Nel cuore della Toscana, a Barberino Val D’Elsa, si trova Oka Cucina, Vini e Caffè: Okada e Alessandro vi maritano cucine, ingredienti e culture. Saperi e Sapori felicemente coniugati nell’incontro tra Mediterraneo e Giappone.
Il Pithecusa Rosso celebra l’antico nome di Ischia, la gastronomia a base dei sapori di terra e la peculiarità di due vitigni storici campani a bacca rossa, il Piedirosso e l’Aglianico, mostrandone un volto inedito per le speciali condizioni pedoclimatiche e la marittimità.
La Locanda Nonna Rosa a Somma Vesuviana è un must per tutti gli amanti del baccalà e lo chef Vincenzo Nocerino è considerato tra i maggiori interpreti di questa eccellenza ittica.
Un po’ della storia di Prignano Cilento, raccontando Viticoltori De Conciliis e il Perella, uno tra i Fiano più espressivi del Cilento.
Un territorio, quello di Montemarano, una cantina, quella di Giovanni Molettieri, e un vino, il San Giovanni Taurasi, che omaggia questo borgo irpino e il suo patrono.
Il Fiano di Agricola Bellaria dopo 10 anni: territorio, caratteristiche e abbinamento.
Il Donna Lucrezia Campania Bianco Igt 2021 di Agribeeo ondeggia al calice nell’intensità di un colore dal giallo paglierino, vivo ed ammaliante, con archi abbastanza fitti e lacrime a lenta discesa, raccontando al sorso molto della mano che lo ha prodotto. Dalle origini del Catalanesca alla storia singolare di Vito Graniglia, uomo di mare e titolare di Agribeeo, azienda agricola biologica in quel di Somma Vesuviana.
Il Fiano del Cilento prodotto da Tenuta Massanova, le sue caratteristiche e l’abbinamento, tra storia dei luoghi e paesaggio.
La zona di Morrone della Monica, è l’area di origine delle uve di Pallagrello Bianco deputate alla produzione del Morrone di Vini Alois, situata ai piedi del Monte Friento: qui le vigne, impiantate nel 2005, allevate a Guyot e poste a 360 metri di altitudine, godono di un’esposizione Est-Ovest e di declivi dalle buone pendenze, oltre che di suoli dalla matrice prevalentemente argilloso-calcarea, per un totale di poco più di due ettari.
I vini prodotti da Nino Asta provengono anche dalle uve allevate nei tenimenti aziendali di Bosco Falconeria, una contrada di Partinico in provincia di Palermo: così Astavini si fa interprete di due aree in perfetta linea di continuità, grazie al clima mediterraneo dispensato da due golfi e alla geomorfologia dell’entroterra, realizzando così vini di grande sostenibilità e carattere, espressi in poche bottiglie ma dall’alto valore qualitativo. Qui le note di assaggio del Matri Igt Terre Siciliane del 2023.
Giunto alla IV edizione il Sake Days, che si celebra a Firenze ogni anno, viene realizzato dalla Scuola Italiana Sake e presenta un ampio ventaglio di attività e masterclass. Per un’intera settimana andrà in scena la cultura giapponese più autentica attraverso un viaggio ideale nel mondo del sake.
Pietro, Gianni e Francesco Daniele sono tre fratelli che, oltre a gestire la cantina Tredaniele, rappresentano dei veri e propri riferimenti per il territorio e degli ambasciatori della cultura cilentana, attraverso percorsi esperienziali e gastronomia: infatti dispongono anche di un atelier dei sapori tradizionali, incastonato in una villa settecentesca, dove i visitatori possono assaggiare pietanze tipiche in abbinamento ai vini. Qui l’assaggio di Corsole, un loro Fiano, con abbinamento
Antonella Amodio presenta Calici & Spicchi al Napò Sushi & Pizza a Teggiano il 7 agosto
La nuova El Dorado della gastronomia campana è indubbiamente il Piennolo, il famoso pomodorino pizzutello che viene tradizionalmente coltivato, come indicato nel disciplinare, nei diversi territori dei comuni vesuviani della provincia di Napoli.
Le Cantine Ciervo sono parte integrante del paesaggio e della vita, lentamente scandita ad un ritmo di altri tempi, di Dugenta e di altre aree limitrofe. Anche se l’anno di apertura ufficiale dell’azienda è il 2007, la famiglia Ciervo ha origini da generazioni di viticoltori e produttori locali: infatti era il 1864 quando il loro avo Nicola Ciervo acquistò una cospicua mole di terreni nella zona tra San Silvestro e Bosco Cupo in Sant’Agata dei Goti per piantare le viti, dando vita alla tradizione vitivinicola che possiamo apprezzare oggi.
Untold è al nastro di partenza e, nelle giornate del 22, 23 e 24 febbraio, si riuniranno le commissioni di assaggio, costituite da giurati provenienti da tutt’Italia, per attribuire alla cieca le valutazioni ai vini in rassegna. Il tour de force, visto un volume di 400 referenze di assaggi giornalieri, avrà luogo nella città di Salerno e, considerando si tratta pur sempre di una prima edizione, non è affatto male l’aver ricevuto l’adesione di circa 600 cantine da ogni regione
Arturo Erbaggio è nato a Napoli nel ’77 ed è cresciuto ad Afragola. Nel 1996 ottiene il diploma di maturità scientifica, laureandosi nel 2003 in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente in Viticoltura ed Enologia presso l’Università di Foggia nel 2009, conseguendo inoltre diversi corsi e abilitazioni professionali durante il corso della sua ultraventennale attività lavorativa. Per quanto da piccolo abbia odiato il lavoro in campagna, oggi la sua ammirevole carriera è tutta incentrata sulla forte passione per la viticoltura e l’enologia.
