Mollare gli ormeggi e partire per un viaggio affascinante accompagnati dal Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo. Questo lo spettacolo che propongono sabato 3 ottobre Stefano Saletti e Raffaela Siniscalchi al Centrum Sete Sóis Sete Luas di Pontedera in una suggestiva notte mediterranea.
Il Centrum Sete Sóis Sete Luas si conferma una finestra sul Mediterraneo e centro di incontri e dialogo interculturali. Il concerto apre infatti la mostra fotografica “Alcancía” dell’artista Hamadi Ananou (originario di Ceuta enclave spagnola in Marocco) che ci condurrà attraverso i souk, le barberie, i porti, i vicoli e i piccoli caffè di Ifitry e Essaouira.
Da anni presente sulla scena italiana e internazionale nell’ambito della musica world, etnica e della canzone popolare, il polistrumentista Stefano Saletti ha ripreso questa lingua e l’ha fatta rivivere scrivendo intensi brani che attraversano i suoni e le culture del Mediterraneo, e si uniscono alle atmosfere della tradizione popolare del sud e alle melodie balcaniche, greche, arabe e sefardite per dare vita al particolare progetto acustico “Il canto del Sabir”.
Il Sabir (dallo spagnolo saber, cioè conoscere), era la lingua che univa i popoli del Mediterraneo. Era la lingua franca che marinai, pirati, pescatori, commercianti parlavano nei porti del Mediterraneo da Genova a Tangeri, da Salonicco a Istanbul, da Marsiglia ad Algeri, da Valencia a Palermo, fino ai primi decenni del Novecento. Una sorta di esperanto marinaro, formatosi poco a poco con termini presi dallo spagnolo, dall’italiano, dal francese, dall’arabo.
I due artisti presentano un repertorio che abbraccia tutto il bacino mediterraneo, dai canti di libertà realizzati per il progetto “Folkpolitik” a brani delle varie tradizioni.
Nel suo ultimo Cd “Folkpolitik” realizzato con la Piccola Banda Ikona, Saletti ha riletto brani di autori del Mediterraneo che hanno raccontato in musica la lotta per la libertà, una lotta che unisce idealmente le due sponde del Mediterraneo. Un percorso di conoscenza di autori e di musiche che dimostra ancora una volta la forza della musica popolare come voce del popolo.
Nel progetto “I canti del Sabir” i brani si colorano di nuove sfumature, con i tanti strumenti a corde (bouzuki, oud, chitarre…) suonati da Stefano Saletti che valorizzano le particolari doti vocali di Raffaela Siniscalchi, una delle voci più intense della musica popolare italiana.
Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarre, percussioni, voce
Raffaela Siniscalchi: voce
STEFANO SALETTI
Musicista e compositore, suona strumenti della tradizione musicale mediterranea (bouzuki, oud, mandola), oltre a chitarra elettrica, acustica e classica, pianoforte, percussioni, campionatori e programmazioni al computer. Attivo da anni sulla scena artistica italiana, già fondatore dei Novalia (con 7 lavori discografici all’attivo), è il leader della Piccola Banda Ikona con la quale ha registrato i cd “Folkpolitik” (2012) “Marea cu sarea” (2008) e “Stari Most” (2005), cantati in Sabir l’antica lingua del Mediterraneo. Dal 2008 è il direttore musicale della 7 Sóis Orkestra e dal 2010 dell’ensemble Les Voix du 7 Sois per il Festival Sete Sois Sete Luas, formazioni che riuniscono musicisti provenienti da Portogallo, Spagna, Marocco, Israele, Croazia, Italia. Nel 2010 è uscito il Cd “Oriental Night Fever” realizzato insieme al musicista produttore francese Hector Zazou e la cantante Barbara Eramo. Ha partecipato al progetto “Hector Zazou & Eva Quartet” e collaborato con altri prestigiosi musicisti internazionali, tra i quali Alexander Balanescu, Jamal Ouassini, Eyal Sela, Kahwa, Rashmi V. Bhatt. Ha realizzato la suite in 5 movimenti da “Le Bateau Ivre” di Arthur Rimbaud, su lettura di Jean-Louis Trintignant e ha collaborato in alcuni brani con il poeta tunisino Monchef Ghachem. Ha scritto colonne sonore per il cinema e il teatro, collaborando con Pupi Avati, Giorgio Albertazzi, Giancarlo Giannini, Predrag Matvejevic, Pamela Villoresi, Mascia Musy, Omero Antonutti, Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Maurizio Panici, Piero Maccarinelli.
RAFFAELA SINISCALCHI
Nasce a Roma all’inizio degli anni ’70. Appassionata di musica etnica e popolare, collabora dal ‘93 a progetti differenti. La rielaborazione di brani della tradizione popolare siciliana nel”Ulisse e l’ombra” diretta da Bruno Tommaso, il progetto sulla canzone romanesca con il gruppo “La Porta Magica”, la musica kletzmer dei “Klezroym”, la rielaborazione di antichi brani in dialetto foggiano con la “Daunia orchestra” di Umberto Sangiovanni, sino al gruppo di musica popolare “Arkè” con il quale è ospite nel 2000 del “II European youth festival” di Ankara. Nel 2003 viene scelta da Nicola Piovani come interprete per lo spettacolo “Concerto Fotogramma” ed entra a far parte de “La compagnia della Luna”. Sempre con Piovani è voce nello spettacolo sulla canzone romana “SEMO o Nun SEMO”. Dal 2007 porta in tourneè “DiVERSIinCANTI” con Alessandro Gwiss al pianoforte, un viaggio suggestivo ispirato alla Poesia in Musica da Pessoa a Prevert da De Morales a Emily Dikinson. Nel 2008 insieme a Gabriele Coen dà vita a “Ho visto Nina volare” Viaggio nella musica di Fabrizio De Andre’ in quintetto con Stefano Saletti, Mario Rivera, Roberto Pistolesi. Dal 2012 collabora con Ennio Morricone cantando nella colonna sonora del film di Giuseppe Tornatore “La Migliore Offerta”. Ha cantato nel 2015, sempre per Morricone, nella colonna sonora del film francese “En mai fait ce qu’il te plait” del regista Cristian Carion. È in uscita, dopo più di 22 dischi registrati con grandi artisti, anche il suo primo progetto discografico a suo nome “ Waitin’4Waits” viaggio nella musica di Tom Waits previsto per dicembre 2015.
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