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Dal 28 giugno al 16 novembre 2014, Villa Olmo a Como ospiterà la Mostra “Ritratti di città. “Urban Sceneries”.

Dopo il successo dell’evento presentato l’anno scorso intitolato “La città nuova oltre Sant’Elia”, anche quest’anno Villa Olmo, vuole dedicare una mostra alle vedute urbane.

L’esposizione è promossa dal Comune di Como e ad accompagnare il visitatore ci sono immagini da Boccioni a De Chirico, da Sironi a Merz; oltre  sessanta opere, a cura di Flaminio Gualdoni.

Un vero e proprio laboratorio di sperimentazione urbana, con lo scopo di indagare il grado di impatto dell’immagine della città moderna nell’arte italiana del XX secolo, proseguendo fino ai giorni nostri.

L’elemento naturale prevale sul ritratto urbano, poi, le avanguardie storiche ed i grandi interventi urbani dell’Ottocento, hanno portato la visione urbana a diventare il punto di riferimento sia visivo che intellettuale.

Un confronto con il cinema, Pierpaolo Pasolini al quale è stata dedicata una mostra ancora in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma, un esempio tra i registi stranieri, Wim Wenders anche lui a Roma al Palazzo Incontro con la mostra fotografica “Urban solitude”.

Il punto di riferimento visivo è rappresentato dal Futurismo di Boccioni, di Balla, di Depero, di Dottori; un’interpretazione della città nuova, con la Metafisica di De Chirico che ci offre una città tra l’entusiasmo e la nostalgia.

Giorgio Morandi con la sua aeropittura futurista e le sue astrazioni geometriche.

Accanto agli artisti, coloro che hanno rappresentato la critica, da Mafai, anche lui a Roma al Museo Carlo Bilotti, a Guttuso e Fiume.

Il percorso prosegue fino al secondo dopoguerra con Cavaliere, Spagnulo, Merz, Schifano, Tadini, Rotella; un periodo in cui il tema urbano non ha coinvolto soltanto le avanguardie artistiche.

Ci imbattiamo in una interpretazione urbana di Fontana, di Basilico (in mostra anche a Mosca), di Ghirri e Galimberti; opere critiche accompagnate dalle sculture di Arnaldo Pomodoro che per l’evento comasco, ha realizzato “La città che avanza” di Giacomo Balla, “Via Toscanella” di Ottone Rosai, “Periferia” di Umberto Boccioni.

Le ultime generazioni rappresentate da pittori e fotografi faccia a faccia con l’attuale situazione urbana, con Chiesi, Presicce, Guaitamacchi.

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