L’Institute of Masters of Wine del Regno Unito è tra le istituzioni più prestigiose al mondo nell’ambito del vino e tra i suoi membri si annoverano le personalità che maggiormente eccellono in questo settore. È noto agli addetti ai lavori ed ai sommelier di tutto il mondo quanto altamente selettivi e difficili siano gli esami: infatti, da quando il rinomato istituto è sorto, precisamente nel 1953, soltanto 502 sono riusciti a superarli. Ad oggi si contano 414 Master of Wine, provenienti da 31 diversi Paesi, e di stamane la notizia che il veneto Andrea Lonardi è entrato nel ristretto novero.
Tra le dichiarazioni di Andrea Lonardo è il caso di citare quanto segue…
“Il Master of Wine è un percorso che, una volta terminato, porta a pensare al vino in termini diversi come il suo futuro stilistico, economico, sociale e produttivo”.
È classe del ’74 ed originario di Negrar in Valpolicella, è laureato in Agraria possiede un master in Controllo e Gestione, in riferimento a realtà agroindustriali, conseguito presso la Grande école di Montpellier, oltre che ad aver svolto con successo un tirocinio con la Washington State University e stage formativi in rinomate aree vitivinicole come il Languedoc e Sonoma. Dopo il successo di Gabriele Gorelli nel 2021, Andrea Lonardi è di fatto il secondo italiano a superare con successo gli esami con una tesi fondata sul confronto tra il sistema a pergola ed il vertical shoot positioning, al fine di comprendere quanto il cambiamento climatico impatti sulle scelte inerenti l’allevamento della vite, sulla formazione e la domanda di lavoro, considerato anche la scarsità di manodopera.
Dal 2012 Andrea Lonardi ha assunto il ruolo di Chief Operating Officer per Bertani Domains, divenuta Angelini Wine & Estate. Altrettanto di rilievo anche questa ulteriore affermazione del Lonardi: l’Italia non ha bisogno di scimmiottare altri modelli come Bordeaux o Borgogna, dobbiamo catalogare i nostri punti di forza e farli valere all’Estero per essere più credibili. Come dargli torto!?