La 26° edizione del festival di danza contemporanea e arti performative Autunno Danza accadrà a Cagliari, dal 1 ottobre al 15 novembre del 2020, l’anno della pandemia.
Tanto è stato detto, al punto da rendere difficile non ripetere espressioni abusate e slogan reiterati e fittizi. Difficile abbandonarsi all’idea che andrà tutto bene e l’umanità sarà migliore; informazioni eccessive e certezze discordanti hanno generato sensazioni di vulnerabilità e precarietà fisica e sociale, insieme all’ansia di ricomporre frammenti incrinati di vite, ormai sottratte alla consolazione dell’abitudine. La programmazione del festival, modificata e riscritta, incontra l’estrema concretezza di corpi in movimento, di luci che creano immagini, vibrazioni sonore che alterano i battiti interiori. L’interrogativo che ci muove è: possono la potenza immaginativa e l’azione creativa essere utili a provocare trasformazioni e rivoluzioni non più derogabili?
Progetto FUORIMARGINE
Momi Falchi e Tore Muroni, direzione artistica di Autunno Danza, hanno composto un cartellone che prende l’avvio con Fuorimargine, il progetto che sostiene le creatività emergenti e che, anche in questa edizione si avvale di importanti collaborazioni: Sardegna Ricerche, CRS4, Fondazione Sardegna Film Commission, Sardegna Teatro e le associazioni Spaziomusica e Ticonzero. Fuorimargine attiva un nuovo format che si fonda sull’interazione fra i linguaggi della danza, della musica, della video arte e delle nuove tecnologie, con percorsi di ricerca teorica e sperimentale e, in quest’ambito, ci sarà la Lectio Magistralis aperta al pubblico, in data 8 ottobre del prof. Silvano Tagliagambe dal titolo:“La metafora del cervello come orchestra e polifonia”.
Il progetto Fuorimargine si dipana nello spazio di Sa Manifattura, gestito da Sardegna Ricerche. Così Maria Assunta Serra, Commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche: “Quando Sardegna Ricerche ebbe l’incarico di riaprire l’antica Manifattura, si impegnò a realizzare un centro di contaminazione e scambio, aperto ai cittadini e alle associazioni, dove scienza e tecnologia s’incontrano con la cultura, l’arte e il sociale. Il risultato oggi, sia pure con i vincoli dettati dalla pandemia, è che ospitiamo Autunno Danza, prestigioso festival di danza contemporanea, sempre con uno sguardo alla sperimentazione artistica e all’innovazione tecnologica e, nello specifico della sezione Fuorimargine, alla creazione di nuove professionalità e competenze”.
In questa edizione 2020, s’intraprende la collaborazione con CRS4: “Obiettivo del CRS4 è studiare, sviluppare e applicare soluzioni innovative con un approccio multidisciplinare, avvalendosi di competenze e conoscenze specializzate, per applicarle in vari settori” sostiene Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 – “Partendo da questo presupposto, attraverso il progetto Fuorimargine, il nostro coinvolgimento stimola il dialogo e l’incontro tra i mondi come dell’arte e della ricerca scientifica, tecnologica e industriale. Considerato l’interesse per il tema – prosegue Cao – il CRS4 ha inoltre istituito una scuola scientifica ‘EIA – Exploring Artificial Intelligence in Art’ per indagare linguaggi, processi e metodologie introdotti in campo artistico dall’Intelligenza Artificiale, per creare una comunità specializzata di ricercatori, creativi e operatori dell’arte digitale, in grado di prendere parte al dibattito culturale internazionale in merito a questi temi. La ricerca del CRS4 nasce dalla consapevolezza delle opportunità che si aprono quando la ricerca apre a nuove forme collaborative e s’inserisce in ambiti creativi”.
Casi di studio FUORIMARGINE
Nello spazio di Sa Manifattura Autunno Danza proporrà alcuni artisti la cui ricerca è connessa a Fuorimargine; si tratta di Tommaso Giacopini che, con Spogliati, venerdì 2 ottobre, alle ore 21, s’interroga sul tema del consenso e del lavoro Compost#4 e Compost#5 di Alessandro Carboni, nelle date del 3 e del 4 ottobre, rispettivamente alle ore 21 e 19, avvierà riflessioni trasversali sulle trame del processo creativo del nuovo progetto internazionale Context. La parte teorica del progetto di formazione si sviluppa inoltre attraverso l’intervento di vari tutor: per CRS4 Felice Colucci e Nicoletta Zonchello, esperto di computer vision e intelligenza artificiale e divulgatrice scientifica e new media art; Marco Cadinu che, attraverso i segni dell’architettura, propone un’analisi delle forme e gli strumenti per la percezione dell’essenza dei luoghi; Alessandro Olla e Massimo Gasole con indagini sonore e visive e infine Giulia Muroni che interviene sulle grammatiche della scena e la loro elaborazione drammaturgica. L’attività online è propedeutica alla residenza in presenza, coordinata dall’artista e danzatore Jacopo Jenna, che si svolgerà a Sa Manifattura, finalizzata alla proposta di eventi performativi nelle date comprese tra 9 e 11 ottobre.
