Una domenica cagliaritana all’insegna del canto e della danza, quella presentata il 20 novembre da Carovana SMI all’interno di “Approdi. Festa d’Arte e Comunità”. Ad organizzarla Glen Çaçi, coreografo e performer italo-albanese: al Centro d’arte e cultura “il Lazzaretto” ha messo in scena “Tutorial # Alieno nr 1”, un karaoke danzante che ha coinvolto gli spettatori in una performance collettiva e partecipata.
Dopo qualche iniziale attimo di timore e incertezza, il pubblico ha risposto con entusiasmo all’invito di Glen Çaçi di compiere insieme “un viaggio immaginario attraverso il mondo”. Un percorso reso possibile grazie al supporto di una videoinstallazione e a una selezione di balli tradizionali (dal mougudro delle Isole Comore alla karsilama turca), che hanno permesso agli spettatori di immedesimarsi in altre culture grazie all’uso del corpo.
Prima dell’esecuzione delle danze, la loro nazione di provenienza viene ricordata proiettando, sullo schermo, una cartina politica. Lo spettatore così ha modo di iniziare un “viaggio virtuale” verso la cultura di un paese, con il quale comunicherà attraverso il “rito” del ballo collettivo.
All’introduzione “geografica” seguono una serie di inquadrature, che, in una successione progressiva di step, illustra agli spettatori i passi di danza. Una volta uniti i singoli movimenti, per il pubblico è possibile riprodurre dal vivo i balli tradizionali programmati nello spettacolo.
Un progetto artistico, quello ideato da Glen Çaçi, per certi versi influenzato dalle logiche e dalle pratiche della gamification. Com’è stato già osservato in una precedente esibizione di “Tutorial # Alieno nr 1”, lo spettacolo adotta elementi mutuati dai videogiochi. Nell’articolo linkato, in particolare, viene citato Just Dance, il titolo di una nota serie videoludica targata Ubisoft, nella quale il giocatore deve tentare di imitare tutte le mosse del ballerino che appaiono sullo schermo.
Ma, a differenza di Just Dance, nel progetto artistico di Glen Çaçi i partecipanti non guadagnano punti in base ai movimenti svolti, ma sono liberi di eseguire come meglio credono le mosse viste sullo schermo. Lo stesso coreografo, piuttosto che guidare gli spettatori nella corretta coordinazione dei movimenti, svolge un ruolo di stimolo per incoraggiare il pubblico nella prosecuzione della danza collettiva.
La performance, dalla durata di settanta minuti circa, è stata all’insegna del buon umore e dell’allegria. Particolarmente divertiva la reazione da parte degli spettatori, quando Glen Çaçi ha mostrato l’Obama Dance, un breve video dove il Presidente degli Stati Uniti ha improvvisato alcuni passi di danza in uno show televisivo.
Un viaggio nell’identità culturale attraverso la danza come rito collettivo, quello organizzato dal coreografo italo-albanese, che è terminato nel più “classico” dei modi: sulle note di Sul bel Danubio blu di Johann Strauss e un valzer danzato dai partecipanti.
Alla conclusione della danza collettiva è seguito un lungo applauso da parte degli spettatori. C’è stato addirittura chi, ancora preso dal ritmo della performance partecipata, ha continuato ad eseguire passi di danza per diversi minuti.
“Tutorial # Alieno nr 1” è stato probabilmente uno degli eventi di “Approdi” di maggior coinvolgimento per il pubblico, che non si è limitato a guardare lo spettacolo: in poco tempo, sollecitati dagli inviti del coreografo italo-albanese, gli spettatori hanno assunto il ruolo di protagonisti della performance collettiva. Un evento, quello andato in scena ieri sera al Lazzaretto, dove il pubblico non solo è stato fruitore dello spettacolo, ma, al tempo stesso, è diventato il principale artefice del processo artistico. Lo stesso ruolo coreografico di Glen Çaçi, ad un certo punto, è stato temporaneamente assunto da uno dei partecipanti, Destiny Siwiekwu, che ha guidato gli spettatori nell’esecuzione di un ballo nigeriano.