
Un incontro per ricordare la figura e l’opera del grande poeta, di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario della morte. Intervento del direttore Anthony Muroni e dello scrittore e poeta Paolo Pillonca, con la partecipazione del Coro Tenore di Scano Montiferro e del Coro Su Cuntrattu de Seneghe; la seconda proiezione si terrà il 30 agosto, a Seneghe, alla vigilia del Cabudanne, dove verrà proiettato il film “Nel mondo grande e terribile” di Daniele Maggioni e interpretato da Corrado Giannetti, prodotto da Tore Cubeddu. L’opera è ispirata alle “Lettere dal carcere” di Antonio Gramsci. Parteciperanno all’incontro il produttore e il protagonista. Tutti gli incontri saranno preceduti, oltre che dalla illustrazione del monumento, da un breve intrattenimento musicale. Quest’anno viene proposto un polistrumentista di valore, Glauco Salvo, componente del gruppo Comaneci.
I laboratori
Nati una decina d’anni fa, i laboratori sono le colonne portanti del festival e vedono ogni anno un grande coinvolgimento dei giovanissimi seneghesi e la loro calorosa partecipazione negli esiti finali, davanti al pubblico del Cabudanne. Tra questi, la pratica della non-scuola che grazie alla collaborazione con il Teatro delle Albe e al contributo determinante di Roberto Magnani ha condotto i ragazzi verso i percorsi più diversi, da Shakespeare a Sergio Atzeni, da Omero a Dante.
Un percorso esplosivo che contagia ogni anno le oltre cinquanta “barche dell’amore” (ovvero i giovani adolescenti, come li chiama affettuosamente Marco Martinelli, regista e drammaturgo delle Albe), a cui ogni anno spetta il compito di inaugurare al tramonto nel grande Campo della Quercia della periferia di Seneghe la prima giornata del festival con l’esito del laboratorio teatrale. Roberto ha concluso la sua collaborazione con il Cabudanne con la direzione artistica dell’edizione 2016. Ritorna quest’anno nel ruolo di attore per portare il testo di E’ Bal, dell’autore dialettale romagnolo Nevio Spadoni. Nella non-scuola seneghese sono cresciuti dei giovani, Domenico Cubeddu, Mariano Mastinu, Giuseppina Pintus, Manuela Flore. A loro Magnani ha lasciato il testimone che ora portano avanti con grande passione e competenza. L‘esito del laboratorio di questa edizione si potrà vedere alle 19.00 del 31 agosto al Campo della Quercia, subito dopo l’inaugurazione ufficiale a Prentza de Murone, sede del vecchio frantoio del paese.
Anche il laboratorio musicale compie dieci anni. Gli ultimi due hanno visto alla guida della classe di giovanissimi del paese Simone Marzocchi, musicista e prima tromba dell’Orchestra Corelli di Ravenna che collabora da anni con il Teatro delle Albe. Nella scorsa edizione ha portato un lavoro centrato sulla voce, sulle voci degli strumenti musicali, sulla voce del silenzio e di Seneghe, che ha incantato gli spettatori. Anche quest’anno viene condotto da lui sotto il segno della sperimentazione, del gioco e del divertimento, aperto anche a chi non sa suonare uno strumento. Sempre il 31 agosto alle 20.00 l’esito del laboratorio musicale sarà possibile vederlo e ascoltarlo nella suggestiva piazzetta di pietre di basalto, Putzu Arru.
I laboratori di poesia sono al centro della attività dell’associazione nel corso dell’anno. Tra questi quello realizzato da Maria Mastinu in una classe della Scuola Media di Seneghe con la collaborazione dell’insegnante Antonella Desogus e con il sostegno del dirigente Giuseppe Scarpa, e La Casa della Poesia, giunta quest’anno alla seconda edizione. Realizzato quest’ultimo in collaborazione con la Cooperativa Sociale CTR ha visto anche stavolta la partecipazione degli ospiti di quattro case famiglia dell’oristanese, e l’inserimento nella stessa classe anche degli studenti di una prima del Liceo Classico di Oristano nell’ambito delle iniziative di scuola-lavoro. I risultati di entrambi i laboratori verranno presentati sabato 2 settembre alle ore 16.00 nella Biblioteca Comunale di Seneghe.
