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Tutto esaurito al Teatro Civico di Sinnai per la commedia Banche: un ladro in casa andata in scena sabato 16 maggio. Sul palcoscenico Stefano Masciarelli, Fabrizio Coniglio e Luca De Angelis si sono alternati nei ruoli di personaggi emblematici delle vicende finanziarie che hanno riempito le pagine di cronaca di un passato recente. Sono le storie delle truffe bancarie ai danni dei piccoli risparmiatori. Titoli Parmalat, Cirio, bond argentini, Lehmann venduti a gente che non sa nulla di finanza con la promessa di rendimenti altissimi e che si ritrova senza più nulla “come se un ladro fosse entrato in casa”.

Nonostante gli imprevisti che hanno portato al trasferimento dello spettacolo dal Conservatorio di Cagliari al Civico di Sinnai e l’assenza di Bebo Storti dovuta a un malore che gli ha impedito di prendere l’aereo per la Sardegna, i generosi applausi degli oltre 350 spettatori presenti hanno dimostrato il calore del pubblico non solo verso gli attori, ma anche verso temi, quelli di cronaca contemporanea, che diventano sempre più attuali in filoni teatrali alternativi come quello civile. Fra il pubblico anche bancari e politici di schieramenti opposti in un clima sereno nel quale ognuno cede alla magia del teatro che rapisce e unisce gli animi.

banche2Lo spettacolo inizia con la proiezione dell’art. 47 della costituzione “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”. Una vecchietta di 89 anni, la signora Trevisan sull’uscio della banca aspetta invano i suoi soldi. I coniugi Castellaneta si sono privati di tutto, tutta la vita, nel nome del risparmio e vedono i loro 228 mila euro sparire nel crack della Parmalat. Intanto scorrono sullo sfondo le proiezioni dei contratti con clausole indecifrabili, e termini sconosciuti. Si scambiano i ruoli Stefano Masciarelli e Fabrizio Coniglio e danno voce ancora ad altre figure come l’agricoltore che credeva di aver trovato un amico nel promotore finanziario Mario Faiola. Il promotore finanziario è un giovane, uno dei tanti disposti a tutto per conservare un posto di lavoro precario, ma scopre di avere una coscienza. Il tema del mobbing si fa allora prorompente e una figura inquietante, quella del Mostro, del Sistema Finanziario, abilmente impersonata da Luca De Angelis, compare dall’oscurità prospettando al povero Faiola le conseguenze della sua disobbedienza. L’immagine di un coniglio morto e scuoiato diventa allora banche4metafora delle persone considerate dalle banche carne da macello, alimento del sistema bancario che le divora. Una scelta audace, quella di portare un animale morto in scena che ha sfidato anche le critiche di alcuni animalisti presenti in sala.

Lo scambio tra le battute apparentemente ingenue dei coniugi Castellaneta, della signora Trevisan, di Mario Faiola e le battute dure e taglienti dell’entità superiore, il Sistema Finanziario, smorzano più volte il tono della commedia per entrare in una dimensione drammatica e paradossale.

Una sorta di tragicommedia nella quale il sistema bancario che non conosce più regole è messo a nudo con la drammaturgia dello spettacolo basata su un minuzioso studio di atti processuali e testimonianze dirette di gente comune. E gente comune diventa Masciarelli che sul finale e con grande cuore scende dal palcoscenico e cerca tra il pubblico Mario Faiola.

Sono passati tre anni dalla prima assoluta dello spettacolo che continua a registrare il tutto esaurito nei maggiori teatri italiani. Abbiamo chiesto agli attori qual è il segreto di tanto successo.

Fabrizio come nasce l’idea dello spettacolo?

banche3Da interviste a persone truffate. I personaggi sono reali, vittime delle banche che alla fine sono state risarcite, ci ha fornito lo spunto uno studio di avvocati di Torino. Il testo è in progress. Questa volta lo abbiamo rielaborato e arricchito anche con le improvvisazioni di Stefano. Diciamo che è un po’ una nuova edizione che si arricchisce di elementi comici e teatrali.

Fabrizio, Stefano perché il genere commedia?

E’ piuttosto una tragicommedia, con momenti inquietanti e tinte amare. Le persone perdono tutto, sono disperate, ma dalle caratteristiche stesse delle persone nasce la commedia. I Signori Castellaneta non sapevano cosa fosse Parmalat e quando hanno letto sul TV Sorrisi e Canzoni “Parmalat perde valore e lascia il calcio” credevano fosse il calcio come sostanza del latte e pensano uno strano latte senza calcio. Hanno investito tutto senza neanche sapere dove. Sono poi vite non vissute in nome del risparmio. Altro personaggio è un agricoltore che portava i pomodori al promotore finanziario che è sparito e lui continua a cercarlo in ogni banca. C’è poi il mobbing e i mostri finanziari.

La sentenza che ha condannato le banche al risarcimento è del 2012, quanto è ancora attuale l’argomento?

Solo le vicende Parmalat, Cirio e bond argentini, sono lontane, la speculazione continua. L’attualità sta che nel nome del guadagno facile, anche le vittime più umili, perdono tutto. Anche le vittime sono in certo senso complici, non sono loro gli eroi e i promotori i cattivi.

Esistono secondo voi investimenti sicuri?

No, al limite prodotti più sicuri di altri a interessi bassi. Se l’interesse è del 12% qualche domanda uno se la pone.

A che pubblico vi rivolgete?

E’ dedicato a tutti anche alle scuole. Forse è proprio questa la chiave del successo: aver pensato a un intrattenimento per tutti.

Nella tappa di Sinnai entra in scena l’attore Luca De Angelis, un nuovo membro del cast?

Luca è un avvocato del foro di Cagliari, per il lavoro che fa è particolarmente sensibile alle tematiche. E’ anche un bravo attore, lo fa per passione e ci ha aiutati nell’interpretazione dei temi, così abbiamo costruito una replica speciale dello spettacolo coinvolgendolo a 360°. E’ un po’ il suo esordio nel mondo professionistico e gli abbiamo dato il ruolo di un personaggio importante: il Sistema Finanziario che muove tutte le persone come se fossero pedine.

Luca cosa vuol dire recitare accanto a grandi attori?

Fabrizio e Stefano mi hanno trasmesso una serenità che solo i grandi artisti ti trasmettono. Nonostante gli imprevisti sono stati veramente bravi ad affrontare l’assenza di un protagonista e durante le prove mi hanno dato energie positive che mi hanno consentito di inserirmi senza problemi in un meccanismo già rodato da loro. Un’occasione di crescita. Oltre a due grandi professionisti sul palco ho trovato due amici fuori dal palco.

Quali emozioni in questo spettacolo?

Non dimenticherò questo esordio con attori professionisti. La serata era avvolta in uno stato di grazia magico, tutto è andato per il meglio, alchimia unica e di alti livelli, esperienza unica. Posso solo dire al nostro pubblico sardo che vi saranno altre sorprese da parte nostra e ringrazio tutti quelli che sono venuti a vederci e ci hanno sostenuto.

 

 

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