Si è svolto presso l’Istituto Agrario “De Sanctis” di Avellino un importante seminario sulle tecniche di vinificazione in bianco.
Carignano e non più del 5% di Bovale sono le quote per questo uvaggio che vede la straordinaria materia prima allevata ad alberello su terreni a prevalenza sabbiosa, ricchi di argilla e calcare ed accarezzati dalla brezza marina. La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in acciaio, la malolattica in cemento e l’affinamento in botti di rovere francese per ben un anno.
Lo stato di salute dell’economia vitivinicola irpina è riscontrabile anche dal fatto che le stesse cantine stiano facendo continue richieste per ottenere personale enotecnico altamente specializzato al De Sanctis che non può altro che andare fiero di questa costante fiducia rinnovata nell’essere istituto di formazione enologica di eccellenza tra i primissimi in Italia.
La cecità dei viticultori e delle grandi aziende agricole ha purtroppo favorito l’uso di formule sempre più comode, di impiego immediato, di apparente risoluzione ed economicamente vantaggiose ma assolutamente prive di ogni lungimiranza ed affetto per la terra; invece le vere risposte al problema, come è stato ampiamente dimostrato, sono insite proprio nelle soluzioni a lungo termine che tengono conto del fatto che quanto più un suolo è vocato alla viticultura tanto più la conversione al biologico sarà di semplice attuazione e costituirà il percorso economicamente più competitivo.
Fiero delle sue origini contadine e rispettoso del territorio, Franco Terpin produce vini che sembrano riflettere la sua corporatura e la sua personalità: un gusto consistente, schietto e diretto.
Il Mamuthone è vinificato con uve Cannonau di Mamoiada in purezza, raccolte da viti allevate ad alberello su terreni sciolti di origine granitica, parzialmente sabbiosi e con una piccola percentuale di argille, ricchi di potassio e fosforo. La vendemmia principia in Ottobre, la fermentazione è spontanea ed i lieviti impiegati autoctoni, con una macerazione che si protrae anche per 15 giorni, maturazione in botti di rovere da 40 ettolitri per un anno ed ulteriore affinamento in bottiglia per altri tre mesi senza filtraggio.
Le intriganti note organolettiche del Quartara Fiano Colli di Salerno igt del 2009, vino anfora con passaggio in barrique delle Cantine Luna Rossa Vini e Passione di Mario Mazzitelli.