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Dal 1995 in Sardegna esiste un Festival che porta l’anima dell’Africa in terra sarda, come grande momento di unione tra popoli del Mediterraneo. Il nome stesso la dice lunga: Festival AnimaNera Mediterranea (Blacksoul). Quest’anno giunge alla sua XXII edizione e si conferma come una delle più grandi manifestazioni musicali con cadenza annuale della città di Nuoro e del territorio, per il numero dei concerti e la qualità delle proposte orientate verso la musica moderna con radici “nere”.
Il festival è organizzato dall’Associazione culturale l’Intermezzo di Nuoro, nata nel 1988 per la programmazione, l’organizzazione e la gestione di spettacoli, festival, rassegne di tutte le arti dal vivo, come musica, teatro, danza, proponendosi di contribuire alla crescita civile delle comunità cui si rivolge.

Il Festival AnimaNera Mediterranea si svolge sempre a dicembre ed è uno degli appuntamenti più esaltanti organizzati da l’Intermezzo. Per quest’anno il coro maschile di Cedric Shannon Rives and Brothers in Gospel terrà sette date, la prima delle quali sarà il 23 dicembre a Cagliari, dove per tutta la mattina i canti saranno a disposizione di quanti vorranno ascoltarli per le vie del centro. Alla sera, il sestetto si sposterà a Villasor, nella Chiesa Parrocchiale dove terranno messa alle 18.30. Per la vigilia saranno ospitati invece a Lula alle 18.30, presso la Chiesa di Santa Maria Assunta. Il giorno di Natale le voci riecheggeranno nella Parrocchia di Sant’Antonio Abate di Desulo, a partire dalle 18. Il 26 ci si sposta al Teatro Eliseo di Nuoro, dove lo spettacolo sarà preceduto dalla degustazione dei prodotti tipici del territorio. Il gruppo si esibirà poi a Dorgali, ore 18,00 nella Chiesa di Santa Caterina. L’ultimo appuntamento è previsto per martedì 27 alle 21,00 nella bellissima Santa Teresa di Gallura al Teatro Comunale Nelson Mandela. L’ingresso è gratuito nelle chiese, mentre all’Eliseo il costo è di 10 €.

Per chi non ha mai visto dal vivo un coro gospel e ne ha un’idea solo grazie ai film americani che passano in televisione, assistere allo spettacolo di Cedric Shannon Rives and Brothers è qualcosa di stupefacente. Le tipiche vibrazioni delle voci “nere” danno il senso dell’immensità della terra africana e della sua forza. Nella loro musica, si sente una profonda religiosità, così il Festival si inserisce perfettamente nell’aria di Natale. Oltre alla magia dello spettacolo in se, il senso profondo del festival sta nel portare artisti “neri” di livello all’interno della Sardegna e in piccoli paesi della Barbagia. In questi tempi di profondi scontri tra culture differenti, c’è un forte bisogno di risvegliare le coscienze e aprire gli occhi a tutti. Forse è proprio qui la grandezza di questo Festival. Infatti, grazie al potere unificatore della musica, ci si sente un tutt’uno come popoli, tutti uniti da quel grande mare che ci lega: il Mediterraneo.

Daniela Melis

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