Il programma
La tredicesima edizione della rassegna di poesia, musica, letteratura e teatro si articolerà nelle quattro giornate dal 31 agosto (solo la sera a partire dalle 18.30) fino al 3 settembre dalle 10.00 alle 24.00. Un lungo weekend di tantissimi appuntamenti tra poesia, incontri con gli studiosi, concerti, attività per bambini e ragazzi. Giovedì, in occasione della seconda festa religiosa di Seneghe, quella di San Raimondo, il Cabudanne dopo l’inaugurazione ufficiale a Prentza de Murone (18.30) e gli esiti dei laboratori di teatro e musica curati rispettivamente dai ragazzi della non-scuola di Seneghe e da Simone Marzocchi, apre ufficialmente la 13° edizione alle 22.30 con una straordinaria protagonista della musica d’autore italiana ai più alti livelli: Nada. Cantante, scrittrice, attrice, considerata dalla critica tra le più importanti rappresentanti della canzone d’autore in Italia, scrive testi e da anni interpreta quelli di alcuni tra i più importanti cantautori nazionali come Piero Ciampi e Paolo Conte che hanno scritto canzoni apposta per lei.
Una carriera ricca di successi e riconoscimenti e un percorso musicale di altissima qualità. Per questo concerto-evento realmente imperdibile, sarà accompagnata dal pianista Julian Barrett. Il live della cantante e artista poliedrica ligure sarà anticipato alle 21.30 dalla proiezione del documentario “Indiani metropolitani. Ironia e creatività nel movimento del ’77” con la regia di Antonella Sgambati, in collaborazione con la Fondazione Echaurrensalaris. Un’opera che ricorda uno dei momenti più intensi, creativi e drammatici dell storia italiana degli ultimi decenni: il movimento rivoluzionario del ’77 e il clima sociale e culturale di quegli anni. E senza la rivoluzione culturale e i movimenti per i diritti civili di quegli anni non ci sarebbe stato probabilmente il Nobel per la letteratura assegnato a Bob Dylan. Il compito di ricostruire quella rivoluzione culturale attraverso il linguaggio della musica è stato affidato al giornalista e saggista musicale John Vignola nell’incontro dal titolo molto esaustivo: “You say you want a revolution: il Rock e il ’68. John Vignola presenta Bob Dylan e i Beatles”, sabato 2 settembre alle 11.30 a Prentza de Murone.
Nella rosa delle voci più rilevanti della poesia contemporanea italiana, da segnalare l’arrivo venerdì 1° settembre in Partza de sos Ballos alle 18.30 di Vivian Lamarque (Milano) e il suo grande ritorno alla poesia con l’opera “Madre d’inverno”. Pubblicata per Mondadori lo scorso anno, vincitrice del Premio Metauro 2016 e del Premio Bagutta 2017, è stata giudicata dalla critica come una delle opere di poesia italiana più significative degli ultimi anni. Con lei dialogherà Rossana Dedola, ricercatrice della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il 2 settembre alle 17.00 a Putzu Arru è la volta di Nadia Agustoni e del suo pregnante universo poetico, altra voce tra le più originali e autentiche della poesia italiana. Scrive poesie e saggi, collabora a riviste e a blog letterari (Nazione Indiana, Donne in Viaggio). Il suo primo libro in versi “Grammatica Tempo” lo ha pubblicato nel 1994, mentre i più recenti sono: “Lettere della fine” (Vydia editore) del 2015 e “Racconto” (Aragno) del 2016. Con Francesca Matteoni ha curato il volume “Un ponte gettato sul mare”. La poetessa bergamasca dialogherà sulle sue opere con Azzurra D’Agostino. Con la sua ricca produzione poetica in dialetto trevigiano arriva Fabio Franzin (Milano 1963, vive a Motta di Livenza in provincia di Treviso), piuttosto lontana però dalle composizioni incentrate sulla nostalgia della polenta o del paesaggio veneto, ma ben attenta invece alla condizione operaia e alla trasformazione antropologica a causa di una industrializzazione selvaggia che sta modificando i rapporti tra le persone e i valori secolari.
