Le restrizioni dell’isolamento obbligatorio a causa della pandemia hanno acuito le sofferenze di anziani, disabili e caregiver familiari, spesso lasciati soli. Le associazioni di volontariato e le famiglie hanno mostrato nella tempesta del Covid tutta la loro resilienza.
Il volume percorre un viaggio nel nostro Paese tra le persone con disabilità, anche non autosufficienti, evidenziando i problemi non risolti del sistema sanitario-assistenziale e del lavoro privato di cura.
Il percorso si sviluppa tra vari tipi di pazienti: con malattie neurodegenerative, demenze, disturbi psichici, malattie psichiatriche, persone Down, sindromi dello spettro autistico, ciechi, sordi, sordo ciechi.
Sui problemi dei caregiver il libro fornisce un quadro del dibattito in vista dell’approvazione della legge specifica. L’autore, che conosce da vicino questa problematica, racconta il vissuto di questi congiunti dei pazienti, il loro stress dovuto alla completa dedizione ai loro cari con seri rischi e conseguenze per la loro salute personale. Su questo tema vengono presentate le esperienze e le soluzioni adottate recentemente in Germania e Francia.
Il volume affronta il tema della qualità dell’assistenza territoriale e familiare con la valutazione di esperti e famiglie. Illustra un modello regionale ben strutturato ed efficace nella prossimità dei servizi e nel sostegno ai caregiver: l’Emilia-Romagna.
Il libro si chiude con alcune domande legate all’invecchiamento della popolazione italiana e del conseguente aumento del numero degli anziani non autosufficienti.
L’autore
Antonio Pinna
preside in pensione e giornalista pubblicista. Laureato in Filosofia nel 1975 ed in Scienze e Tecniche Psicologiche nel 2014 con una tesi sulla SLA. Ha pubblicato il volume Il mio viaggio nella SLA – Un percorso di conoscenza e condivisione dei problemi dei malati (Cuec, 2018). Autore, insieme al regista Antonello Carboni, del documentario SLA in men che non si dica (2018)