missione transfrontaliera porti Sardegna Corsica
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“Porti del Futuro : Innovazione, Sostenibilità ambientale e sicurezza sanitaria”: con la missione di scambio tra Sardegna e Corsica del 19 ed il 20 giugno scorsi riparte la cooperazione tra regioni per condividere le Azioni Pilota e Buone Pratiche del Progetto Europeo -PORT-5R- guidato dalla Fondazione MO.SO.S.

Spesso per descrivere un porto si ricorre unicamente a dati tecnici come collocazione, pescaggi, servizi e infrastrutture. Ma un porto non è e non può essere soltanto un “parcheggio per barche”, e non è certamente così che lo vivono i porti dell’area di cooperazione coinvolti nel Progetto PORT-5R-. In quest’ottica condivisa si è svolta Venerdì 19 e Sabato 20 Giugno scorsi una serie di partecipati incontri tra la delegazione PORT5-5R- e gli enti locali e di gestione dei porti turistici della Corsica interessati a replicare nel proprio territorio le Buone Pratiche e le Azioni finanziate dal Programma Europeo IFM 2014-2020 nel quadro di PORT-5R-.

La missione di scambio transfrontaliero «Porti del Futuro: Innovazione, Sostenibilità ambientale e sicurezza sanitaria”» si è svolta in forma itinerante in diversi siti portuali della Corsica tra cui Macinaggio, Bastia, Solenzara e Bonifacio, ed è stata portata avanti dalla Fondazione ITS MO.SO.S di Cagliari, capofila del progetto.

Sulla base delle nuove esigenze legate all’emergenza COVID, gli incontri si sono svolti in forma mista: una parte nei centri nautici, in presenza dei principali attori, con la partecipazione via Web a tutti gli interessati. Si sperimentano così nuove occasioni e modalità d’incontro, in un nuovo scenario in cui – soprattutto nei porti – cresce la consapevolezza sull’importanza di gestire in modo condiviso nuove procedure per la salute delle persone e del mare.

Nella giornata di venerdì 19 giugno, i Partner Assonautica Provinciale di Savona, EKSO Srl e Fondazione MO.SO.S hanno presentato ai rappresentanti dei Porti e alla stampa le attività svolte e i risultati raggiunti, tra cui il Manuale del Diportista: un’utile guida per chiunque sia interessato a migliorare la propria impronta ecologica durante la nautica e negli usi del Porto.

Tra i temi di più vivo interesse: le buone pratiche per la riduzione dei rifiuti portate avanti da Assonautica Savona, il risanamento di condotte senza scavo per il recupero ed il corretto smaltimento delle acque sperimentato al Porto di Cagliari da EKSO Srl e il nuovo corso per Tecnico Superiore per la Gestione dei Porti Turistici 4.0 attivato dalla Fondazione ITS MO.SO.S nel Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena per venire incontro alla richiesta di nuovi profili professionali derivanti dalla Rivoluzione Green e dal Piano Ministeriale Industria 4.0.

Insieme si riflette su come recuperare i rifiuti in mare, soprattutto la plastica, ma anche su come far viaggiare studenti, docenti e tecnici per creare legami sempre più stretti in un’area transfrontaliera che vista dal mare appare senza confini.

E appare illuminante il punto di vista di Michel Mallaroni, direttore del Porto di Bonifacio che, mentre racconta i progetti più ambiziosi legati al porto afferma: “Il Porto non è un garage per barche” per questo deve puntare su formazione, comunicazione, strategie a lungo termine e biodiversità.

“Come a Cortina tutti i bambini imparano a sciare, tutti devono saper andare per mare: la cultura della navigazione deve essere patrimonio di tutti i cittadini”, per cui in tutte le scuole, tra le altre materie obbligatorie a Bonifacio ci sarà anche la Vela.

Inoltre, nell’occasione è stata avviata, anche in Corsica, la firma del Protocollo Comune Transfrontaliero PORT-5R- , al quale hanno aderito nei precedenti mesi numerose autorità, associazioni, imprese ed enti di gestione dei porti.

Lo scambio tra regioni è alla base dell’azione del progetto PORT-5R- e, con l’avvio della Fase 3 del contenimento del Coronavirus, sono quindi finalmente potute riprendere le attività volte all’Animazione Territoriale e dello scambio di buone pratiche tra i territori. L’obiettivo è sicuramente agire insieme a livello transfrontaliero in un mondo che mostra incredibili trasformazioni. Ora – anche a seguito dell’Emergenza COVID-19 – ancora più che mai.

1 thought on “Buone Pratiche per i Porti del Futuro

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