Va in onda stasera su Rai5 alle ore 21.30 il documentario “Sulle tracce di Maria Lai”, diretto da Maddalena Bregani. Un viaggio per immagini che racconta un’artista straordinaria e il suo profondo legame con la sua isola.

“Sulle tracce di Maria Lai”, il documentario diretto da Maddalena Bregani, prodotto da LaGalla23 Productions e dedicato all’artista di Ulassai, va in onda stasera, 29 maggio, su Rai5 alle ore 21.30 all’interno della trasmissione Art Night (insieme ai film dedicati al pittore e incisore Emilio Vedova e allo scultore Gilberto Zorio). Dopo la messa in onda il film sarà disponibile da sabato 30 maggio anche su RaiPlay.

Il documentario è un racconto circolare che inizia e termina a Ulassai, il borgo nel cuore selvaggio della Sardegna dove Maria Lai è nata nel 1919 e dove è tornata a vivere negli ultimi anni della sua vita. Il documentario è la ricostruzione della sua straordinaria figura di donna e artista attraverso le voci della nipote, di amici, collaboratori, artisti, storici dell’arte.

Nata a Ulassai nel 1919, Maria Lai è stata una delle voci più singolari dell’arte italiana dal secondo dopoguerra in poi. Nel 1939 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Venezia e fu l’unica donna in quegli anni a studiare scultura con Arturo Martini . A partire dagli anni ’50 si spostò a Roma, dove assistette all’emergere dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale. Questi suoi spostamenti lungo il Paese influirono sul suo interesse per la relazione con i materiali e il gesto inteso come processualità. Negli anni ’60 frequentò autori come Giuseppe Dessì, il quale ebbe un ruolo importantissimo nella formazione di Maria Lai, la aiutò a riscoprire le tradizioni della sua terra- la Sardegna – che da quel momento in poi diventò centrale nella sua opera.

Tra le sue opere e interventi ambientali possiamo ricordare: i Telai, opere in cui pittura e scultura si incontrano; i Libri cuciti e l’installazione ambientale Legarsi alla montagna (Ulassai, 1981), una grande opera collettiva, di costruzione di comunità in cui venne coinvolto tutto il paese di Ulassai. L’8 settembre del 1981 un nastro azzurro venne fatto passare di casa in casa, l’idea alla base dell’installazione era di legare per un giorno, ma indissolubilmente, gli abitanti alla montagna, a cui il paese resta aggrappato in un rapporto simbiotico tra uomo e paesaggio.