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Dopo l’interruzione forzata dello scorso anno a causa della pandemia virale, finalmente l’Immagine del Mito, a dimostrazione della sua resilienza ed inarrestabilità, comunica il palinsesto che caratterizzerà la 9^ edizione della Festa del Mandarino dei Campi Flegrei.

Nove anni che hanno un peso specifico decisamente maggiore e che supera di gran lunga il decennio, se si ha cura di osservare il costante impegno di Domenico Ferrante e Sergio Pepicelli, ai vertici dell’associazione promotrice, e la loro assidua presenza sul territorio nel comunicare con i contadini, con gli artigiani, gli imprenditori e le istituzioni, senza lasciare mai nessuno indietro, cercando sempre quel dialogo necessario a creare un legante anche con le altre associazioni.

Il risultato di questa costanza e dedizione ha prodotto un indotto di circa 2 milioni di euro, la preservazione degli agrumeti e la loro mappatura, ricerche scientifiche sulla cultivar da parte dell’Università Federico II di Napoli, l’accensione della creatività da parte di ristoratori e barman nell’impiego del mandarino flegreo nelle loro ricette, la disponibilità e l’utilizzo di sedi museali e parchi archeologici di primissimo rilievo, ulteriore visibilità per i produttori locali, cantine d’eccellenza incluse, e soprattutto l’inserimento del mandarino e del limone flegreo nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali, per non parlare di accesi quanto forbiti dibattiti finalizzati alla promozione del territorio nel suo insieme con relatori di prim’ordine, portatori di idee innovative e sostegno a questo grande e virtuoso esempio di fare associazionismo sano in Campania, in un’area di non facile attuazione ed interpretazione. Negli anni la Festa del Mandarino dei Campi Flegrei ha saputo legare a sé il mondo della scuola, soprattutto quella ad indirizzo alberghiero ed agrario, favorendo il principio dell’educazione diffusa e trovando in associazioni come Terra Flegrea ed Identità Mediterranea nuovi partner ed interlocutori extraterritoriali per esportare un modello che deve poter essere favorito tanto per il beneficio della cittadinanza quanto delle comunità rurali.

Ricco come sempre il palinsesto di quest’anno e le previsioni, soprattutto visto il fermento per Procida Capitale della Cultura 2022, fanno presagire ulteriori ed interessanti tappe intermedie.

L’apertura ufficiale dell’edizione del 2021 avverrà alle 11:00 del 15 dicembre presso la Sala del Toro Farnese al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, mentre la presentazione della programmazione avverrà alle 11:00 del 18 dicembre presso l’Istituto Professionale di Stato “Telese” di Ischia. In locandina tutte le altre tappe tra convegni e banchi di degustazione.

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