Domenica 13 ottobre al via la seconda edizione della rassegna voluta da Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo e realizzata con CaMu – Casa della Musica di Arezzo
Sul palco del Teatro Petrarca, la Camerata Strumentale “Città di Prato” con Maria Grazia Raimondi solista, Luigi Piovano maestro concertatore e basso continuo e le creazioni live della sand artist Giulia Rubenni, in arte GHIBLI
“Le Quattro Stagioni” di Vivaldi diventano spettacolo di sabbia per inaugurare “Arezzo Classica” la rassegna dedicata alla grande musica sinfonica e da camera voluta da Comune di Arezzo insieme alla Fondazione Guido d’Arezzo e realizzata in collaborazione con CaMu – Casa della Musica di Arezzo (un progetto della Scuola della Musica di Fiesole).
Domenica 13 ottobre, alle ore 21.00, il Teatro Petrarca ospita “Granelli di musica”, uno straordinario appuntamento all’insegna delle contaminazioni artistiche.
Mentre infatti la Camerata Strumentale “Città di Prato” eseguirà Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi con Maria Grazia Raimondi solista e Luigi Piovano maestro concertatore e basso continuo, il pubblico sarà trascinato nell’universo visivo delle creazioni live della sand artist Giulia Rubenni, in arte GHIBLI.
Grandissima è la fama di cui godono questi quattro concerti per violino, archi e basso continuo, un successo che oltre al tema archetipico dei quattro periodi dell’anno, si deve allo straordinario estro melodico squisitamente italiano e alla genialità ritmica con cui la musica di Vivaldi si riesce a porre in diretto dialogo con l’ascoltatore.
La Camerata Strumentale “Città di Prato” è nata nel gennaio del 1998 da un’idea di Riccardo Muti, che l’ha diretta in diverse occasioni. Fin dalla fondazione ha in Alberto Batisti il suo direttore artistico; dal 2014 suo direttore musicale è Jonathan Webb. Il suo repertorio spazia dal Barocco al Novecento. L’Orchestra ha collaborato con innumerevoli direttori e solisti con esibizioni in molti teatri del mondo e ha registrato diversi cd.
Luigi Piovano, primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, si è diplomato in violoncello a 17 anni sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi. La sua è una carriera strepitosa costellata da straordinarie collaborazioni.
Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA). Dal 2007 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio “Latitude 41”. Ha tenuto molti concerti di musica da camera e ha suonato come solista con tante prestigiose orchestre. Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione e inoltre sono tante le produzioni discografiche al suo attivo. Luigi Piovano suona un violoncello Alessandro Gagliano del 1710.
Grazia Raimondi, diplomata in violino presso il Conservatorio di Bologna, si perfeziona a Ginevra poi vince la borsa di studio “J.W. Fulbright” di New York e consegue l’Artist Diploma presso l’Indiana University in USA come allieva di F. Gulli (violino) e di R. Dubinsky (musica da camera).
Vincitrice di diversi concorsi, ha tenuto concerti in importanti teatri e festival. Primo violino solista dell’Orchestra da camera di Padova e del Veneto e della Camerata Strumentale di Prato, nell’ambito della musica contemporanea è membro dell’Ensemble Prometeo. Ha collaborato con complessi come “I Solisti Veneti”, “I Virtuosi di Roma” e la “New European Strings Orchestra” e ha inciso svariati CD.
Suona un Giuseppe Gagliano del 1783.
Giulia Rubenni, “GHIBLI” è nata a Vinci, ed è cresciuta nel campo della comunicazione pubblicitaria completando la sua formazione come visual designer e poi come art director.
Dopo aver sperimentato varie tecniche di visual art, ha esordito come sand art al Festival Internazionale di arti di strada di Mercantia del 2014. Nel 2017 per i 50 anni di Lucca Comics and Games ha presentato uno spettacolo in cui il suo lavoro di sand art si unisce alla musica e alla danza. Ha collaborato allo spettacolo “Parole note” di Radio Capital e ha partecipato a numerosi spot pubblicitari per la televisione. Collabora con molti altri musicisti e attori, come la Compagnia Nazionale Giallo Mare Minimal Teatro, insieme alla quale negli ultimi anni ha girato i maggiori teatri italiani con lo spettacolo “Accadueo”.
IL PROGRAMMA
Il calendario di “Arezzo Classica” prosegue il 17 novembre alle ore 18.00 dove il Teatro Petrarca ospita il Geminiani Project che proporrà “Da Vivaldi a Morricone a 432 Hertz”. Creato e diretto dal musicista Gian Marco Sanna, il Geminiani Project nasce con l’intenzione di riproporre esecuzioni con l’accordatura a 432 hertz (ovvero il LA verdiano) che garantisce alla musica la riscoperta della sue sonorità originali.
“Arezzo Classica” saluterà il nuovo anno con un grande concerto che il 1 gennaio 2020 al Teatro Petrarca (inizio ore 18.00) vedrà protagonista OIDA Orchestra Instabile di Arezzo diretta da Pasquale Valerio con solista il pianista Giuseppe Bruno. In programma pagine immortali del concerto n. 5 detto “L’Imperatore” e della sinfonia n.1 di Ludwig van Beethoven di cui si celebra il 250° anniversario dalla nascita.
Quindi il 18 gennaio il Teatro Pietro Aretino (inizio ore 21.00) ospiterà il recital pianistico di Yannik Van De Velde, vero talento del pianoforte, anch’egli impegnato in un programma dedicato alle celebrazioni beethoveniane.
Un viaggio nelle sonorità del tango all’insegna della passione e del virtuosismo è quanto propone l’appuntamento “Alessandro Quarta plays Astor Piazzolla” in programma il 1 febbraio al Teatro Petrarca (inizio ore 21.00). Quarta, candidato al Grammy Awards e recentemente impegnato in collaborazioni importanti quali quelle con Roberto Bolle, si esibisce ad Arezzo con il suo quintetto jazz, rivisitando e arrangiando alcuni tra i brani più emblematici del grande riformatore del tango argentino.
Accordi classici per violoncello e pianoforte caratterizzeranno l’appuntamento del 28 febbraio al Teatro Petrarca (inizio ore 21.00). Sul palcoscenico Andrea Lucchesini e Giovanni Gnocchi, acclamati interpreti della scena internazionale, per un programma ancora una volta dedicato a Ludwig van Beethoven.
E sempre nel segno di Beethoven anche la chiusura di “Arezzo Classica” con il grande concerto che, il 13 marzo al Teatro Petrarca (inizio ore 21.00), l’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta dal M° Di Lorenzo dedicherà al genio tedesco, interpretando la settima sinfonia e il concerto n.4, affidato al giovane virtuoso russo Rafael Lipstein.