Andrea Scanzi- Cedac
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Il CeDAC sceglie di ripartire portando a termine la Stagione di Prosa, Musica, Danza e Teatro Circo 2019-2020 nei mesi estivi.

Il 4 marzo il virus ci ha costretto a “sospendere” l’attività del Circuito Multidisciplinare in tutte le località.

Nei mesi di lockdown la vita collettiva è stata pesantemente condizionata con un martellamento quotidiano sull’emergenza sanitaria. Tutta l’attenzione è stata polarizzata sui problemi di sicurezza e sul pericolo pressante del Covid-19.

Ora siamo entrati nella cosiddetta fase 3, detta della “ripartenza”, che dovrebbe segnare il ritorno graduale alla normalità. Ma il chiodo fisso delle Istituzioni sembra essere quello della “riapertura in sicurezza”, con le relative prescrizioni di “distanziamento sociale”, mascherine, divieto di assembramenti, sanificazione continua, ecc.

Mentre si è parlato poco e solo marginalmente dei problemi del settore spettacolo, soprattutto con riferimento alla drammatica situazione degli artisti e dei tecnici privi di tutele assistenziali, precari perenni senza reddito in attesa di un contratto temporaneo. Di essi non vi è traccia nei documenti ufficiali e nei Piani di sviluppo elaborati dagli esperti.

Insomma, sembra che lo spettacolo e la cultura non siano stati considerati come obiettivo strategico, essenziale per la crescita e la difesa della condizione di civiltà del nostro Paese. L’arte e la cultura non sono solo intrattenimento, vanno riconosciuti come beni primari, strumenti fondamentali per analizzare e comprendere la realtà e favorire le relazioni sociali più solidali e pacifiche.

Non bisogna infatti confondere le provvidenze economiche per superare la crisi messe in campo dal governo, sulla spinta encomiabile del ministro Franceschini, con i Piani più ampi di sviluppo e rinnovamento del sistema Paese.

Va precisato che il ministro Franceschini ha assicurato a tutti gli Organismi di spettacolo finanziati dal FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) un contributo pari all’80% di quanto assegnato nel 2019 senza vincoli di parametri e di rendicontazione. Tuttavia, questi contributi vanno alle imprese e non agli artisti, ai tecnici ed ai vari professionisti, i quali, rimasti senza contratto a causa del blocco che ha annullato o rinviato le produzioni, non riceveranno la paga. Mentre i dipendenti assunti a tempo indeterminato devono accontentarsi della retribuzione ridotta prevista dalla cassa integrazione in deroga. Questa drammatica situazione, indubbiamente ingiusta e scandalosa, riguarda diverse migliaia di persone in Italia.

Ben consapevoli delle potenzialità dello spettacolo dal vivo nel generare emozioni e favorire l’incontro, pur nel cosiddetto “distanziamento sociale” (un vero ossimoro), il CeDAC, incoraggiato dagli amministratori dei Comuni partecipanti, ha lavorato intensamente, in accordo con gli artisti e le Compagnie, per ri-programmare le stagioni in dodici località, onorando così l’impegno con il proprio pubblico.

Negli spazi all’aperto individuati dalle amministrazioni comunali dovremo osservare le  disposizioni previste dai rigidi protocolli di sicurezza, che comportano, da un lato, il limitato numero di posti disponibili e la conseguente riduzione di risorse dal botteghino e, dall’altro, un aggravio di costi organizzativi di personale e di sanificazione al termine di ogni replica.

Ovviamente confidiamo che il pubblico riprenda fiducioso a frequentare le nostre stagioni godendo anche della bellezza degli scenari architettonici e naturali negli spazi allestiti all’aperto, anche come buon auspicio per la riapertura in autunno dei Teatri al chiuso.

Il CeDAC riapre dunque i teatri in Sardegna. Lo fa in ossequio al suo ruolo culturale e sociale, quello che da circa un quarantennio lo vede impegnato con articolate proposte di spettacoli dal nord al sud dell’Isola.

La riapertura dei teatri è un simbolo di ritrovata libertà – di uscire, di incontrarsi, di partecipare agli eventi culturali. Il CeDAC sceglie di ripartire portando a termine la Stagione di Prosa, Musica, Danza e Teatro Circo 2019-2020 nei mesi estivi, in accordo con le amministrazioni dei Comuni interessati, che si sono fatti carico di individuare nuovi spazi in grado di ospitare abbonati e spettatori nel rispetto delle distanze di sicurezza.

Così fra luglio e settembre il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna – Estate 2020 ha programmato un ricco carnet di appuntamenti, richiedendo ai suoi operatori un impegno e uno sforzo considerevoli. Non è azzardato sostenere che possa essere parte rilevante dell’offerta turistica, con occasioni di lavoro dirette e indirette. La scelta di non fermarsi, ma anzi di contribuire alla “ripartenza” si fonda sulla convinzione da parte degli operatori del CeDAC, che il teatro, la musica e la danza, e in genere tutte le arti siano indispensabili per ripensare il mondo nel tempo che verrà.

IL CARTELLONE

Lella Costa, Francis Kuipers, Paola Maugeri, Fiona May, Andrea Bosca, Guenda Goria, Andrea Scanzi, Gavino Murgia e Jacopo Cullin sono tra i protagonisti del cartellone del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna – Estate 2020 organizzato dal CeDAC: tra moderne riletture di classici e testi contemporanei, recitals e concerti, con la riapertura dei teatri riparte la Stagione di Prosa, Musica, Danza e Teatro Circo 2019-2020. Spettacoli e concerti “sospesi” in ottemperanza al D.P.C.M. del 4 marzo 2020 e ai successivi decreti sono stati riprogrammati e biglietti e (frazioni di) abbonamenti resteranno validi per le nuove date: sui palcoscenici dell’Isola tra luglio e settembre, tra suggestive cornici architettoniche e spazi en plein air, con allestimenti ad hoc, si rinnova la magia di eventi unici e irripetibili, come l’alchimia dell’incontro tra artisti e pubblico.