Temi centrali della sua prima raccolta “Fabrica” (Atelier 2009), Premio Pascoli e Premio Baghetta. L’ultima, “Erba e aria” (Vydia 2017) sempre nella lingua dialettale trevigiana cerca di lasciarsi alle spalle un ritmo di vita iperfrenetico per abitare quei luoghi, un tempo rassicuranti, come i campi coltivati e la saggezza di una civiltà contadina. Nel mezzo, altre opere di poesia in dialetto, come “Le voci della luna” (2011), Premio Achille Marazza. Insieme alla poetessa Francesca Matteoni l’autore dialogherà sulle sue opere venerdì 1° settembre alle 17.00 a Putzu Arru. Più tardi alle 23.30 nella Piazza di Santa Maria ci sarà Alessio Lega, uno dei cantautori e scrittori più stimati della sua generazione, in “Studio per uno spettacolo musicale” dedicato alle canzoni del poeta, critico letterario, saggista e intellettuale Franco Fortini, affiancato dal bravissimo musicista e arrangiatore, fisarmonicista e pianista, Guido Baldoni.
Restando ancora sul fronte della poesia in lingua dialettale domenica 3 settembre a Prentza de Murone ritorna alle 21.00 Roberto Magnani per proseguire il suo percorso di ricerca sul dialetto intrapreso nel Teatro delle Albe, con l’omaggio all’autore dialettale romagnolo Nevio Spadoni attraverso l’interpretazione del testo poetico “E’ Bal”, in compagnia del musicista e compositore Simone Marzocchi, prima tromba dell’Orchestra Arcangelo Corelli di Ravenna e del quartetto di ottoni YouBrassEnsemble. Come sempre al Cabudanne non può mancare l’appuntamento con la poesia popolare in sardo. Stavolta saranno i versi dell’opera di recente pubblicazione “Guvernu de vida” di Raimondo Usai Ponti che apriranno la giornata del 1° settembre al Bar Su Recreu, alle 10.00. A presentare le sue poesie, e a introdurre il tema della produzione storica in sardo sarà Mario Cubeddu. Dall’universo teatrale dell’isola il 1° settembre nella Partza de sos ballos arriva alle 21.00 Mario Faticoni, fondatore del Teatro Sardegna, del Crogiuolo, di ArcoStudio e autore di testi da lui stesso interpretati. A Seneghe porterà “Tragoidia per voce sola”, l’interpretazione originale dell’opera più importante di Giovanni Dettori “Canto per un capro” pubblicato nel 1986, proposta in collaborazione con Bruno Venturi.
Grandi nomi anche per la musica al Cabudanne. Il 2 settembre chiude la terza serata alle 22.30, nella Partza de sos ballos, Paolo Angeli, grande chitarrista, compositore e ricercatore. Specialista nella chitarra sarda preparata si muove con spirito innovativo su territori che spaziano dall’avanguardia extra-colta alla tradizione popolare. Recente è il suo ultimo album “Talea” che raccoglie diversi momenti dei suoi ultimi anni di tournèe in giro per il mondo. E poi la musica classica e il rapporto stretto con la poesia. Domenica 3 settembre alle 22.30 la chiusura nella Partza de sos ballos è affidata al Quartetto Antonelliano dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Una grande soddisfazione che si realizza dopo un lungo “corteggiamento” alla formazione d’archi composta da Paolo Lombardi, Carola Zosi, Clara Trullen-Saez, Michelangelo Mafucci e Gabriele Carpani. In repertorio l’opera di un rivoluzionario della music come Ludwig van Beethoven (quartetto n. 18) e l’opera di Shostakovic (quartetto n. 8), dedicata alle vittime del fascismo e della guerra. La consulenza musicale è curata anche quest’anno da Lea Tommasi.
Seneghe connessa con la poesia non solo italiana, ma del mondo. Per la sezione internazionale che mira a diffondere la conoscenza della poesia scritta in tutte le lingue, resta forte il legame speciale del festival con la Turchia e una cultura che si trova attualmente in uno dei punti più sensibili e delicati del mondo. Dopo la partecipazione di Haydar Ergülen la scorsa edizione, il 3 settembre arriva Tugrul Tanyol, uno dei maggiori poeti turchi, la cui produzione in versi ha avuto un profondo impatto nel mondo letterario turco. Quanto più ci viene mostrata un’immagine drammatica, cruda e violenta della Turchia, tanto più la poesia ha il compito di trasmettere l’importanza dei valori positivi di una terra e di un popolo. Al Cabudanne sarà insieme a Nicola Verderame, traduttore di poesia contemporanea turca in italiano che ha curato anche le sue opere, alle 11.30 a Prentza de Murone con cui parlerà anche dell’ultima antologia bilingue italiano-turco dell’autore turco “Il vino dei giorni a venire” (Editore Ladolfi, 2016).
