Non è lo slogan per l’estate 2015, ma il nome della barca dei nostri amici di Clandestine Integration di cui mediterranea è Media partner. Benvenuta alla barca a vela che li porterà in giro per il Mediterraneo
Mancano 24 giorni e qualche ora alla partenza del gruppo di amici che solcheranno il Mediterraneo con Pacchia, la barca battente bandiera olandese.
Clandestine integration
Le ultime novità:
Ci siamo presi un po’ di tempo da quando abbiamo affrontato la difficile ricerca fondi per far partire Clandestine Integration. Avevamo necessità che il sipario calasse leggermente sul progetto per tirare un sospiro di sollievo e iniziare ad affrontare tutto l’iter tecnico che sorregge Clandestine Integration: rafforzare relazioni coi partner nord-africani, richiedere visti, acquistare voli, fissare le tappe, organizzare gli eventi durante gli sbarchi, reperire ulteriori fondi – nuovi sponsor che ci accompagnassero nel viaggio… E affrontare grandi cambiamenti e decisioni complesse.
“Non so come dirlo…
La terra negli occhi.
La sabbia tra i denti.
Iolanda non ce la fa! Mi assumo l’amarezza della pesante responsabilità che questo comporta nei confronti di tutti.”
Abbiamo vissuto variazioni importanti durante queste ultime settimane: le profonde difficoltà riscontrate nelle cure di cui Iolanda ha necessità ci hanno costretto a salutarla con profonda tristezza, ma con la gratitudine di averci accompagnato con poesia per un bel tratto. Con la cifra destinata a Iolanda abbiamo acquistato Pacchia, barca a vela costruita in Olanda nel 1966 con scafo in acciaio e pannello solare… E’ robusta e sicura, dalla vita avventurosa, le cui gesta vorremmo fossero raccontate dai suoi vecchi proprietari, Franco e Laura.
Pacchia, adesso, si trova a Cartagena, in Spagna. Gabriele e Mauro hanno collaudato la barca, testandone il carattere affrontando il lungo viaggio che da Livorno conduce alle coste spagnole, dove attende la nuova avventura di Clandestine Integration.