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La serata di giovedì 14 dicembre scorso ha visto celebrare la solidarietà per le missioni cristiane in Africa.  L’evento di valore umanitario ha avuto luogo presso il ristorante La Gare di Pompei, ubicato nella storica stazione ferroviaria di Pompei Scavi, rivalutata dal vulcanico Francesco Di Martino e che costituisce in sé un grande progetto che riunisce cultura ed enogastronomia.

Tra i fautori del progetto Punch – Art Helps People, con il coinvolgimento dell’artista Nello Petrucci e del musicista Antonio Onorato.

Incentrato su tematiche umanitarie, tragicamente attuali, e finalizzato alla beneficenza, l’evento ha voluto coinvolgere il pubblico perché si potesse essere più consapevoli dei drammi che avvengono in aree estremamente disagiate e della fortuna di poter vivere serenamente con le nostre famiglie lo spirito natalizio, oggi ancora osteggiato dalla barbarie e dal divario religioso, evidentemente perché un lusso non accessibile a tutti.

Cena gustosa per certo quella proposta dalle cucine di La Gare, con un menu dedicato e devoluto al 50%, ma non consumata affatto con spirito edonistico; d’altronde non si è potuto fare a meno di pensare ad una frase di Gianni Rodari….

Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la Terra”.

Ad ogni modo a La Gare, l’ottocentesca stazione ferroviaria di Pompei Scavi, ove il vulcanico Francesco Di Martino ha fatto rinascere la cucina borbonica e la pizza tradizionale, ecco la proposta culinaria: parmigiana di zucca con porcini, salsiccia e provola, polpetta al ragù napoletana con fonduta di pecorino, tortino di scarola su crostone aromatizzato al rosmarino e sartù di riso, come antipasto; i primi consistevano nel treccione vesuviano alla genovese con fonduta di provolone del monaco e nel risotto con verza al lime e guanciale croccante; maialino cotto a bassa temperatura, poi grigliato col suo fondo bruno, broccolo partenopeo e nduja, come seconda portata ed infine un delizioso tiramisù.

Ospiti fondamentali di riferimento, e, sopra ogni cosa, il presidente della “Fondazione SantinaDon Luigi Ginami e il presidente dell’associazione “Live for AfricaGiuseppe Peroziello, i quali hanno sottolineato l’importanza di iniziative umanitarie come questa e di poter legare l’arte e la cultura anche quando si affrontano questioni assai più spinose, proprio per raggiungere un pubblico più vasto, responsabilizzandolo e sensibilizzandolo. Toccante l’intervento di Don Luigi Ginami nel raccontare la tragica storia del piccolo Barak, bambino del Kenya, ucciso per non aver disconosciuto la sua fede cristiana dinanzi ai suoi carnefici.

Gaetano Cataldo consegna in dono la bottiglia celebrativa Mosaico per Procida

Insomma, una grandissima iniziativa di valore umanitario quella celebrata a La Gare, la cui proprietà ha voluto anche la presenza di Identità Mediterranea. Grazie ad una idea di Francesco di Martino, sposata da tutta l’organizzazione, Gaetano Cataldo è stato felicissimo di donare una bottiglia magnum di Mosaico per Procida, quale piccolo gesto solidale. È proprio vero: la cultura disseta, non isola. Dopo March of Dimes negli stati Uniti, è la seconda volta che la bottiglia dedicata a Procida verrà battuta all’asta per un fine nobile.

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