La città di Genova come luogo di Contatti dal 25 ottobre al 5 novembre è stata protagonista di eccellenza nella divulgazione della scienza. Contatti nella più ampia accezione del termine è stato il tema dell’ultimo congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Museologia Scientifica e del Festival della Scienza che per la prima volta si sono svolti in sinergia con l’obiettivo comune della diffusione del sapere scientifico nei contesti della vita moderna.
E’ stato un tema pienamente condiviso quello dei contatti in ambiti non solo multidisciplinari, ma con tutti i possibili pubblici nelle due rassegne svolte in contemporanea e sottese tra scienza e divulgazione.
Contatti, parola chiave che collega le discipline del sapere, delle conoscenze, della comunicazione, contatti tra l’uomo e l’Universo, tra l’origine di tutto e il mondo moderno, tra popoli e culture, tra culture e territorio, tra scienza e società che hanno visto Genova protagonista nel saper coniugare due eventi di portata nazionale in una visione unica di divulgazione diffusa.
Fausto Barbagli, presidente dell’ANMS, nell’inaugurare la rassegna museale ha auspicato che “ Nuovi contatti siano modi di dialogare con altre istituzioni e il fatto della coincidenza cronologica dei due eventi rappresenta un momento chiave della cultura scientifica del nostro Paese”.
Numerosissimi i partecipanti all’iniziativa in quella che è stata anche la ricorrenza del 150° anniversario della fondazione del Museo Doria, museo di scienze naturali fra i più antichi d’Italia, che da sempre collabora sia col Festival della Scienza che con l’ANMS.
Contatti è una parola ricca di declinazioni e prospettive non solo per i musei, la cui attività è oggi fortemente legata alla capacità di mantenere o creare nuove forme di dialogo con le comunità, i territori e numerosi stakeholder a livello locale, nazionale e globale. Il programma scientifico del Congresso è stato quindi costruito intorno a questa parola e organizzato nelle sessioni: Contatti all’interno della comunità scientifica dedicata alla storica collaborazione tra musei e università; Contatti con il territorio dove i musei continuano a essere elementi determinanti per l’identità delle Comunità; Contatti con i pubblici dedicata alla fruizione e al coinvolgimento dei pubblici nei programmi dei musei.
Ad aprire il convegno, nello Storico Palazzo Rosso in via Garibaldi dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, casi di studio di valorizzazione dei patrimoni museali attraverso la duplicazione dei reperti con stampanti in 3D e musei mineralogici in nuove strategie espositive. Non sono mancate le esperienze di alternanza scuola lavoro nei musei universitari, progetti di tutela di animali a rischio estinzione, esperienze di educazione ambientale in aree protette e progetti condivisi tra pubblici d’eccezione come i malati oncologici di Vicenza. Dedicati a tutti i possibili pubblici, fra gli altri, un percorso fra le settecentesche cere anatomiche dell’Universtià di Ferrara e nuovi allestimenti all’Università di Perugia e all’Università di Firenze. Il Congresso, giunto alla XXVII edizione è stato sede di confronto delle maggiori esperienze espositive nazionali di divulgazione della scienza che, tramite le iniziative dei musei tradizionali ha visto proposti i nuovi ruoli della museologia e della museografia in contesti sempre più interconnessi e all’avanguardia con le nuove tecnologie digitali.
Parallelamente il Festival della Scienza ha chiuso con uno straordinario apprezzamento del pubblico e oltre 200.000 visite complessive. Il Festival era diviso in due sezioni principali: Tutti i giorni tutto il giorno con mostre, installazioni ed eventi interattivi ripetuti più volte durante le giornate e Cosa succede oggi per scandire in ordine cronologico il programma giornaliero del festival e che ha incluso conferenze, eventi speciali e spettacoli. In totale oltre 250 gli eventi proposti fra le scuole e gli edifici storici della città in un’ampia visione di cittadinanza scientifica diffusa.
Il festival, alla sua quindicesima edizione, si è confermato ancora una volta un punto di riferimento per la divulgazione della scienza. Occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie è stato ancora una volta uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello nazionale e internazionale.
“Il Festival e i musei scientifici fanno mestieri diversi, ma insieme si lavora per contrastare l’ignoranza scientifica nei dibatti pubblici italiani. Bisogna organizzare sempre più incontri tra la cultura scientifica e il pubblico nei modi più efficaci.” Ha affermato Marco Pallavicini presidente del Festival della Scienza.
Con l’obiettivo che i cittadini possano diventare sempre più consapevoli di scelte talvolta strategiche nei dibattiti e nelle politiche italiane, perchè la scienza non rimanga solamente appannaggio di ricercatori che ancora troppo spesso rimangono chiusi nelle loro torri d’avorio, l’appuntamento delle due importanti rassegne si rinnova per l’anno prossimo a Vicenza per l’ANMS e sempre a Genova per il Festival della Scienza. Creare sempre maggiori contatti tra le più diverse aree del sapere ed esportare le iniziative in tutte le realtà italiane che vogliano investire risorse per l’istruzione scientifica è l’ambizione che si pongono le due manifestazioni per il futuro.
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