Autunno Danza 26^edizione
Il cartellone di Autunno Danza prende l’avvio al Teatro Massimo, domenica 11 ottobre, ore 19 con lo spettacolo Alcune coreografie in cui Jacopo Jenna dirige la danzatrice Ramona Caia in una coreografia che si costruisce attraverso la mimesi di una moltitudine di frammenti video, montati in una sequenza serrata, frugando tra la storia della danza e della performance, attraversando il cinema e internet, in cerca di una materia cinetica sensibile.
Se in questo lavoro il legame con il cinema è esplicito, d’altra parte la sinergia e co-progettazione con Fondazione Sardegna Film Commission è ormai elemento portante della costruzione di Autunno Danza, di cui innerva le pratiche e le modalità di esistenza. Così Gianluca Aste, Presidente della Fondazione Sardegna Film Commission: “L’attenzione della Film Commission della Regione Sardegna per il mondo dell’audiovisivo va oltre il formato tradizionale e abbraccia la creatività sarda a 360’ anche nelle forme
Più sperimentali di intreccio sonoro, coreutico e performativo nella cornice della nostra magica isola, svelata con un continuo accompagnamento agli artisti nella sua complessità e ricchezza. La rete istituzionale che ci vede svelare nuovi talenti con Sardegna Teatro e Autunno Danza, costruire il pubblico di domani con Tuttestorie, porta a sposare naturalmente ricerca ed innovazione sia sul piano poetico che rispetto ai modelli produttivi per i giovani professionisti delle industrie creative”.
Sardegna Teatro in questa edizione propone un progetto artistico e culturale che si chiama Fabbricare Mondi, dove l’alleanza con una pluralità di soggettività è capace di edificare ambienti immaginifici e costruire nuovi mondi. Da anni la responsabilità di programmare a Cagliari gli eventi di danza contemporanea è condivisa con il TRIC sardo – Sardegna Teatro – e si sviluppa in questa edizione nella complicità di articolare un cartellone al Teatro Massimo: venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, alle ore 21 ci sarà Forecasting di Giuseppe Chico e Barbara Matijevic spettacolo che si basa sulla raccolta di filmati amatoriali scaricati da YouTube. La performance utilizza questi frammenti come un museo di narrazioni, un magazzino di segni e significati, una somma di articolazioni che impone al visitatore/utente un esercizio di elaborazione delle informazioni, fra l’immediatezza empirica frammentata e l’iper-astrazione. Sul palco una performer manipola lo schermo di un laptop in cui sono mostrati dei video di YouTube che rappresentano la vasta scala delle manifestazioni umane.
Segue sabato 7 e domenica 8 novembre, alle ore 21 e 19 il lavoro del duo composto da Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi, Harleking mostrano in chiave contemporanea il carattere espressivo della commedia dell’arte, astraendola dal contesto. Il lavoro ha debuttato al Tanzfabrik Berlin è stato selezionato dalla piattaforma europea Aerowaves per il festival Spring Forward 2019 e dalla New Italian Dance (NID) Platform e nel 2020 alla Tanzplatform Deutschland a Monaco. Domenica 25 ottobre i coreografi Igor e Moreno, artisti Work Place di Londra, presentano Beat, riflessione su come mettiamo in scena la nostra identità – genere, etnia, cultura, nazionalità, classe sociale.
Venerdì 13 novembre alle ore 21, IN PRIMA NAZIONALE la coreografa e danzatrice Lucia Guarino debutta con Superstite una riflessione su cosa è il corpo superstite, su cosa rimane a un immaginario più grande della storia del corpo e della bellezza del vuoto.
Sabato 14 e domenica 15 novembre, alle ore 19 Autunno Danza al Teatro Massimo propone, in complicità con Sardegna Teatro, un altro lavoro di Lucia Guarino: Retiro, un solo che indaga i crinali tra gli spazi pubblici e quelli intimi, in cui il tuffo è un atto di libertà e coraggio o come accettazione del proprio fallimento.
Co-produzione
Autunno Danza in questa edizione co-produce insieme a Tuttestorie Festival, Is Mascareddas e Sardegna Teatro Corpo Lib(e)ro di Anna Fascendini (Campsirago): un’azione performativa a coppie per piccoli bambini e adulti, spettacolo concepito come incontro tra corpi e libri, adatto per la primissima infanzia, dagli zero ai tre anni, che andrà in scena dal 21 al 25 ottobre in Manifattura.