Nell’immaginario collettivo la Sardegna è simbolo di ospitalità. In realtà è davvero così. Ci sono paesi nell’entroterra dove essa è un valore ormai introdotto nelle norme di convivenza e che si estende a chiunque ci passi tanto che il rifiuto del cosiddetto “cumbidu” è visto come una mancanza di rispetto. L’ospite è sacro e viene introdotto in casa e trattato come un semidio.
Qualcosa gli viene offerto comunque: un dolce, un assaggio di prodotti tipici, un bicchiere di vino fatto in casa, anche solo una scorza di formaggio mezzo rosicata. Non solo… spesso se ne va col pacchettino “imboddicato” da portare a casa.
Dovete comunque fare attenzione se finite in un bar e qualcuno decide di offrirvi da bere… Anche se siete astemi, il consiglio è quello di accettare, pena il rischio di venir considerati delle persone che rifiutano l’ospitalità e, per questo, tacciati come non riconoscenti della cortesia ricevuta. Si sono registrati casi di risse e cacciate ostili, tanto che, per evitare questo rischio, conosco persone finite in coma etilico e/o che hanno perso la dignità pur di non finire malmenati o privati su due piedi della precaria cittadinanza onoraria appena ricevuta. Se siete proprio intolleranti all’alcol, il consiglio è di stare alla larga dai bar. Avete sete? cercate una fontanella. Desiderate un gelato? fatevi passare la voglia. Ve la state facendo addosso? pazienza, vi cambierete… Oppure userete il pannolone, ormai ne esistono per tutte le età, di tutte le taglie, colori, profumati o no.
Poi, dal fulcro tradizionale sardo, ci si sposta verso la costa. Qui le tradizioni si sono un po’ ammorbidite e sono state contaminate dall’influenza dello straniero, del turista, ma anche della città, coi suoi ritmi serrati. In questo senso, Cagliari è la capitale di questo atteggiamento.
Il cittadino “casteddaio” un tempo sapeva cosa significa la parola “accoglienza”.
Ancora nel suo DNA sono impiantati quei geni, ma sono come dire… addormentati.
Sono stanchi, dopo tutti questi secoli di altruismo e hanno deciso di prendersi una pausa.
Ciò è lampante se si considera la diffusa tendenza verso quello che, in slang, viene chiamato il classico atteggiamento del “passone”.
Questa tipologia di individuo, che fa della tecnica del “passarsi” la sua filosofia di vita, vive col terrore di mettere mano al portafogli. Gli astemi a Cagliari non hanno problemi, non rischiano certo di venire forzati a bere. Non si pone proprio il problema, perché, se proprio qualcuno vi offre qualcosa e voi rifiutate, l’unica cosa che vi può capitare è la riconoscenza perenne per quel vostro pietoso gesto nei loro confronti. Nessuno insiste, anzi… Improvvisamente lo sguardo della persona che vi sta offrendo qualcosa si rilassa ed ammorbidisce e la sua attenzione viene fulmineamente attratta da qualcos’altro, perché ha paura che possiate cambiare idea e dire: “Ma si, dai, un bicchiere di birra me lo bevo!”.
Senza dover spendere necessariamente tali esorbitanti cifre quali quelle per l’acquisto della fresca e piacevole bevanda, anche il rifiuto di un caffè è ben visto, anzi vi fa innalzare nel tempietto delle persone veramente umili e non dispendiose, qualità queste che vi rendono “una personcina davvero piacevole da frequentare”.
La tecnica del “passone” annovera delle affinità con altri simpatici vezzi, quali quello di far finta di nulla o di scordarsi di un precedente invito a cui avevate risposto con la promessa di una ricompensa. Della serie: “Ah oggi paghi tu? Solo a condizione che la prossima volta tocchi a me…”. Peccato che questo giochino sia ripetuto all’infinito e quella prossima volta dispendiosa non capiti mai.
Oppure quella di far finta di metter mano al portafogli alla cassa, proprio nel momento in cui l’altra persona ha già estratto i soldi dal suo e quindi sarebbe da maleducato rimetterli dentro.
Insomma… Tutta una serie di stratagemmi che rendono fantasiosa e frizzante la vita di questi signori. I cagliaritani in questo sono un pozzo di idee e nuove tecniche, si vocifera di scuole dove viene insegnata questa difficile arte del sapersi “passare” in ogni occasione, sfidando ogni regola di quella tediosa ospitalità che tutti osannano come un grande pregio dell’essere umano…
Antichi!
Per saperne di più su “Cagliari – Elucubrazioni socio-comportamentali”