Francis Kuipers
Francis Kuipers

Sedici i titoli in programma in dodici città e paesi – da Oristano ad Olbia, da Carbonia ad Alghero, San Gavino Monreale, Meana Sardo, Macomer, Ozieri, Santa Teresa Gallura, Arzachena, Tempio Pausania, Lanusei per la seconda tranche della stagione, con le nuove regole e modalità di accesso, nel rispetto delle distanze di sicurezza, per riscoprire il piacere di assistere a uno spettacolo o a un concerto “dal vivo”, di partecipare a un rito collettivo nel segno della bellezza, un’esperienza condivisa nella dimensione dell’hic et nunc, qui e ora, alle radici della nostra civiltà.

Ouverture in musica venerdì 24 luglio sulle note del chitarrista Francis Kuipers in concerto sotto le stelle nell’arena all’aperto delle ex Caserme Mura di Macomer, nella piazza del Comune di Meana Sardo e all’anfiteatro di San Gavino Monreale, mentre all’Arena Mirastelle di Carbonia la riapertura è affidata a “Le bugie hanno le gambe corte”, maliziosa pochade di Vittorio Barino e Martha Fraccaroli con la regia Anna Pina Buttiglieri (24 luglio). Il talento di Jacopo Cullin, in scena con Gabriele Cossu, disegna un divertente affresco della società in “È inutile a dire!” dal 30 luglio tra l’Anfiteatro di Porto Rotondo a Olbia, piazza Santa Lucia a Santa Teresa Gallura e lo Spazio sportivo dell’Istituto Frassinetti a Oristano e l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May è protagonista insieme a Luisa Cattaneo di “Maratona di New York” di Edoardo Erba, un’emozionante corsa per la vita (il 30 luglio) all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena, poi a Tempio Pausania, Macomer e Lanusei.

Spazio alla danza con la “Serata Romantica” del Balletto del Sud con ideazione e regia di Fredy Franzuttidal 30 luglio tra Lo Quarter di Alghero, Il Pinceto di Ozieri, l’Arena Mirastelle di Carbonia,l’anfiteatro di San Gavino Monreale e la “Grande Suite Classique Verdiana” del Balletto di Siena con le coreografie di Marco Batti, un omaggio al genio di Giuseppe Verdi in tournée dal 6 agosto tra Santa Teresa Gallura, Tempio Pausania, Macomer e Lanusei.

Il giornalista e conduttore Andrea Scanzi racconta l’istrionico attore e musicista, inventore del teatro-canzone  in “E pensare che c’era Giorgio Gaber”, dal 5 agosto tra Arzachena, Ozieri, Alghero, Oristano, San Gavino Monreale e Carbonia e un’irresistibile Lella Costa interpreta “La vedova Socrate” di Franca Valeri (da un testo di Friedrich Dürrenmatt) per un ritratto del grande filosofo e dei suoi seguaci dal punto di vista di Santippe il 19 agosto a Lo Quarter di Alghero.

“Dialoghi degli dei” – uno spettacolo di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia, dall’opera di Luciano di Samosata su vizi e trasgressioni degli abitanti dell’Olimpo, dal 22 agosto tra Olbia, Tempio Pausania e San Gavino Monreale, accanto alle surreali divagazioni in chiave “beckettiana” nell’originale “Piove Governo Ladro” di e con Senio Giovanni Barbaro Dattena in scena con Mariano Cirina sempre dal 22 agosto a Macomer, Ozieri e infine (il 5 settembre) a Lanusei.

Paola Maugeri – poliedrica cantante, giornalista e conduttrice sbarca nell’Isola con il suo “Rock & Resilienza”, che ripercorre i momenti e gli incontri più significativi di un’esistenza dedicata alla musica, in un tempo sospeso tra momenti onirici e ricordi personali e professionali, in cartellone il 27 agosto ad Arzachena, poi a Lanusei, Alghero e San Gavino Monreale.

La favola nera di “Barbablù” nella versione di Costanza DiQuattro, un intenso monologo in cui affiorano il dramma e la solitudine dell’assassino, interpretato da Mario Incudine con la regia di Moni Ovadia, dal 3 settembre tra Olbia, Ozieri, Macomer e Alghero. Confermato l’appuntamento con “La luna e i falò” di Cesare Pavese con Andrea Bosca, che firma anche l’adattamento del romanzo insieme al regista Paolo Briguglia, sabato 5 settembre a Tempio Pausania. Teatro e letteratura a Carbonia (il 5 settembre) con “Frammenti di tempo – omaggio a Giulio Angioni e Primo Levi” tra parole e note con la partecipazione del polistrumentista Gavino Murgia.

Guenda Goria è “La pianista perfetta” nella pièce di Giuseppe Manfridi dedicata alla figura di Clara Schumann, figlia di Friedrich Wieck e moglie del grande compositore, celebre e acclamata virtuosa dello strumento a tastiera, in prima regionale il 10 settembre a Olbia, poi a Macomer, Meana Sardo e Oristano.

Infine suggellerà il cartellone dell’Estate del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna il concerto dei Gipsy Gold, l’ensemble che schiera Patchai Reyes, uno dei fondatori dei leggendari Gipsy Kings, con Antonico Reyes e altri tre musicisti della famiglia Reyes, dal 12 settembre tra San Gavino Monreale, Tempio e Alghero per un viaggio nella musica e nella cultura gitana.

Il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna – Estate 2020 è organizzato dal CeDAC con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e dei Comuni aderenti al Circuito, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.

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