Con Il Fragore del Ricordo, Anna Maria Basso ci consegna un’opera dal respiro ampio e stratificato, capace di esplorare i misteri della memoria e dell’identità personale. Il romanzo si muove tra Napoli, Maratea e Dallas, legando luoghi, epoche e destini attraverso la delicatezza di una narrazione che si nutre di empatia e profondità.
La protagonista, Lara, giovane neurologa lucana, incarna il desiderio umano di comprendere il passato e di ricucire i fili di una storia familiare complessa, intrecciata con le grandi vicende della Storia. Il ritrovamento del diario della nonna Adelina apre un varco nel tempo, permettendo a Lara di rivivere emozioni sopite, amori impossibili e legami familiari indissolubili. La figura di Adelina, sospesa tra la vitalità giovanile e l’ombra dell’oblio causato dalla malattia, è tratteggiata con una sensibilità che illumina le pagine del romanzo, rendendo la sua voce una delle più potenti.
Parallelamente, il percorso professionale e personale di Lara si intreccia con nuove relazioni e scenari inediti. Jamila e William, personaggi ricchi di spessore e umanità, rappresentano un contrappunto essenziale alla sua crescita interiore, offrendo prospettive che arricchiscono il tema centrale del libro: la memoria come fulcro dell’identità e strumento di resilienza.
La scrittura di Anna Maria Basso si distingue per il suo lirismo misurato, una prosa fluida che alterna momenti di profonda introspezione a descrizioni vivide dei luoghi e delle emozioni. La trama, sebbene ricca di intrecci, mantiene una coerenza narrativa che tiene il lettore avvinto fino all’ultima pagina. Il passaggio tra le ambientazioni – dalla quiete struggente di Maratea alla dinamicità pulsante di Dallas – è gestito con maestria, restituendo una narrazione che si muove con naturalezza tra intimità e universalità.
Il romanzo non è solo un omaggio alla forza dei ricordi, ma anche una riflessione sulla fragilità umana, sull’importanza di accogliere il proprio passato per affrontare il futuro con consapevolezza. In un’epoca in cui la memoria sembra spesso smarrita nella frenesia del presente, Il Fragore del Ricordo si erge come un monito poetico e potente: ricordare è vivere, e vivere significa non dimenticare ciò che siamo stati.
Anna Maria Basso si conferma una voce autentica della narrativa contemporanea, capace di combinare introspezione, ricerca storica e narrazione emotiva in un’opera che tocca le corde più profonde del lettore. Un romanzo che si lascia scoprire come una melodia dolce e al tempo stesso intensa, un “fragore” che risuona a lungo nella mente e nel cuore.