ATERBALLETTO DON Q. Don Quixote de la Mancha – Balletto a serata
Coreografia di Eugenio Scigliano Musiche: musica classica spagnola, Kimmo Pohjonen Scene e Luci di Carlo Cerri Video di Carlo Cerri e OOOPStudio Costumi di Kristopher Millar and Lois Swandale Realizzazione costumi: Sartoria Aterballetto Giuseppina Carbosiero, Francesca Messori Realizzazione scene: Minelli Restauratori, Gubbio Scenografie Peroni
Essere artista ha sempre significato possedere ragione e sogni ( Th.Mann)
Archetipo di una particolare natura umana – quella del ‘dreamer’- e proprio per questo elevato a mito capace di attraversare epoche e culture e incarnazione di uno stato dello spirito e della mente del tutto e meravigliosamente ‘a-normali’ da evocare alla bisogna, Don Chisciotte è stato anche e più volte frequentato dal teatro di danza, perché il coreografo interessato a evocare attraverso la metafora del movimento una condizione che fa delle azioni il frutto talvolta bizzarro di un mondo interiore acceso di sogni e ideali, trova nell’Hidalgo di Cervantes la sintesi perfetta e la fonte inesauribile di ispirazione. Perché Don Chisciotte è uno e centomila e ognuno può ritrarre il ‘suo’ Don Chisciotte. Come fa Eugenio Scigliano, nel nuovo progetto per Aterballetto, in cui il coreografo empaticamente si riflette nel suo personaggio e ne traduce lo spaesamento umano e la necessità di non abdicare ai propri ideali anche se la realtà congiura per soffocarli. In una Spagna che stava mutando rapidamente, che stava abbandonando le sue regole e i suoi valori, il Don combatte l’angoscia e l’incertezza di tempi rozzi e confusi restando fedele ai suoi sogni e al suo codice morale e regalandone i segreti al suo amico Sancho. Allo stesso modo, in un periodo altrettanto disorientante e dettato da mutamenti repentini e francamente oscuri, il Cavaliere di Scigliano viene a incarnare l’essenza dell’’essere artista’, rivendicando il potere della sensibilità e la sua missione di “ tener desto -nonostante tutto- il senso di meraviglia nel mondo”. E se la bellezza, in qualche modo, ci salverà, anche l’alter ego del Don, Sancho Panza grazie alla condivisione delle esperienze di vita con l’amico, imparerà a goderne per sopravvivere alle fatiche dell’esistenza. Il lavoro si sviluppa su musiche spagnole dal XVII secolo a oggi e composizioni del finlandese Kimmo Pohjonen.
ATERBALLETTO Compagnia di Balletto e Danza Contemporanea
Aterballetto è la principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e la prima realtà stabile al di fuori delle Fondazioni liriche. Nata nel 1979, preceduta dall’esperienza della Compagnia di Balletto dei Teatri dell’Emilia Romagna diretta da Vittorio Biagi, è formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili. Aterballetto gode di ampi riconoscimenti anche in campo internazionale. Dopo Amedeo Amodio, che l’ha diretta per quasi 18 anni, e Mauro Bigonzetti direttore artistico dal 1997 al 2007 e Coreografo principale della Compagnia fino al 2012, dal 2008 la Direzione artistica è affidata a Cristina Bozzolini, già prima ballerina stabile del Maggio Musicale fiorentino. Aterballetto ha oggi assunto il profilo di compagnia di balletto e danza contemporanea che ha come elemento fondante della propria identità artistica l’impegno a sostenere e sviluppare l’arte della coreografia e il linguaggio assoluto della danza, intesa come dinamica e forma nello spazio, incarnazione di risonanze espressive e estetiche, dialettica con la musica. Questa vocazione si è maggiormente consolidata e le scelte artistiche sono state ulteriormente motivate dall’esigenza e curiosità di esplorare le diverse espressioni del linguaggio coreografico contemporaneo. Nel corso della sua storia più recente tanti sono i coreografi italiani e internazionali che hanno collaborato con la compagnia: Mauro Bigonzetti, Jiri Kylian, William Forsythe, Ohad Naharin, Johan Inger, Andonis Foniadakis, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano, Michele Di Stefano, Cristina Rizzo, Giuseppe Spota. Tutto questo è stato ed è possibile grazie alle scelte ed al sostegno della Regione Emilia Romagna e del Comune di Reggio Emilia, dell’Ater nonché del Mibact che ne sovvenziona da sempre le produzioni, tanto che ne ha recentemente riconosciuto il ruolo di Centro di Produzione della Danza. Il ricavato della vendita dei biglietti verrà devoluto alla Shkolla e Baletit (Scuola statale di danza) di Tirana, al fine di agevolarne la frequenza agli allievi che provengono da località lontane. La Shkolla e Baletit è un’accademia di danza istituita nel 1957 dal Consiglio dei Ministri. Essa accoglie studenti dall’età di 9 anni fino ai 18. Oltre a seguire le lezioni ed le esercitazioni di danza gli studenti sono tenuti a frequentare il ciclo primario e secondario degli studi, fino al conseguimento del diploma di maturità. Negli anni la scuola ha formato un ragguardevole numero di danzatori, coreografi e docenti che sono assurti a fama internazionale, quali: Ilir Kerni, Hektor Buddla, Eris Nezha, Kledi Kadiu, Anbeta Toromani, Gentjan Doda, Rezart Stafa, Angelin Preljozaj.
LA COMPAGNIA
Noemi Arcangeli Saul Daniele Ardillo Damiano Artale Alessandro Calvani Martina Forioso Philippe Kratz Marietta Kro Ina Lesnakowski Valerio Longo Ivana Mastroviti Riccardo Occhilupo Giulio Pighini Roberto Tedesco Lucia Vergnano Serena Vinzio Chiara Viscido Sveva Berti – Maître de Ballet e Maestro Ripetitore Giuseppe Calanni – Maître de Ballet e Maestro Ripetitore Gabriela Astileanu – Maestro al piano e assistente musicale Nel ruolo del protagonista, il ballerino albanese Hektor Budlla Nato a Tirana (Albania) nel 1982, ha seguito l’intero corso di studi di danza classica diplomandosi al Liceo Artistico Coreografico della sua città nel 2001, con i Maestri S. Dajgi e L. Satino. Vince il Primo Premio al Concorso Dance Meeting con il passo a due da Schiaccianoci. Frequenta il corso di perfezionamento presso il Centro della Danza – Aterballetto allora diretto da M. Bigonzetti, danzando nella coreografia di Loris Petrillo, L’Incantatore, presentata al Teatro Comunale di Modena nell’aprile 2002. Dal maggio 2002 fino al 2008 danza nel Balletto di Roma. Entra in Aterballetto nell’agosto 2008. Nel 2014 crea per Aterballetto “Revolution”, nel 2015 “Nordest 4119”.