di Giorgia Satta
Dove guardo,
dove se ne va il cuore
se il mare non finisce
e torna e torna
a baciare la sabbia.
Non c’è confine
se non il cielo
niente che dica basta
tutto si apre
e l’isola s’immerge
bevendo l’infinito.
Sale d’altro mare
porta sapore d’altra terra
mischia il colore
e ne fa un canto arcano
che risuona sul monte
leviga la pietra
e si rigetta sui lentischi
in musica,
vola il grifone altero
inghiottendo i contorni
non c’è confine
se non il cielo…