Cultura in quarantena. Con l’avvento del coronavirus, sono cambiate le abitudini quotidiane di tutti. In molti Paesi si sono prese delle misure fortissime di contenimento della pandemia, l’intero mondo è pertanto chiuso in casa! Restare sempre a casa non è stato proprio facile. In un momento così difficile e complicato, anche la cultura è stata in quarantena: chiusi musei, teatri e luoghi di cultura! Sono stati posticipati o cancellati molti eventi culturali, concerti, festival, dibattiti e presentazioni. Nell’attuale evoluzione storica, grazie alla tecnologia, vi è stata una vicinanza culturale al tempo della distanza politico-sociale. Molti musei e istituzioni culturali si sono adattati a metodi e linguaggi alternativi per oltrepassare confini fisici e arrivare alle abitazioni dei cittadini.
Albert Camus nel romanzo La Peste scrive: «tutti questi cambiamenti, in un certo senso, sono stati così straordinari e si sono compiuti così rapidamente, che non è stato facile considerarli come normali e duraturi».
Nella storia dell’arte tanti artisti e scrittori hanno raccontato le pandemie e hanno creato grandi opere, come nel caso della peste nera del 1348 che ha colpito l’Italia, Giovanni Boccaccio ne descive nel Decameron. E poi l’impatto della peste ebbe effetti psicologici, economici e culturali. Si cercarono i “responsabili” del contagio (fra gli emarginati, i diversi e gli ebrei), causando lo sgretolarsi dei rapporti sociali e familiari.
E tra gli artisti che hanno vissuto momenti di isolamento e hanno trovato il modo di effigiare o comunque esprimere il bello: Pablo Picasso, Frida Kahlo,Van Gogh, Toulouse Lautrec e Claude Monet.
In occasione della chiusura forzata dei luoghi della cultura, molti hanno messo in campo le loro iniziative artistiche e performance sui social. La ministra greca della cultura Lidia Koniordou, in un’intervista condotta da Andrea Porcheddu, dice : «In ogni momento di difficoltà o di conflitto, la cultura diventa una necessità. Non più qualcosa che possa semplicemente rendere la vita più bella o raffinata, ma davvero una necessità. Ne abbiamo bisogno, per comunicare, per dialogare, per ritrovare confronto e conforto tra noi, pur nelle diversità… ».
In questa situazione difficile per noi e per il mondo, viene giustamente sottolineata l’importanza della comunicazione social (FB, Youtube, Twitter etc), ci danno il coraggio, la forza e la positività in questi momenti. Chi resta a casa usa diretta live o instagram per condividere notizie, offrire attività culturali online e mantenere i contatti. Non mancano poi gli artisti che organizzano dirette da casa per rimanere sempre in contatto coi propri fan e tenergli compagnia con la propria arte.
Questa volta la tecnologia è stata sfruttata in modo intelligente per contrastare la pandemia nell’attuale momento così delicato e aiutare a resistere, anche superare il panico. Pure la didattica si è trasferita online. Perciò aggiungeremo che, la tecnologia riveste un ruolo fondamentale nella didattica online.
Gli amanti dell’arte hanno potuto ammirare inestimabili opere artistiche da casa, non è stato dunque come dal vivo, ma con le visite virtuali organizzate dai musei.
Ho trovato diversi contenuti condivisi in rete, i link dei musei nazionali e internazionali da visitare stando a casa, grazie alla tecnologia appropriata di cui siamo in possesso. Sulla lista troviamo dei musei più importanti e amati al mondo, citiamo: J Paul Getty Museum, Los Angeles, Vatican Museums, Rome, Guggenheim, Bilbao, Natural History Museum, London, Rijksmuseum, Amsterdam, National Museum of Modern and Contemporary Art, South Korea, Musée d’Orsay, Paris, British Museum, London, MASP, São Paulo, Brazil, National Gallery, London etc.
Nonostante il confinamento, tantissimi street artists, sono scesi in strada per raccontarci storie, incantano disegni e perfino con la magia. Vi sono state infatti tante iniziative finalizzate soprattutto alla diffusione del linguaggio artistico, che non si è fermato davanti al coronavirus. Posso confermare che i murales sono diventati un emblematico e simbolico metodo di rappresentazione artistica del momento particolarmente difficile.
Sono state organizzate diverse iniziative culturali e creative ai tempi del coronavirus dall’istituto italiano di cultura di Tunisi: la cultura non si ferma perché noi siamo l’Italia, l’arte nutre l’anima. «Inizia oggi il nostro racconto dell’Italia creativa e vitale che fronteggia l’emergenza #Coronavirus producendo e diffondendo cultura nel mondo». (pubblicato il 19/03/2020, in, iictunisi.esteri.it). Infatti, sono stati condivisi tanti messaggi per raccontare un’Italia creativa e vitale che affronta l’emergenza «Artisti per #WeAreItaly» .
Il video:
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