Politica internazionale, attualità e cultura al centro della XIII edizione. Una no-stop di 9 giorni con oltre 100 eventi in 25 sedi diverse della Capitale con tanti ospiti internazionali
Federica Baioni intervista il Segretario generale del Festival Giorgio Bartolomucci
Politica internazionale, attualità e cultura con un occhio puntato sui grandi temi come: energia, nucleare, cooperazione e sicurezza 6alimentare, intelligenza artific6iale e cyber security, sostenibilità e politiche spaziali. Dal 20 al 28 ottobre torna a Roma la XIII edizione del Festival della Diplomazia, l’unica manifestazione al mondo interamente dedicata alla geopolitica e alle relazioni internazionali. Una no-stop di 9 giorni, con oltre 100 eventi in programma e la partecipazione di tanti relatori italiani e internazionali, che animeranno 25 location diverse della Capitale con conferenze, incontri ed eventi speciali per approfondire il concetto di cambiamento: dalle trasformazioni climatiche ai nuovi equilibri geopolitici ed economici; dalle accelerazioni tecnologiche alla global information war. Il Festival della Diplomazia offre, come ormai da tradizione, il confronto diretto tra il mondo diplomatico e i protagonisti delle azioni politiche, economiche e culturali globali, ma anche imprese, studenti, giornalisti, addetti ai lavori e chiunque voglia scoprire e capire che cosa succede nel dietro le quinte della governance internazionale.
Con un percorso che negli anni ha visto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica, del supporto del Parlamento e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e il patrocinio del Ministero degli Esteri, di oltre 70 Ambasciate, 9 Università e numerosi partner scientifici, il Festival della Diplomazia, è ormai un classico appuntamento per la Comunità Diplomatica presente nella città, che s’incontra e dibatte in diverse sedi istituzionali e 6scientifiche, e rende Roma assoluta protagonista della discussione e dell’analisi geopolitica e diplomatica.
La Capitale, vetrina indiscussa della Diplomazia, è infatti la città con il più alto numero di rappresentanze diplomatiche al mondo e sede di numerose organizzazioni non governative, punti di forza che possono rivelarsi decisive nella sfida della candidatura di Expo 2030, guidata dall’Ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato scientifico del Festival della Diplomazia. Il Festival consolida dunque il ruolo di leader di Roma e contribuisce a rafforzare il dialogo interculturale tra Italia, Europa e il resto del mondo, valorizzando le relazioni multilaterali che sono alla base di tanti progetti di cooperazione delle imprese e delle istituzioni accademiche e scientifiche italiane.
Focus sui temi
Il titolo scelto per questa XIII edizione è “Transitions and Contradictions: is no change anoption?”. Il programma, articolato in 9 giorni di lavori, approfondirà con conferenze, incontri ed eventi speciali, il concetto di cambiamento, in tutte le sue accezioni: dalle trasformazioni climatiche alle nuove rotte che il mondo post pandemia dovrà percorrere nella transizione verso nuovi equilibri geopolitici ed economici; dal bilanciamento dei macro-poteri, in uno scacchiere mondiale stravolto dal conflitto fra Russia e Ucraina, alle accelerazioni tecnologiche, fra meta-verso e intelligenza artificiale, alla global information war. Dinamiche che si alimentano di profonde contraddizioni che durante il Festival verranno lette attraverso la lente della Diplomazia. Nella ricerca delle risposte ai grandi temi connessi all’attualità, il Festival della Diplomazia anche quest’anno vuole contribuire fornendo suggestioni e strumenti con un’approfondita azione di analisi e sintesi per costruire una governance globale all’altezza delle sfide future.
Ma non solo. La Manifestazione, con la sua forte vocazione di divulgazione della geopolitica, sarà anche l’occasione per rendere accessibile alle giovani generazioni argomenti complessi con un approccio multidisciplinare (accademico, giornalistico, della diplomazia). Il programma del Festival è costellato quotidianamente da una serie di appuntamenti che coinvolgeranno direttamente gli studenti (liceali e universitari): dall’analisi mattutina dei giornali stranieri a cura della stampa estera a Roma a lezioni dedicate all’ABC dell’Internazionalizzazione che coinvolgerà a rotazione i licei di Roma a Question time quotidiani in cui gli Ambasciatori stranieri in Italia a turno incontrano gli studenti per una sessione di domande e risposte. Il primo appuntamento sarà il 20 ottobre presso il Centro Studi Americani con l’Ambasciatore della Repubblica Ucraina in Italia S.E. Yaroslav Melnyk che si confronterà sui temi di strettissima attualità con gli studenti del corso di laurea in Global Governance dell’Università Tor Vergata.
Hanno confermato la loro partecipazione, tra gli altri: Per Espen Stoknes, Direttore del Center for Green Growth presso la Norwegian Business School; Bruno Macaes, già Ministro degli esteri del Portogallo; Laban Coblentz, Responsabile della Comunicazione dell’International Nuclear Fusion Research; Emanuela Del Re, Rappresentante Speciale UE per il Sahel; DanielDrezner, esperto di relazioni internazionali e professore della Tufts University; Andri Magnason, scrittore, attivista e politico; Michael Dukakis, ex Governatore del Massachusetts; Tanel Sepp, Director General of the Cyber Security Department, Estonia.
Gran parte degli appuntamenti in calendario saranno trasmessi online sui canali ufficiali del Festival: youtube, facebook, linkedin e twitter. L’hashtag ufficiale è #diplomacy22
Oltre agli eventi fisici, sono previsti anche una serie di eventi realizzati solo per i 4 Diplochannel come “La Penna del Diplomatico” curato dall’Ambasciatore Stefano Baldi, gli “ISPI Morning Briefing”, “Gira che ti rigira” di Michele Gerace e “The Writer’s Corner”.
Il programma completo su www.festivaldelladiplomazia.eu