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È un progetto bellissimo, coinvolgente, alimentato da quel fuoco sacro e dall’estro tipico del Popolo Campano, si chiama Mosaico per Procida e servirà, oltre a portare in dono la bottiglia celebrativa, ad alimentare l’enoturismo sull’isola partenopea: infatti, grazie ai fondi che Identità Mediterranea sta raccogliendo, il comune entrerà nella lista della prestigiosa associazione nazionale Città del Vino e ciò favorirà, con altre azioni mirate, i ristoratori e gli operatori dell’hospitality industry della capitale della cultura 2022, come afferma Gaetano Cataldo, fondatore della piccola associazione.

A dimostrazione che la “cultura non isola”, il magnifico claim di Procida Capitale della Cultura 2022 di cui tutti noi andiamo fieri, sono in tantissimi ad aver dimostrato affetto, solidarietà e collaborazione a questa grande iniziativa spontanea e non finanziata, a partire dalle cantine della Campania che vi hanno aderito al celebre winemaker Roberto Cipresso, a garanzia di imparzialità in mezzo a quella che sarebbe potuta diventare una competizione tra enologi conterranei e con l’intento associativo di restare fuori da ogni logica commerciale così come garantito al comune di Procida per ottenerne il patrocinio morale; ma questo progetto sta diventando grande anche grazie all’aiuto di persone semplici e, visto che siamo in una delle terre d’elezione tra le più fulgide per eccellenze agroalimentari e gastronomia, non poteva mancare il supporto della ristorazione, quella che guarda al territorio con benevolenza, amore incondizionato e fiducia, che accarezza con mano delicata la materia prima e che investe in proposte di valore perché i miracoli, come lo è appunto Mosaico per Procida, possano accadere.

È successo ad Ischia, siamo al Danì Maison, ristorante dello chef Nino Di Costanzo, insignito da due stelle Michelin.

Lui non ha certo bisogno di presentazioni ma qualcosa ve la dobbiamo pur dire: è nativo di Ischia, come pure suo padre e suo nonno, e la passione per la cucina ha pervaso il suo animo quando era ancora fanciullo… infatti a cominciato a cucinare quando aveva ancora 11 anni, assieme a sua madre Concetta ed alla nonna Felicia. Ma da cuoco, per farsi le ossa, diventare gastronomo e quindi padroneggiare la materia prima e le tecniche di cottura, è dovuto partire, vivere lontano da casa, con tutto quello che comporta in termini di sacrificio, per poi tornare alle origini e da chef compiuto, estroverso ed interprete di una napoletanità culinaria come pochi.

Studio e lavoro, abnegazione per la gastronomia e tenacia lo hanno portato a lavorare negli hotel e nei ristoranti più esclusivi al mondo, collaborando al fianco di chef iconici come Gualtiero Marchesi e Juan Mari Arzak. Di rientro nella sua terra madre, nel 2008 Nino Di Costanzo conquista la sua prima stella Michelin proprio ad Ischia, precisamente a Casamicciola Terme, ad appena sei mesi dall’apertura del ristorante il Mosaico, situato all’interno dell’Hotel Manzi e, a poco meno di un anno di distanza da questo riconoscimento, ecco che arriva la seconda stella, l’onorificenza di Grand Chef e la carica di Ambasciatore Relais Chateaux. Al culmine del successo, e dopo essere stato attivissimo nel ruolo di ambasciatore della cucina tradizionale nel mondo, ecco la svolta, personalissima e dettata dall’interiorità: il 25 maggio del 2016 inaugura il Daní Maison e baam… in appena quattro mesi ecco arrivare due stelle Michelin, le tre forchette ed il premio novità dell’anno del Gambero Rosso, i quattro cappelli della guida dell’Espresso ed il premio locale dell’anno per il Mattino.

Il Daní Maison è un percorso concettuale che comincia in uno scorci dell’Isola Verde che è un’esperienza immersiva tra i pini marittimi della collina di Montetignuso, il giardino di piante grasse e fiori, anfore colorate ed opere d’arte diffuse, che vede nel cuore della tenuta il ristorante, all’interno di un’antica casa ischitana con incuse moderne vetrate, per un totale di 20 coperti, esattamente come essere accolti durante una cena familiare, con un’atmosfera tipicamente partenopea ricreata grazie ai quadri di Pulcinella e le canzoni di Pino Daniele.

Cura meticolosa di ogni singolo dettaglio, in cui l’arte gioca un ruolo fondamentale nella mise en place e sull’impatto emotivo sugli ospiti, dove sopra ogni cosa domina la scelta, la manualità e la maestria nel saper accarezzare ingredienti di altissima qualità e che si riverbera in un gusto autentico, territoriale ed innovativo. La Cucina dello chef Nino Di Costanzo è un inno sincero alla Dieta Mediterranea ed alla quintessenza della Napoletanità, una vera e propria icona dell’Arte Culinaria Contemporanea. Una volta che Mosaico per Procida sarà giunta come messaggio di ospitalità, inclusione e cultura alle autorità politiche e religiose, diventando ancora più rara, vista la tiratura limitata, saprà trovare degna dimora al Danì Maison, prima di tutto per la coerenza di valori che unisce il progetto alla cucina di Nino Di Costanzo e, non ultimo, per la professionalità con la quale verrà raccontata dagli operatori di sala di questo incantevole tempio della Cucina Campana.

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