La famiglia di Benito Ferrara è dedita alla viticultura dagli inizi del ‘900 e la sua cantina si trova a San Paolo, una frazione di Tufo, proprio l’area da dove proviene il Vigna Cicogna.
Le vigne di Greco di Tufo si trovano in zone collinari ad un’elevazione di circa 500 dal livello del mare e sono tutte esposte a Oriente; le viti hanno un’età media di 20 anni, affondano le loro radici in terreni con tessitura di medio impasto di origine argilloso-sabbiosa e con venature sulfuree negli strati più profondi; la vendemmia avviene verso la fine di Ottobre e le uve vengono pressate sofficemente, fermentano in acciaio ed il mosto che ne deriva viene illimpidito per sedimentazione naturale. Il vino così ottenuto matura in acciaio per sette mesi su fecce fini messe regolarmente in sospensione, per poi affinare in bottiglia da uno a due mesi. Con i suoi numerosi premi e riconoscimenti il Vigna Cicogna pare essere diventato per gli appassionati un testimone attendibile del terroir irpino e sinonimo di Greco di Tufo tra i più espressivi della denominazione.
Al calice si presenza cristallino, dal colore giallo dorato tenue e di media consistenza. Dopo la lieve percezione di zolfo, le profumazioni fruttate di albicocca ed ananas con le note agrumate di pompelmo, clementina e scorza di arancia candita si fondono in una nota quasi burrosa e, a prevalere su tutto, la fragranza tostata della mandorla con scampoli finali di timo e salvia essiccati. A dare apparente peso alla freschezza è la riconferma degli agrumi in bocca che, assieme alla vibrante aromaticità, digradano verso una precisa triangolazione nell’equilibrio assieme alla morbidezza ed alla calibrata sapidità per un finale intrigante e lungo dal gusto di confetto di mandorla. Pappardelle al ragù bolognese di coniglio e pomodorini gialli del Vesuvio.