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Lo strudel di mele è un dolce che, oramai, possiamo gustare ovunque e in tutte le stagioni. Non tutti sanno che, in realtà, si tratta di dessert internazionale, con una storia antica ed importante e che risale alle tradizioni turche del diciassettesimo secolo. Successivamente la ricetta fu ripresa dagli ungheresi, rielaborata con l’aggiunta di qualche “novità” e, dunque, trasformata in quello che tutti oggi conosciamo come Strudel.

Grossomodo il sapore è paragonabile ad una deliziosa torta mele e cioccolato dato che gli ingredienti utilizzati sono molto simili. Difatti per preparare un vero strudel della tradizione occorre una generosa quantità di mele succose e della profumatissima cannella. Per l’esattezza lo strudel è diventato un dolce italiano solo a seguito della nascita dell’’impero austro-ungarico, a partire dal 1867. Prima di allora la ricetta del dolce tradizionale passò di cultura in cultura, attraversando tutto il Mediterraneo.

La storia dello strudel dall’antichità ad oggi

La sua storia ripercorre, addirittura, le tavolate regali degli Assiri della Mesopotamia e si hanno tracce di questo dolce sino all’Antica Grecia, quando veniva preparato per i banchetti in numerosissime varianti. Difatti i dolci balcani come Borek e Baklava sono nati proprio grazie ad una rivisitazione creativa dell’originale strudel turco.

Al suo arrivo in Italia, grazie alla vicinanza con il già citato impero austro-ungarico, questo dolce divenne una vera e propria tradizione culinaria delle attuali regioni settentrionali. Per questo siamo soliti pensare che lo strudel sia un dolce originario di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Non a caso in queste regioni lo strudel è considerato importante al punto da aver ottenuto il riconoscimento PAT, ovvero di Prodotto Tradizionale Italiano al pare di altre leccornie tipiche come Panettone e Pandoro.

Il Mediterraneo: culla di cultura anche a tavola

Questa storia ci fa capire come il Mar Mediterraneo abbia rappresentato il collante ideale tra le varie culture che lo hanno attraversato. Tutti i Paesi ed i popoli che hanno domato questo piccolo grande mare, hanno in comune un’incredibile varietà di tratti culturali e di tradizioni e lo strudel, per l’appunto, ne è un chiaro esempio.

Anche se ai tempi dell’impero austro-ungarico, di fatto, l’Italia non risultava ancora nata, è certo che la vicinanza geografica con altri popoli simili permise di condividere tanti aspetti culturali tra cui, per l’appunto, anche quelli gastronomici.

Il nostro Paese, tuttavia, si mostra piuttosto fiero delle proprie tradizioni culinarie per cui è poco abituato ad ammettere che, gran parte del patrimonio per il quale siamo conosciuti in tutto il mondo, nasce proprio grazie al Mediterraneo e ai viaggi immensi di tanti popoli che ne hanno solcato le acque.

Un altro esempio, perfetto da abbinare ad uno strudel fumante, è quello del caffè. Pur essendo una bevanda tipica nostrana devi sapere che l’estrazione dei chicchi risale agli Arabi e, ancora prima di essi, agli etiopi. Con l’arrivo della popolazione araba al sud Italia, tramite il Mediterraneo, il caffè si diffuse in tutto il Paese sino a diventare l’espresso irrinunciabile che beviamo oggi. Insomma, quando si dice che “tutto il mondo è Paese” non c’è frase più vera e profonda di questa, soprattutto per le tradizioni culinarie.

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