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Un altro importante tassello nel complesso processo che riguarda la realizzazione di Soss dunes.

Si è tenuto presso l’aula consiliare del comune di Sant’Anna Arresi l’incontro per la firma del protocollo d’intesa tra gli enti partecipanti alla rete di collaborazione e sostegno al progetto life “Soss Dunes” (Safeguard and management Of South-western Sardinian Dunes).

Hanno firmato il protocollo i rappresentanti dei seguenti enti: Comune di Sant’Anna Arresi (ente capofila), Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari, Comune di Teulada, Comune di Masainas, GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, Unione dei Comuni del Sulcis, Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente, Ente Foreste della Sardegna.

Oltre agli aspetti tecnici, il rispetto delle diverse tappe da raggiungere, l’accordo per condividere più mezzi e metodi di lavoro, questo progetto ha un raggio d’azione molto più ampio e duraturo della sua scadenza naturale.
Un progetto integrato che si è costruito con molta fatica, prevedendo l’accordo tra più enti, più gradi di responsabilità e competenze, più territori limitrofi. Gli obiettivi sono chiari a tutti, e le parole del sindaco Paolo Dessì lo confermano: “c’è un progetto più ampio della sola salvaguardia dell’ambiente, del delicato ecosistema dunare. Tutta la costa che confina con Porto Pino, da Masainas a Teulada, beneficerà dei risultati di questo progetto. Stiamo ragionando a lungo termine, prevedendo uno sviluppo che riguardi l’economia della zona che vogliamo sia diversa e sostenibile. C’è un modo di fare turismo e accoglienza che non può prescindere dal rispetto per l’ambiente, e noi vogliamo puntare a questo, coinvolgendo gli attori più importanti: dai gradi più alti dell’amministrazione pubblica, fino ad arrivare ai comuni e alle comunità, passando per l’Ente foreste che può dare molto anche nel campo dell’educazione ambientale, nella costruzione di percorsi naturalistici e coordinamento dell’attività di monitoraggio che vogliamo si costituisca nella grande pineta di Candiani”.

Uno dei risultati più ambiziosi del progetto Life Soss dunes, è proprio la fondazione di un centro di ricerca e monitoraggio costiero che possa diventare un punto di riferimento per ricercatori, appassionati, enti e privati che vogliono investire nella risorsa più importante della Sardegna: la natura. Tenendo conto che Porto Pino si trova all’interno di un’area Sic, possiamo ritenere possibile questo risultato.

Bisogna iniziare però dalla conoscenza della materia e dalla diffusione di una nuova cultura, “perciò è di fondamentale importanza puntare sulla comunicazione, usando tutti i mezzi a disposizione (sito internet, social network, pannelli espositivi, brochure informative) per informare i cittadini dell’evolversi del progetto, e ancora di più all’educazione delle nuove generazioni al rispetto dell’ambiente”. Afferma Giuliano Ghisu, responsabile per la comunicazione del progetto. “A breve inizieremo l’attività di divulgazione delle buone pratiche direttamente nelle scuole del territorio. L’obiettivo è quello di formare una generazione più preparata, capace di difendere attivamente l’ambiente in cui vivono. I bambini poi, faranno loro stessi gli educatori all’interno di ogni famiglia, in modo che anche i genitori apprendano poche ma fondamentali regole per la salvaguardia delle nostre coste”.
Il responsabile del Parco geominerario ci parla dell’importanza geologica del territorio: “Porto Pino faceva parte dei Pirenei, e conserva tracce che possono attirare l’attenzione di molti studiosi per la possibilità di studiare meglio il nostro passato geologico”.