Gli incontri con gli esperti
Non solo poesia e musica
, ma anche momenti di riflessione e di discussione con gli esperti e gli studiosi, dedicati alla storia della Sardegna e alla sua tradizione poetica e musicale, e naturalmente al tema delle rivoluzioni. Il primo si terrà la mattina del 1° settembre (11.30) a Prentza de Murone, dove verrà presentata l’interessante opera dell’archeologo Giovanni Ugas, ex direttore della Soprintendenza, ricercatore e docente di Preistoria e protostoria sarda all’Università di Cagliari, “Shardana e Sardegna. I popoli del mare, gli alleati del Nord-Africa e la fine dei Grandi Regni“. Allievo di Giovanni Lilliu, ha ricostruito alcuni momenti problematici della civiltà nuragica, a partire dai “popoli del mare”, che aprirono la strada a nuovi orizzonti, ad una nuova epoca nel Mediterraneo: gli Shardana, guerrieri la cui presenza è attestata nell’Egitto dei Faraoni.
La sera di venerdì alle 22.00 si affronterà il tema dal titolo “La sarda rivoluzione” con gli storici Federico Francioni (docente di storia e filosofia e autore di numerosi saggi sulla sardegna) e Francesco Casula (laurea in lettere a Roma si è dedicato alla promozione della lingua e della cultura sarda e alla ricerca storica) chiamati a rievocare le vicende della lotta (che seguiva di qualche anno quelle della rivoluzione francese) contro il dispotismo feudale che bloccava lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Ad accompagnare le loro parole il Coro de Su Cuntrattu de Seneghe di Antoni Maria Cubadda e il Coro Monteferru diretto dal maestro Antonio Lotta.
Sabato 2 settembre tre appuntamenti. Il primo, la mattina alle 10.00 a Prentza de Murone dove verrà presentata al pubblico l’opera della studiosa, critica letteraria e scrittrice Rossana Dedola “Grazia Deledda. I luoghi, gli amori, le opere“. Un libro che racconta in maniera avvincente la vita di una grande scrittrice e la sua forte vocazione artistica. Insieme a lei dialogherà Vivian Lamarque. Alle 18.30 nella Piazza dei Balli si parlerà di “Etnografia e itinerari gramsciani: dal sud dell’Asia al mondo arabo-mediterraneo” con Cosimo Zene e Alessandra Marchi. Il compito di introdurre il dialogo e la riflessione dei due studiosi sardi sul pensiero di Gramsci e sulla sua attività politica è affidato a Tore Cubeddu. Cosimo Zene è Professor in the Study of Religions and World Philosophies alla School of Oriental and African Studies, University of London, dove ha conseguito un PhD in Social Antropology. Ha pubblicato diversi saggi tra cui quello sul pensiero di Gramsci in India. Alessandra Marchi è Dottore di ricerca in Antropologia Sociale presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi.
Ha ideato insieme ai professori Patrizia Manduchi e Mauro Pala il GramsciLab, Laboratorio di studi internazionali gramsciani dell’Università di Cagliari. Dalla rivoluzione russa a “La rivoluzione spirituale e Martin Lutero“. Alle 21.00 sempre nella Partza de sos ballos se ne parlerà con Daniele Garrone, professore alla Facoltà valdese di Teologia e la Pastora della Chiesa Evangelica Battista di Cagliari, Cristina Arcidiacono. A dialogare con loro Gabriella Caramore, autrice di “Uomini e profeti”, la trasmissione di Radio 3 che si occupa di tematiche religiose. Domenica 3 settembre alle 17.00 a Putzu Arru la Caramore sarà stavolta protagonista, nella presentazione del suo libro “La vita non è il male” (Salani) scritto insieme a Maurizio Ciampa, autore e conduttore per i programmi di radio 2 e Rai Educational, con cui ha curato altre opere importanti su figure e momenti significativi della storia della cultura e della vita spirituale europea. L’opera riflette sulle vicende del male e del dolore che dalle nostre strade ogni giorno sembrano penetrare nelle menti e nei cuori degli uomini contemporanei, e cerca una via di resistenza e di fraternità. All’incontro partecipa Mariangela Sedda.
