Fino al 30 novembre 2014, le opere di Arnaldo Pomodoro saranno esposte tra i castelli di Federico II: il Castello Svevo di Bari, l’ottagonale Castel del Monte di Andria riconosciuto Patrimonio UNESCO ed il Castello Svevo di Trani.
Arnaldo Pomodoro (Montefeltro 1926), di origini pugliesi, dal 1954 vive e lavora a Milano.
Dal bassorilievo degli anni Cinquanta, è passato al “tuttotondo” nei primissimi anni Sessanta, fino a giungere alle grandi dimensioni.
Ha ottenuto incarichi di insegnamento, presso Atenei Americani quali la Stanford University, la University of California di Berkeley ed il Mills College.
È stato insignito dei Premi di Scultura alle Biennali di San Paolo nel 1963 e di Venezia nel 1964; nel 1990 è stato insignito del Praemium Imperiale della Japan Art Association.
L’evento espositivo pugliese, è promosso dal Mibact, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Bari, Barletta, Andria, Trani e Foggia.
La Mostra è curata da Lea Mattarella e pubblicata su catalogo dalla Cigno GG Edizioni.
Lea Mattarella ha dichiarato a proposito della mostra: “tutte le volte che si vede un’opera di questo straordinario interprete della scultura contemporanea in un contesto diverso, è possibile immaginare una nuova lettura […] l’opera aperta di Pomodoro accoglie e interpreta lo spazio”.
Un perfetto dialogo con l’architettura federiciana, d’altronde Pomodoro è sempre stato affascinato dall’antico “tutto il lavoro di Pomodoro è basato sull’interferenza, la collisione di un elemento e il suo contrario”; anche nelle sue realizzazioni scenografiche, ha dato vita a delle “macchine spettacolari” spaziando dalla tragedia greca al melodramma, fino al teatro contemporaneo.