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Chi dice che non ci sono possibilità di emergere in tempi come questi? Chi dice che ci si deve arrendere alla realtà negativa che ci propongono tutti i giorni i media? In ogni famiglia non si parla che di crisi, di lavoro che non c’è. Paura e pessimismo sono veramente le due qualità della maggioranza degli italiani? Non credo.

Ci troviamo nel Sulcis, parte sud occidentale della Sardegna, tristemente famosa per le eterne crisi economiche. Oltre a questi fatti, oggettivamente negativi, ci sono anche tante storie interessanti, in diversi settori. In questo caso parliamo di arte fotografica.

Alexandra scatta foto da quando era bambina, l’ha sempre fatto: è naturale come mangiare e camminare. E lei cammina, con i piedi e con la fantasia. Osserva, pensa e agisce. Trova il luogo, il viso, e fa sua la foto che donerà poi ai molti visitatori della sua pagina facebook, o del suo sito.

Fotografa prima con la mente, con l’avventura e con lo stile che la contraddistingue. L’immagine poi, viene da se. Nelle sue mani, e in quelle della truccatrice Carla Patteri, le ragazze diventano donne. I corpi prendono vita in atmosfere eleganti, metropolitane o in piena campagna. Dai contesti super lusso alle fantasie scenografiche di un pescatore di Sant’Antioco. E’ appassionata di moda ma non ama il tipico modo della moda, una fotografa d’arte prestata alla moda.

Parola chiave in questa avventura professionale è “collaborazione“, tra fotografi e truccatori, tra stilisti e designer, solo per fare qualche esempio. L’unione tra più professionalità è l’unico modo di creare un buon prodotto, solo una buona squadra crea sviluppo: economico o solo professionale non importa, l’importante è collaborare. Vale a livello nazionale, a maggior ragione in Sardegna dove collaborare è sempre stato complicato. Ma, pare, stiamo entrando in un periodo nuovo.

Alexandra è un’artista originale, con uno stile personale, nonostante la giovane età professionale. Ha iniziato seriamente da appena 2 anni, ha deciso con convinzione che la fotografia è la sua strada. Ha rincorso per anni il progetto di diventare avvocato, “ce l’ho messa tutta, ma alla fine non ce la facevo più a non inseguire il mio sogno. Adesso sono felice di fare quello che amo”. Così dice Alessandra, che pur nelle difficoltà continua a tenersi stretto il suo progetto. Storia analoga è quella della sorella Rebecca, anche lei iscritta a giurisprudenza e anche lei, rapita dalla passione, lascia l’università e si dedica alla danza. Adesso insegna danza del ventre, e fa da musa ispiratrice ad Alessandra.

E le “muse” sono tante. “Guardo su facebook e se un viso mi colpisce e cerco di contattare la ragazza che farà da modella. Sono tutte ragazze particolari, bellezze che nelle foto diventano donne, raccontano una storia. Non sono modelle professioniste e non hanno intenzione di fare quel lavoro. C’è un puro divertimento e piacere nel creare queste immagini”. Alexandra photography agisce come una talent scout della bellezza.

È una storia positiva proprio per questo motivo preciso. Ha inseguito e portato avanti la sua passione, e lo fa molto bene. I suoi scatti, pur essendo ispirati dal mondo della moda, hanno molto poco delle foto standard di quell’ambiente. La moda e le modelle obbediscono alla dittatura della globalizzazione, della perfezione senza personalità. Le sue foto sono pezzi unici, come gli oggetti di un artigiano. Ogni foto racconta una storia, “tanti mi dicono che sembrano foto di un film”, continua Alexandra, foto di scena, con attrici bellissime. Una bellezza mediterranea, non c’è dubbio. Ma non catalogabili geograficamente, è riuscita a dare alle foto un respiro universale. Si potrebbe definire “bellezza glocal”, dal locale al globale senza perdere mai la freschezza e l’impronta che caratterizza la nostra cultura. Vivere qui è un vantaggio dal punto di vista naturalistico e per i tratti somatici interessanti, ad Alexandra però manca “un confronto con professionisti della fotografia, imparare e vedere nuove realtà”. Lei si ispira a Nirrimi, Miss Aniela, Brooke Shade, Annie Leibovitz.

Già, un fotografo che non viaggia si preclude molte possibilità. E’ necessario cambiare, allargare gli orizzonti. Anche se lei è convinta “che ognuno di noi ha un percorso preciso, il mio per ora è quello di fare le cose che faccio. Non ho fretta”.

E piano piano i risultati vengono fuori. “Ho imparato ad usare la macchina da sola, provando e riprovando. Seguendo molti tutorial su internet e studiando le tecniche che mi servono per raggiungere una buona qualità. Ma il motore di tutto sono i sogni. Fin da bambina collezionavo le pagine delle riviste di moda, sognavo di poter fare io stessa quelle foto, dargli anima”. E i suoi scatti hanno un’anima e una qualità veramente non comune. Tant’è che il sito di Vogue Italia pubblica alcuni sui lavori su e una sua foto è stata selezionata come “Foto del giorno”. Gli viene commissionato a Cagliari un servizio fotografico per Love Retro’, un importante negozio di moda.

Le sue foto iniziano ad essere apprezzate e producono lavoro. Tutto questo nella valanga di scatti che il web ci propina tutti i minuti. Ci sono foto belle, perfette, professionali che arrivano da tutto il globo. La rete permette a tutti di pubblicare qualsiasi cosa, ma non tutti poi hanno un futuro. Crediamo che Alexandra, abbia le caratteristiche giuste per avere successo: eleganza, sobrietà, buon gusto e amore per la precisione.

Per saperne di più:
flickr
sito
foto su vogue.it
ego-alterego.com
facebook

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