I racconti della buonanotte
L’appuntamento con “I racconti della buonanotte” e la consueta parentesi musicale di fine serata ritorna come sempre alle 24.00 nella cornice incantevole di Piazzetta Su Lare, con alcune imperdibili “chicche” curate dagli AlterEventsCrew e Lea Tommasi. Sabato 2 settembre inaugura le “buonanotti” Tiziano Sgarbi, in arte Bob Corn, padre spirituale di buona parte della scena indipendente dell’area emiliana. Fondatore di Fooltribe, organizzatore di Musica nelle Valli (festival indipendente) e cantautore folk che ricorda voci e suoni d’altri tempi, mai inclinato verso le mode. La sua vita, come la sua musica. Only a hobo che ha viaggiato per tutta l’Europa e gli USA con la sua piccola chitarra e le sue grandi storie. Domenica invece chiuderà l’ultima parte della serata Alessandro Fiori. Cantautore, violinista, attore, pittore e scrittore italiano, ha fondato i Mariposa, poi gli Amore, BettiBarsantini in coppia con Marco Parente, e collaborato con gli Zen Circus. Nel novembre 2013 si aggiudica il PIMI (Premio Italiano Musica Indipendente) 2013 come “miglior solista”. Nel 2016 ha pubblicato l’album “Plancton”.
Le attività della biblioteca rivolte a bambini e ragazzi
La Biblioteca Comunale di Seneghe ospita nei giorni 1, 2 e 3 settembre lo spazio lo spazio per i ragazzi del “Cabudanne” dal titolo “Dalle radici alle nuvole”. Tre laboratori dedicati ai più piccoli curato dalla Biblioteca di Seneghe, il Sistema Bibliotecario Montiferru, l’Unione dei Comuni Montiferru Sinis e la Cooperativa ABC Servizi Culturali. È organizzato in collaborazione con l’Associazione Tocoele, la Cooperativa ALEA, l’Associazione RiCreando e la libreria LibrArt.
Il primo laboratorio “Alla ricerca della mappa dell’archeologo Malandrino” è dedicato all’archeologia e sarà condotto dal Dott. Giuseppe Maisola e dalla Dott.ssa Marie-France Ruf. Un divertente laboratorio in cui giocando si cercheranno le tracce del passato.
Il secondo, “La tribù dei piedi leggeri“, è dedicato alla natura sotto la guida della Dott.ssa Lara Bassu. L’agro di Seneghe e i suoi antichi siti faranno da scenario ad una serie di attività ludico-esplorative che verranno proposte ai bambini per far vivere loro un’esperienza di gioco in un ambiente fatto di natura e storia, tutto da scoprire.
Il terzo laboratorio “Le favole musicali” sarà condotto da Michele e Francesco è incentrato su lettura e musica. Libri per bambini, narrati attraverso il linguaggio della lettura drammatizzata e quello della musica, con tracce sonore originali composte espressamente per il testo e suonate dal vivo al pianoforte.
Info e iscrizioni: Luisa Madau, Biblioteca Comunale di Seneghe, via Roma 10 – email: seneghe@bibliomontiferru.it – Tel. +39 0783 023714.
Il Cabudanne de sos poetas è organizzato da Perda Sonadora con il contributo del Comune di Seneghe, Servizio Beni Librari dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, Assessorato al Turismo, Fondazione di Sardegna. In collaborazione con le associazioni di Seneghe (Associazione culturale Tocoele, Alter Events Crew, Associazione culturale S’Archittu), Scuole (Istituto Comprensivo di Santulussurgiu, Liceo Classico De Castro), Cooperativa Sociale CTR, e i Comuni di Seneghe, Bonarcado, Miliis, Narbolia, Sanvero Milis, Cuglieri, Scano di Montiferro.
Il programma completo e le info nel sito ufficiale: www.settembredeipoeti.it