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Sono fra i gruppi animali marini meno conosciuti sia a livello di studi specialistici che di popolarità fra il grande pubblico.

Organismi esclusivamente marini appartengono alla classe sistematica Scaphopoda che può essere considerata fase intermedia fra quelle più note dei Gasteropodi e dei Bivalvi. La forma  dei visceri, la presenza di una radula distinta, le gonadi pari e altri caratteri minori, li avvicinano sommariamente all’ordine dei più comuni Gasteropodi. Si avvicinano invece ai Bivalvi per il fatto che la conchiglia ha origine da due valve, visibili durante la fase larvale, e per la simmetria bilaterale degli organi.

QUEGLI STRANI ORGANISMI A FORMA DI ZANNA

Gli Scafopodi hanno conchiglie tubolari, incurvate, che ricordano la forma di una zanna di elefante. Sono aperte in entrambe le estremità, di colore da bianco-avorio a rosato o rossiccio nelle specie del Mediterraneo. Possono essere lisce, striate o solcate,  costituite per la maggior parte da aragonite. Le loro dimensioni sono comprese tra 1 – 2 cm sino a 10 – 15 cm di lunghezza nelle specie tropicali. Dalla conchiglia, nella sua estremità anteriore, fuoriesce un piede trilobo scavatore. Il lobo mediano ricorda nella forma la prua di una nave e a questo è dovuto il nome Scafopodi. Dall’apertura posteriore entra l’acqua, grazie alla contrazione del mantello.

Il corpo non presenta una vera e propria testa, ma è fornito solo di un’apertura boccale che si apre alla sommità di una corta protuberanza posta in prossimità del piede. Intorno all’apertura boccale vi si trova una serie di tentacoli filiformi e prensili che fungono anche da organi sensoriali. Distesi sul fondo marino i tentacoli catturano protozoi, foraminiferi ed altri microscopici organismi di cui questi animali si nutrono. Sono strutture esclusive degli Scafopodi e prendono il nome di captacoli. Il margine anteriore del mantello è deputata alla secrezione della conchiglia, anche se vi partecipano l’epitelio del mantello e le pareti del corpo.  La superficie interna della parte posteriore del mantello è provvista di alcune cellule sensoriali.

Anatomia di uno scafopode
(disegno C. Delunas)

Il sistema digerente è costituito da un breve esofago che si slarga a formare una sorta di stomaco e da un intestino ripiegato che si apre nella cavità del mantello . Il loro sistema circolatorio è tipicamente primitivo, con un cuore privo di atri e un sistema vascolare regredito. L’emolinfa è priva di pigmenti respiratori. Non presentano branchie ma respirano direttamente attraverso l’intera superficie corporea. Il mantello e le pareti del corpo dispongono di bande ciliate riccamente vascolarizzate atte a favorire gli scambi gassosi.

Vivono nei sedimenti marini incoerenti. In genere sono infossati completamente, ma possono emergere dal sedimento per rinfossarsi in luogo diverso.

In Italia sono state identificate tredici specie di Scaphopoda di cui circa la metà sono limitate a profondità maggiori di 50 metri.

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