Share

Gabriel, il nuovo cortometraggio di Enrico Pau al Giffoni Film Festival. Girato nel Vermont, il nuovo film del regista cagliaritano sarà proiettato sabato prossimo nella giornata finale dell’importante kermesse cinematografica, dopo il passaggio a La Maddalena in occasione de La valigia dell’attore.

Gabriel è il titolo del nuovo cortometraggio firmato dal regista Enrico Pau. Girato nel Vermont con una piccolissima troupe il lavoro è soprattutto un atto di amore per il cinema e per la natura che è la protagonista principale di questa storia. Dopo il passaggio a La Maddalena e la proiezione di giovedì  prossimo a La Valigia dell’Attore, il cortometraggio sarà presentato al Giffoni Film Festival sabato 19 luglio in occasione della giornata di chiusura del festival. La proiezione sarà seguita da una Masterclass Cult nella quale il film verrà discusso e analizzato dallo stesso Pau con i giovani iscritti all’incontro nella Sala Verde.

È la terza volta che Pau torna al Giffoni Film Festival dove con il suo  secondo cortometraggio Jimmy della Collina ricevette due premi, quello Arca assegnato da una giuria di giovani e la medaglia del Presidente della Repubblica,  un anno prima il film era passato in concorso al  Festival di Locarno  dove ricevette il premio Cicae, dopo  Locarno e Giffoni  “Jimmy” ebbe una importante circolazione internazionale ricevendo numerosi premi. Anche L’Accabadora passò a Giffoni e  fu oggetto di un interessante incontro con gli studenti  che frequentano le stimolanti masterclass offerte dal più importante Festival Europeo dedicato al pubblico giovanile, un pubblico di studenti di cinema e universitari.

Gabriel è un corto di undici minuti che Pau ha girato nel Vermont in uno degli inverni più gelidi degli ultimi anni, il film è stato realizzato da una “piccola troupe  di folli perduti nella neve” composta da tre attori Garrett Sands, Ellie Williams e Levi Laub e da un gruppo ristretto di giovani collaboratori americani e italiani: il direttore della fotografia Ethan Hacker, il fonico Jadon Lalor e la produttrice Claudia Emily Pau al quale poi si sono aggiunti alcuni collaboratori storici di Enrico Pau come il montatore Andrea Lotta e il musicista e sound designer Stefano Guzzetti al quale si aggiunge il violoncellista Gianluca Pischedda.

La sceneggiatura è scritta da Enrico Pau insieme a Michele Carta e Stefano Angioni che sono due allievi che si sono formati all’interno dei laboratori organizzati e coordinati dal docente Antioco Floris per il Celcam all’interno della Università di Cagliari, uno di quei luoghi dove in questi anni si sono prodotti corti molto originali  che hanno spesso centrato festival importanti come quello di Venezia. Lo spirito di questi momenti di formazione è quello di proiettare i giovani allievi e studenti dentro i meccanismi della produzione, e anche Gabriel mantiene questa natura, mettendo insieme giovanissimi e  professionisti di grande esperienza.

Gabriel dovrebbe diventare nell’idea del regista uno degli episodi di un film più lungo che si unirà agli altri episodi girati  nel corso dei  laboratori del Celcam, corti che si fondo sulla fascinazione di Pau per i temi  del sacro e del profano che spesso hanno il tono della favola urbana o rurale. Alcuni di questi lavori raccontano le storie di un Cristo vecchio rimasto sulla terra dopo la resurrezione e di tanti altri personaggi che appartengono a un paesaggio cagliaritano popolato da cantanti di strada, maschere carnevalesche della ratantira, pescatori, gente semplice capace di circondare di un singolare affetto e rispetto la figura di un Cristo vecchio e fragile, ormai senza memoria, rimasto sulla terra per stare più vicino agli ultimi. 

Gabriel nell’idea di Pau rappresenta una sorta di prologo a tutte queste storie, un prologo astratto che racconta una storia antica che appartiene a una tradizione che tutti conoscono, un tema profondamente innervato di sacro, un omaggio alla pittura rinascimentale, una pala d’altare di quelle che sarebbero piaciute  a Pier Paolo Pasolini che si nutriva di quel mondo arcaico, ma anche urbano come quello delle periferie, dove la fede era ancora mistero contadino, ingenuo e popolare.

Dopo Giffoni il corto sarà inviato all’attenzione di diversi Festival europei e nazionali sperando che possa ricevere attenzione ed essere accolto con curiosità.

Sinossi
Gabriel si è perso nel freddo, in mezzo ai boschi pieni di neve e di bellezza, la sua mente è affollata di dubbi. Deve trovare la strada che porta alla casa di Maria, incontra un vecchio che non può aiutarlo. Questa è una storia antica, sappiamo tutti come finisce, Gabriel sembra già conoscere il futuro, tutto il dolore che attende gli uomini che verranno.

Bio Enrico Pau Pau

Vive e lavora a Cagliari, ha insegnato nelle scuole superiori e all’Università, è regista di cinema e cronista teatrale. Ha diretto La Volpe e l’ApePesi LeggeriJimmy della CollinaL’AccabadoraL’Ultimo Miracolo. I suoi film hanno partecipato fra gli altri ai festival di Locarno, Venezia, Clermont Ferrand, Giffoni, Angers, Karlovy Vary, Palm Springs, Bobbio, Annecy, Ajaccio, Shanghai, Cape Town, ricevendo premi e riconoscimenti.

1 thought on “Gabriel, il nuovo cortometraggio di Enrico Pau al Giffoni Film Festival

Leave a comment.