Tutti d’accordo per unire le forze e pensare un modello di sviluppo diverso, attraverso la sinergia di diverse risorse, creando un “circolo virtuoso” che produca buoni risultati.
E’ quasi scontato il parallelo con il funzionamento stesso della natura. Il sistema dunale è direttamente connesso alla spiaggia, che a sua volta è legato all’attività del mare. La spiaggia vive poi in simbiosi con la pineta, la flora e la fauna. Gli elementi biotici e abiotici che compongono il complicato puzzle che forma l’ecosistema. Tutto funziona bene se ogni elemento coopera con l’altro, se comunica e interagisce con tutte le parti coinvolte. Ogni singolo aspetto acquista valore dalla completezza del risultato finale.
La bellezza delle dune non sarebbe tale se non ci fosse anche la spiaggia che le circonda, se il sistema lagunare non ospitasse decine di specie animali e vegetali, se il mare non entrasse negli stagni e se i Fenicotteri rosa, i Cavalieri d’Italia e le Garzette non vivessero in armonia in questo meraviglioso angolo di Sardegna.

Il territorio è già da ora una meta appetibile per migliaia di appassionati dello splendido mare e della natura incontaminata, la imminente inaugurazione dell’Expo di Milano diventa un’occasione unica per proporre la costa sulcitana come un modello di turismo sostenibile.

Il protocollo d’intesa

Il protocollo è un documento che impegna i partecipanti in una serie di iniziative molto importanti. In particolare ognuno si impegna alla realizzazione delle rispettive azioni progettuali, a coinvolgere la rete di supporto in tutte le fasi progettuali, dare particolare attenzione alle attività di promozione e sensibilizzazione, diffondere e sostenere la partecipazione attiva della rete e dei cittadini alle attività progettuali.
Ogni sostenitore inoltre si impegna ad attuare le azioni che contribuiscono alla salvaguardia, alla tutela e alla promozione dell’uso sostenibile del territorio; partecipare attivamente a tutte le iniziative di sensibilizzazione e promozione; favorire il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse territoriali (stakeholders) ed in generale di tutta la popolazione al fine di trasferire le buone pratiche progettuali e la consapevolezza dell’uso sostenibile del territorio.
Quest’ultimo punto è stato trattato più volte durante i vari incontri di presentazione del progetto. Coinvolgere la popolazione e gli stakeholders, chi nel territori vive e lavora, facendo in modo che anche loro siano parte integrante del successo del progetto.

Il progetto

Il Life + “Soss dunes” (Safeguard and management Of South-western Sardinian Dunes), è un progetto europeo che prevede la partecipazione di più enti pubblici e privati che cooperano per raggiungere gli stessi obiettivi.
Il progetto si muove all’interno della Direttiva Habitat e applica le raccomandazioni europee in tema di gestione integrata delle zone costiere. Il sito di Porto Pino, oltre a trovarsi in una posizione strategica per lo scambio e la diffusione delle migliori pratiche lungo la costa sud occidentale, è collegato ad un altro settore della costa già oggetto di attività conservative nell’ambito del Progetto LIFE07NAT/IT/000519 Providune. SOSS DUNES, cofinanziato dal programma comunitario LIFE+, si pone come obiettivo la conservazione e il recupero degli ecosistemi terrestri che costituiscono la spiaggia sommersa e quella emersa, in particolare gli habitat prioritari 2250* “Dune costiere con Juniperus spp.”, 2270* “Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster” della DIR. 92/43/CEE, ricompresi nel SIC ITB040025 “Promontorio, dune e zona umida di Porto Pino”.

SOSS DUNES vede come beneficiario Coordinatore il Comune di Sant’Anna Arresi e come Beneficiario Associato il Dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’Università di Cagliari, (Coastal and marine geomorphology group).

Il progetto è incentrato sulla gestione e tutela delle dune della Sardegna sudoccidentale, un habitat soggetto a notevole pressione a causa del turismo di massa. Obiettivo principale del progetto è l’applicazione delle migliori pratiche e azioni comunicative per proteggere l’ecosistema, in particolare le dune costiere e la definizione di una strategia comune per garantirne la tutela a lungo termine.

Per saperne di più

www.sossdunes.eu

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