Il Coda Rara viene prodotto in un vigneto a Paternopoli, precisamente in contrada Graffuri, posto a 550 metri sul livello del mare. Si tratta di viti a piede franco dell’età di circa 120 anni, una ricchezza incredibile se si pensa alla presunta o pretesa età media degli impianti attuali, allevate a tendone su terreni di natura calcareo-argillosa, ricchi di sabbie e materiale piroclastico. La prevalenza delle uve impiegate vede naturalmente la Coda di Volpe Nera e una piccolissima quota di uve a bacca rossa della stessa area, per un totale di 150 piante in 2000 m². Dopo la vendemmia manuale, verso la fine di ottobre, le uve vengono diraspate e pigiate sofficemente, quindi macerate con fermentazione a temperatura controllata. Il vino che ne deriva affina in barriques di rovere francese di secondo passaggio per 8 mesi.
Nella frazione varnese di Novacella si trova la tenuta Pacher Hof, di millenaria memoria, con la cantina e il vinhotel, dedicato al relax e all’enoturismo. Andreas Huber, viticoltore e maestro cantiniere, è l’erede di Joseph Huber, il quale sposò Maria, una delle quattro figlie di Andreas Pacher, nel 1849, avviando così la viticultura e impiantando per primo la cultivar Kerner. Andreas Huber ha studiato presso la l’Istituto di Viticultura “Veitshöchheim” a Würzburg, ereditando evidentemente la passione per il vino dai suoi avi e gestendo una superficie di ben 8 ettari, tutti vitati con varietà a bacca bianca. Insomma, la storica cantina è un punto di riferimento dell’enologia bolzanese e, da sempre di proprietà familiare, costituisce un vero e proprio condensato di passione, talento e know-how tramandato di generazione in generazione.
Lo racconta il paesaggio della periferia dalle colline ondulate, colme di ulivi, e lo attesta pure il lavoro costante della famiglia Provenza: la città di Battipaglia, oltre che della mozzarella di bufala campana, è capitale dell’olio extravergine di oliva o, quantomeno, uno tra i più importanti distretti dell’olivicoltura del sud Italia. Qui raccontiamo il Rea, l’olio evo materico del Frantoio Torretta.
Da settembre 2023 Migliaccio storie di Mare, giovanissima start up tutta al femminile, si prefigge di portare in tavola il gusto più autentico delle ostriche ed elevare la cultura del frutto di mare tra i consumatori: indicazioni sul calibro e tecniche di allevamento, tracciabilità del prodotto e descrizione, sono soltanto alcuni degli aspetti finalizzati a stimolare la curiosità e favorire un approccio al consumo consapevole del prodotto.
Le assonanze tra la Dieta Mediterranea e la Cucina Giapponese sono evidenti almeno dagli anni ’70 del secolo scorso e sottolineano quanto un consumo di alimenti variegati, privilegiando materie prime di origine vegetale, incluso un sano stile di vita, siano tratti comuni dei centenari del Cilento e del Giappone. Come si fa ad abbinare però il Sake Giapponese alla Dieta Mediterranea?
Il Primitivo in Rosa Igt Puglia 2018, oggi Brandisio in Rosa, è una fedele traduzione della vendemmia che lo ha generato e la risultante delle interazioni fra clima, territorio e piante, oltre alla mano, decisa e delicata al tempo stesso, dell’uomo che lo ha prodotto. In questo pezzo raccontiamo il terroir dove Oreste Tombolini produce il suo rosato.
Se il recupero di queste cultivar, Il Pallagrello Bianco, il Pallagrello Nero e il Casavecchia, si è potuto attuare tra l’Alto Casertano e la Terra di Lavoro, ciò è dovuto proprio agli appassionatissimi Manuela e Giuseppe, che han lavorato alacremente, con coraggio e determinazione in un’area altrimenti inflazionata da Aglianico e Falanghina, poco incline all’intuito, alla capacità e alla volontà di investire nella sua stessa identità ampelografica. Questo pezzo è un tributo alla loro ventennale attività e alla cantina Terre del Principe.
In Cilento sono pochissimi i ristoranti che celebrano l’alta cucina senza sacrificare la territorialità e il rispetto per le materie prima e il Pappa & Poppa Hostaria rientra di diritto in questa ristrettissima cerchia. Le redini di questo grazioso locale, ubicato proprio sul corso principale della suggestiva Palinuro, sono tenute ai fornelli da Gerardo Cosentino e in sala da sua sorella Maria, padrona di casa impeccabile e dal genuino senso dell’accoglienza.
Classe del ’66 e nativo di San Pietro Infine, in provincia di Caserta, è Giuseppe Iaconelli, fiero mastro casaro e imprenditore illuminato della filiera lattiero casearia, oltre che consulente di successo per altre aziende di questo settore decisamente importante per il made in Italy. È l’ultimo di 5 figli con una figura paterna di grande carisma, medico e appassionato di agricoltura. Questa l’intervista a lui dedicata.
Il vino PepeRosso, assaggiato per essere proposto ai lettori di Mediterranea Online, è esposto al Museo degli Artisti Contemporanei del Terzo Millennio, sito nel comune di Policastro Bussentino, nella sezione di tecnica, arte della conoscenza, del sapere e della tradizione. In etichetta “L’Attesa” del maestro Antonio Balbi da Roccagloriosa, a ricordare la campagna vitivinicola del 2017 caratterizzata da gelate primaverili e da un lungo periodo di siccità.