La cittadina dell’Ager Sarnensis si prepara a celebrare i primi centosessant’anni del suo nuovo battesimo postunitario e lo farà venerdì 10 novembre presso i locali di Villa Calvanese, storica struttura vanvitelliana, a partire dalle ore 11:00, dinanzi alla presenza di autorità civili, militari e religiose, della stampa locale e del grande pubblico, con il coinvolgimento degli istituti scolatici del comprensorio.
Il piccolo borgo, prima dell’Unità d’Italia, si chiamava infatti San Giorgio, santo il cui culto è stato poi sostituito con quello di San Rocco, e successivamente, per mezzo del decreto prefettizio del 4 gennaio 1863, fu aggiunto il prefisso “Castel”, dando luogo al nuovo toponimo cittadino appunto. Tale celebrazione prevede la presenza di un desk delle Poste Italiane in quanto, proprio per questa occasione speciale, è stato creato un pregevole annullo filatelico che verrà apposto, previa apposita affrancatura, su cartoline raffiguranti vecchie foto del paesino, occasione questa che si reputa possa essere di rilevanza non soltanto per il nostro comprensorio ma di impulso per tutto il distretto dell’Agro Sarnese Nocerino, arrivando a sfiorare persino la Valle dell’Irno, collegata a mezzo della Via dei Due Principati.
A creare la sinergia necessaria tra Maria Ilario ed Elvira Graziano, referenti dell’area filatelica delle Poste Italiane in provincia di Salerno, oltre che ad avviare tutti i processi per la realizzazione dell’annullo postale, è stata la piccola associazione culturale Identità Mediterranea, creata e capitanata da Gaetano Cataldo. Tale attività verrà inoltre associata alla presentazione del libro “La Terra di San Giorgio” del prof. Giuseppe Benevento e vedrà, successivamente, l’annullo filatelico esposto in mostra permanente presso il Museo delle Poste Italiane a Roma. Sarebbe il caso di sottolineare che Gaetano Cataldo, reduce dall’enorme successo di Mosaico per Procida e precedentemente insignito di un elogio dell’amministrazione locale per i traguardi raggiunti nella sommellerie, non è nuovo all’organizzazione di eventi che coinvolgono le Poste Italiane: infatti, nel realizzare la celebre bottiglia della cultura ha pensato bene di corredare alcune magnum del francobollo dedicato all’isola di Arturo, e relativo annullo filatelico annesso, e, più recentemente, ha contribuito a realizzare un nuovo annullo filatelico per la rinomata struttura alberghiera “Casa Bianca al Mare” di Jesolo, di proprietà di Mario Moretti Polegato, con il supporto di Mario Coglitore, funzionario filatelico per Poste Italiane in quel di Venezia.
Un progetto, quello dell’annullo filatelico per il 160° anniversario del toponimo di Castel San Giorgio, è il caso di ribadire, sposato sin da subito dall’amministrazione comunale sangiorgese e accolto con grande entusiasmo dal sindaco Paola Lanzara e dall’assessore alla cultura Antonia Alfano, prodigandosi a ciò che tutta la macchina comunale cooperasse per il buon esito di tale iniziativa di ampio valore storico, sociale e culturale.
Nell’esprimere la richiesta a Poste Italiane per l’ottenimento del timbro filatelico, ecco le ragioni addotte dal fondatore di Identità Mediterranea:
“L’attuale territorio comunale era anticamente parte integrante della città di Nuceria Alfaterna e nella sua antichissima unità territoriale ha visto, nel corso dei secoli, momenti di grandissimo interesse storico, culturale e sociale. Il territorio infatti è parte integrante della storia italiana poiché è stato teatro di vicende belliche a partire dalle imprese di Annibale in Campania, che attraversò la “Montagna Spaccata” poi rinominata “Passo dell’Orco”. Castel San Giorgio fu parte del periodo romano, grazie alla riconoscenza del Senato romano per aver tentato stoicamente di arrestare Annibale. La Chiesa di San Salvatore, di Santa Barbara, il Castello, Santa Maria a Castello e tutta una serie di edifici antichi, provano lo splendore culturale e la storia di Castel San Giorgio, cui anche la vanvitelliana Villa Calvanese ne costituisce esempio.
Dai primi anni del sec. XVI è feudo della famiglia Villani di S. Severino, che verso il 1540 lo vende ad un de Santis. Il feudo è ancora di proprietà di questa famiglia alle soglie del sec. XVII. Dal 1661 fu feudo della famiglia Sarno (in cui era confluita l’altra casata dei Prignano in quanto estintasi). Si ricorda la figura del Barone Girolamo Sarno intimo amico dell’allora viceré cardinale Antonio Zapata e convinto sostenitore dell’indipendenza del Reame di Napoli dalle potenze europee del tempo e grazie al cui fare si riuscì nel 1734 ad ottenere la sognata indipendenza con Carlo III. L’ultima intestazione di tale feudo risale al 9 settembre 1771 in persona del barone Antonio Sarno. Castel San Giorgio è stato dunque al centro di ogni avvenimento che ha riguardato il territorio dell’Ager Sarnensis, proprio a causa della sua posizione “cerniera” tra l’Agro e l’Irno. Passata la seconda guerra mondiale la cittadinanza ripartì da quell’economia locale basata su prodotti agricolo-conservieri e artigianato. Non si può dimenticare infatti che da Castel San Giorgio alla fine dell’Ottocento e alla fine del secolo partirono non pochi scalpellini e fabbri che hanno contribuito alla costruzione della diga di Assuan in Egitto.
Dal 1811 al 1860 è stato capoluogo dell’omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d’Italia è stato capoluogo dell’omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno. Castel San Giorgio adotta dal 2001 la “raccolta differenziata” dei rifiuti, ed è insieme a Mercato San Severino uno dei Comuni cosiddetti “ricicloni” della Provincia di Salerno e non solo, grazie all’alta percentuale raggiunta in particolar modo negli ultimi anni. Tale politica ambientalista ha fatto sì che Castel San Giorgio rimanesse quasi “immune” nella famigerata “emergenza rifiuti” che ha colpito la Campania nel 2008. Il 18 luglio 2013 nella sala convegni di Villa Calvanese presenta per la prima volta in Italia le buste per la raccolta differenziata con codice a barra identificativo ed associato per utente. Questo progetto, ideato dall’assessore Michele Salvati, consentirà all’ente di essere all’avanguardia nel settore Ambientale. Non a caso, nel mese di febbraio 2014 Castel San Giorgio raggiunge il 77,70% di raccolta differenziata posizionandosi tra i primi comuni Italiani. Nel parco intitolato a Francesco Apostolico, nella frazione di Castelluccio, è stata inaugurata la prima Casa dell’acqua di tutto l’Agro Nocerino-Sarnese. La casa è stata installata a costo zero ed è una delle tre case presenti in tutta Italia ad avere tre erogatori. La casa dell’acqua è stata inaugurata il giorno 3 giugno 2013.
Confidiamo pertanto che tale richiesta possa essere accolta e che la realizzazione dell’annullo filatelico possa innescare la scintilla di una nuova visione culturale sul territorio”.
L’iniziava di Identità Mediterranea ha potuto trovare pertanto terreno fertile rispetto ad una spiccata sensibilità della governance locale, che a sua volta si è prodigata a farla rientrare rapidamente nel Piano Operativo Comunale, governance che saprà certo cogliere durante la manifestazione la migliore occasione per avvalorare anche il patrimonio gastronomico di cui Castel San Giorgio è detentore.