My house is a Le Corbusier (Casa Curutchet) – La Plata (Argentina) 1 agosto > 26 agosto 2016 Casa del Dottor Curutchet di Le Corbusier
Dopo la residenza all’interno di diverse architetture di Le Corbusier in Italia e Francia: Esprit Nouveau (Bologna), Studio-Apartment (Paris), Appartement 50 – Unité d’habitation (Marseille), e gli attraversamenti alla Cité de Refuges (Paris) e Pavillon Suis- se (Paris), Cristian Chironi con il progetto My house is a Le Corbusier prende residenza temporanea in Argentina, nell’abitazione/studio del Dottor Curutchet a La Plata, Provincia di Buenos Aires, dal 1 al 26 agosto 2016.
Al contempo opera work in progress, cantiere d’idee, campo di collaborazioni, ricerca, mostra, occasione didattica, oltre che residenza, il progetto My house is a Le Corbusier, partito nel 2015, ha l’ambizione di realizzarsi in un lungo periodo e di costituirsi come l’insieme di tutte le esperienze che Chironi potrà realizzare all’interno delle tante opere progettate da Le Corbusier nel mondo, trascorrendo nelle stesse un periodo variabile di tempo. Il progetto a lungo termine, che si svi- lupperà in 12 nazioni è una performance dilatata nel tempo, casa dopo casa. “Abitazioni pellegrine” legate imprescindibilmente al movimento e all’incrocio di geografie e culture diverse.
Chironi parte da un fatto realmente accaduto: nella seconda metà degli anni Sessanta, l’artista sardo Costantino Nivola, legato da una profonda amicizia e collaborazione con l’Architetto Le Corbusier, di passaggio a Orani (suo paese di origi- ne e anche dello stesso Chironi) affidò alla famiglia del fratello “Chischeddu” un progetto firmato dal grande architetto, con l’auspicio che, lui e i figli muratori, in procinto di costruire una nuova casa, seguissero scrupolosamente le istruzioni contenute all’interno. L’importanza di questo lascito non fu però recepita. Tempo dopo Costantino, rientrato da Long Island, notò che la casa costruita non corrispondeva affatto alle caratteristiche originali e reagì riprendendosi quel pro- getto. La casa, che si trova tuttora a Orani, costruita preferendo all’idea modernista del maestro una funzionalità popolare (a detta di tutta la famiglia “non aveva né porte né finestre e assomigliava più a un tugurio che a una casa”) riporta, forse, solo “l’umore” di quell’originalità ignorata.
Prendendo spunto da questo episodio reale, Cristian Chironi individua il potenziale narrativo per un’analisi di una serie di relazioni nel contemporaneo con conseguenti implicazioni linguistiche e socio-politiche, che variano a seconda del con- testo. Calandosi, in un periodo storico di difficile e precaria stabilità economica, in quell’impossibilità a possedere una casa di proprietà e prendendosi nel cambio di baratto la libertà di abitare le case di Le Corbusier presenti al mondo. Chi- roni fa di queste abitazioni “postazioni di osservazione privilegiate”, per capire com’è oggi recepita l’eredità di Le Corbu- sier e in che condizioni si trova “La casa degli uomini”. Una resa dell’architettura attraverso il racconto e la presa diretta della sua dimensione spazio temporale, dove si potrà discutere e confrontarsi, vedere l’artista al lavoro, assistere ad eventi, documentarsi sul materiale raccolto o bere insieme un caffè.
Casa Curutchet è stata commissionata a Le Corbusier nel 1948 dal Dr. Pedro Domingo Curutchet, considerato uno dei maggiori innovatori in chirurgia. La costruzione, affidata all’architetto Amancio Williams, ebbe inizio nel 1949 e fu completata nel 1955. La casa è composta da 4 principali livelli. Con un cortile che separa la clinica dall’abitazione. La costruzione è un esempio dei cinque punti fondamentali dell’architettura di Le Corbusier. Chiaramente definita nelle sue aree funzionali: lavoro, vita, riposo, tempo libero. Si caratterizza per la relazione tra pieni e vuoti, ed è uno dei pochi edifici di Le Corbusier costruiti attaccati ad edifici preesistenti, in perfetta armonia con il contesto storico. La casa è monumento storico nazionale in Argentina ed è attualmente la sede del Colegio de Arquitectos de la Provincia de Buenos Aires. Casa Curutchet, insieme ad altre sedici opere di Le Corbusier è candidata ad essere iscritta nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità.
Il disegno di Casa Curutchet è contemporaneo e in continuità con le idee sviluppate nell’Unité d’Habitation di Marsiglia. Qui prosegue e si sviluppa la modalità operativa portata avanti da Chironi nelle tappe precedenti: relazione con il visitatore; confronto con linguaggi diversi; resa del lavoro attraverso l’esperienza diretta; misura e termografo di uno stato attuale. Ridefinendo ogni volta se stesso e il proprio vivere. Mettendo in crisi i codici linguistici e culturali sin qui acquisiti.