Una Rondine vola su La Spezia
Un progetto dedicato ai giovani per promuovere il dialogo e la cultura della pace
La Spezia, 13.02.2015. Il percorso di formazione civica che da diversi anni la Fondazione Carispezia promuove nelle scuole superiori del territorio spezzino si arricchisce quest’anno di un’importante collaborazione con l’Associazione Rondine Cittadella della Pace, onlus che dal 1997 svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura del dialogo e della pace.
Da sedici anni l’Associazione lavora per la formazione e la costruzione di ponti di pace, attraverso lo Studentato Internazionale, una realtà unica situata nel borgo medievale di Rondine, in provincia di Arezzo, dove vivono insieme giovani provenienti da diverse culture e da paesi afflitti da guerre (negli anni sono stati ospitati 120 giovani provenienti da 25 nazionalità diverse).
L’esperienza di Rondine Cittadella della Pace arriva quindi anche alla Spezia con un’iniziativa dedicata ai giovani ma che vuole coinvolgere tutta la cittadinanza. Dopo una prima presentazione a tutti gli istituti superiori spezzini, hanno aderito al progetto “Una Rondine vola su La Spezia”, con grande interesse e apprezzamento, gli istituti superiori “Capellini – Sauro”, “Cardarelli”, “Casini”, “Einaudi – Chiodo”, “Fossati – Da Passano”, “Parentucelli – Arzelà” e i licei “Costa” e “Mazzini”.
Il progetto coinvolgerà tantissimi ragazzi – in tutto 13 classi con circa 350 studenti e i loro insegnanti – in un percorso formativo che si pone l’obiettivo di dare loro nuovi strumenti per affrontare il conflitto interpersonale, sviluppare le capacità relazionali ma anche prendere consapevolezza dei conflitti attualmente esistenti nel mondo attraverso l’esperienza dei giovani di Rondine provenienti da zone di conflitto. Giovani appartenenti a popoli che la Storia ha definito “nemici”, come israeliani e palestinesi, serbi e bosniaci, armeni e azerbaigiani ma che hanno scelto di vivere e lavorare insieme nello Studentato internazionale per dimostrare che convivenza pacifica è possibile.
I contenuti del progetto rientrano in un percorso di formazione che Rondine porta avanti da diversi anni e che nel 2014 è stato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, inserendosi nell’ambito delle iniziative celebrative del centenario della Prima Guerra Mondiale.
LA CONFERENZA STAMPA. Il progetto “Una Rondine vola su La Spezia è stato presentato stamani presso l’Istituto superiore “V. Cardarelli” alla presenza di Matteo Melley, presidente della Fondazione Carispezia, Franco Vaccari, presidente dell’Associazione Rondine, Alessandro Garuglieri, responsabile dell’area formazione di Rondine, docenti e studenti spezzini coinvolti nel progetto. Nell’occasione c’è stata anche la testimonianza di giovani dello Studentato Internazionale di Rondine provenienti dai Balcani, Caucaso, Africa e America.
DICHIARAZIONI: “Fondazione Carispezia prosegue il suo forte impegno per la diffusione tra i giovani dei temi della cittadinanza consapevole – dichiara Matteo Melley, presidente della Fondazione – con particolare riferimento ai diritti civili e alla coesione sociale. Grazie alla straordinaria esperienza di Rondine gli studenti spezzini si confronteranno con la tematica del conflitto, non solo etnico o religioso, in modo da sviluppare la capacità di stare in relazione con gli altri e di aprirsi alla diversità e alla convivenza pacifica”.
“Ringrazio la Fondazione Carispezia – afferma il presidente di Rondine Franco Vaccari – per il sostegno a questo progetto in cui noi crediamo fortemente, come abbiamo sempre creduto che il cambiamento debba passare dai giovani. Tutti noi abbiamo la responsabilità di investire nelle future generazioni perché possano costruire una società fondata sul rispetto dell’altro dove le diversità siano riconosciute come ricchezze e non come minacce”.
IL PROGETTO. “Una Rondine Vola su La Spezia” costruisce un percorso di crescita finalizzato a migliorare la vita del gruppo classe, offrire strumenti per gestire il conflitto, potenziare la qualità delle relazioni e il benessere individuale, e approfondire le dinamiche relative alla gestione del conflitto. Un lavoro che si sviluppa attraverso tre fasi: incontri in classe nelle scuole del territorio; una visita alla Cittadella della Pace di Rondine; un evento finale di ricaduta sul territorio della Spezia.
I giovani dello Studentato Internazionale insieme alla staff dei formatori di Rondine proporranno dei momenti formativi nelle scuole del territorio: attraverso diverse giornate di incontro durante l’orario scolastico saranno svolte attività con ognuna delle classi coinvolte. I ragazzi avranno la possibilità di ascoltare le testimonianze dei giovani di Rondine e di confrontarsi con le loro esperienze dirette del conflitto, ma anche sperimentare un nuovo metodo formativo per imparare ad affrontare il conflitto interpersonale e a risolverlo attraverso il dialogo e l’apertura all’altro.
Durante la visita al Borgo di Rondine Cittadella della Pace, situato a pochi chilometri da Arezzo, i ragazzi avranno la possibilità di vedere il luogo dove convivono culture, lingue e religioni diverse. Qui gli Studenti internazionali di Rondine sperimentano una vita di convivenza e formazione per due anni e imparano a superare i pregiudizi e ad abbattere i muri che separano i loro popoli fino a vedere nell’altro non più il “nemico” ma una persona con cui lavorare insieme per risolvere i conflitti nei loro Paesi.
Al termine del percorso, nel mese di maggio, sarà promosso un evento conclusivo che si ripropone di coinvolgere la cittadinanza e restituire i risultati del progetto.
RONDINE CITTADELLA DELLA PACE. Rondine Cittadella della Pace da sedici anni lavora per il dialogo, la formazione e la costruzione di ponti di pace, attraverso l’esperienza dello Studentato Internazionale, dove vivono insieme giovani provenienti da diverse culture e da Paesi generalmente identificati dalla Storia come nemici. Arrivano a Rondine dopo un percorso di selezione nei loro paesi (Balcani, Caucaso, Medio Oriente, Subcontinente indiano, Africa sub sahariana, America), per seguire corsi di laurea e post laurea nelle università italiane. Durante gli studi seguono un percorso formativo interno, che permette loro di sviluppare le proprie capacità relazionali, la costruzione del dialogo e la conoscenza delle altre culture, accompagnati dallo staff di formatori. Al termine del loro percorso scoprono di avere una nuova visione del mondo. Pronti per tornare nei loro paesi e diventare i leader pacifici di domani, entrano a far parte di una rete di ex studenti, ‘La Lega delle Rondini d’Oro’ che continua a divulgare il messaggio di pace e le attività di Rondine.
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