Sei città, quattro Paesi del Mediterraneo
Sei città, quattro Paesi, 28 spettacoli, 6 laboratori. Questi i numeri del progetto “I Fari culturali del Mediterraneo” che si è chiuso sabato scorso con la tappa di Siviglia dopo Tunisi, Patrasso, Formia, Minturno, Cosenza e Frosinone.
Un viaggio iniziato a Marzo a Manouba in Tunisia e terminato in Spagna nove mesi dopo. Sei Fari culturali accesi, un ponte che ha attraversato il Mediterraneo con la musica, l’arte, il teatro sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali con il bando “Boarding Pass” promosso dal Teatro Bertolt Brecht di Formia con la direzione artistica di Maurizio Stammati, dalla Compagnia Errare Persona di Frosinone con la direzione artistica di Damiana Leone e dal Centro R.A.T- Teatro dell’Acquario di Cosenza con la direzione artistica di Antonello Antonante.
Sei tappe diverse ma accomunate dal fascino della cultura mediterranea, dalla forza della musica e del teatro con un’attenzione particolare alle attività formative dei laboratori promossi, allo scambio tra gli artisti di nazionalità di diverse, all’interesse del pubblico coinvolto. L’Odissea, simbolo e filo rosso di ogni tappa, è stata letta in greco, arabo, spagnolo e italiano. Uno scambio possibile grazie ai partners internazionali Il Faro di Patrasso, Sonia Carmona Tapia Aaiún Producciones di Siviglia, Maraya di Tunisi. Un ponte che ha visto in un anno la realizzazione di 6 festival: 3 nelle città italiane e 3 nelle città straniere coinvolte nel progetto.