Durante la plenaria di marzo a Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato i testi dei programmi Europa Creativa ed Erasmus+ per il prossimo periodo di programmazione finanziaria UE 2021-2027. In attesa del proseguimento dell’iter legislativo in sede di Consiglio dell’Unione europea, sono molte le novità che si prospettano per gli ambiti dell’istruzione, gioventù, cultura e sport.
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Il contributo di Europa Creativa e Erasmus+ a questi settori è cresciuto sempre di più negli anni, promuovendo e salvaguardando la varietà culturale e linguistica europea, incoraggiando la mobilità tra le nuove generazioni UE, incentivando lo sviluppo sostenibile dei Paesi partner nel settore dell’istruzione superiore e rafforzando il senso di appartenenza europeo. Anche per il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 si è deciso di sostenere fortemente questi ambiti, non solo per il loro importante apporto economico ma soprattutto per il loro valore fondamentale per il futuro dell’Europa e il consolidamento della dimensione sociale e identitaria europea.
Per il settore culturale e creativo, in primis, è previsto un aumento del budget. È stato proposto, infatti, un sensibile incremento delle risorse finanziarie destinate a Europa Creativa: 2,8 miliardi di euro a fronte degli attuali 1,4 miliardi. Per quanto concerne la struttura, il futuro Europa Creativa manterrà i tre Sottoprogrammi – Cultura, Media e Transettoriale – ma con delle novità. Nell’ambito della sezione Cultura, un nuovo ruolo sarà riconosciuto alla musica, identificata tra i 4 principali ambiti d’azione assieme a patrimonio culturale, editoria e architettura e design. I comparti Media e Transettoriale saranno rafforzati, con una particolare attenzione ai progetti di media literacy a supporto del giornalismo di qualità e a contrasto della disinformazione. Sono inoltre previste azioni volte a favorire la mobilità europea ed internazionale degli artisti e degli operatori culturali e creativi, per lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze, della consapevolezza interculturale, della circolazione e diffusione delle loro opere. Sarà istituita una nuova linea di sostegno a reti di radio e media universitari che si occupano di Europa, nel ricordo di Antonio Megalizzi e di Bartek Orent-Niedzielski, i due giornalisti uccisi nell’attentato di Strasburgo lo scorso dicembre. Infine, lo strumento di garanzia sui prestiti per il settore culturale e creativo, introdotto nel 2016, sarà trasferito come gli altri fondi di garanzia nel nuovo programma INVESTEU.
“Sono convinta – dichiara la relatrice Silvia Costa – che Europa Creativa, soprattutto dopo l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e la Nuova Agenda Europea per la Cultura, contribuirà in maniera determinante a strutturare la presenza dei settori culturali e creativi nella strategia della UE, contribuendo anche a rafforzarne la narrativa ed il senso di appartenenza nei cittadini”.
Grandi cambiamenti riguarderanno inoltre Erasmus+, il programma più noto ai giovani europei. Si intende triplicare i fondi per permettere di eliminare gli ostacoli economici, sociali e culturali che ancora oggi limitano la partecipazione dei giovani europei ai programmi di mobilità per l’apprendimento. Ciò comporterà non solo un maggiore sostegno finanziario, ma anche borse di studio adeguate al costo della vita, una procedura amministrativa più chiara – sviluppando, ad esempio, sistemi online per facilitare lo scambio di informazioni, introducendo una carta europea dello studente e facilitando il riconoscimento automatico e reciproco delle competenze, delle qualifiche, dei diplomi e dei periodi di soggiorno all’estero – sostegno alle persone svantaggiate e ampliamento della partecipazione anche al personale di scuole materne e dell’istruzione per la prima infanzia, a giovani atleti e allenatori sportivi. “Il nostro obiettivo – sostiene il relatore della proposta Milan Zver – è quello di rendere il nuovo programma Erasmus+ più facile da utilizzare e inclusivo, accessibile ed equo per tutti i gruppi di giovani e adulti, indipendentemente dalla loro situazione economica e da altre circostanze”.
Dopo una prima fase pilota, rientreranno nel nuovo programma anche nuove iniziative come Discover EU – che consente ai giovani tra i 18 e i 20 anni di viaggiare gratuitamente in UE – e la rete delle Università europee – rete di università d’eccellenza in tutta l’Unione volta a rafforzare la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione.
Novità e innovazioni che permetteranno ad Erasmus+ 2021-27 di essere un elemento cardine nella creazione di uno spazio europeo dell’istruzione e dello sviluppo di competenze chiave per l’apprendimento permanente entro il 2025, come indicato nella raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018.
Nel complesso, si intende continuare a sostenere la dimensione trasversale della cultura e della gioventù, rafforzandone la dimensione europea e incentivando le sinergie con gli altri programmi europei di finanziamento, dai fondi di sviluppo regionale alla cooperazione e digitale.