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XI Edizione, dal 22 al 24 luglio ad Iglesias, Piazza Municipio. Migrazioni e Mediterraneo è il tema di quest’anno, sempre più attuale.

Il Mediterraneo, Mare Nostrum, mare della storia delle partenze e degli arrivi, dei popoli e delle grandi fughe, delle migrazioni e delle grandi battaglie, dei commerci, degli scambi. Su questo mare Zeus come in una profezia ha incontrato Europa suggellando quella che è la vocazione di questo spazio liquido; l’incontro fra alterità, popoli, lingue, costumi, generando un sincretismo che porta cultura. Con uno sguardo al passato e al futuro cercheremo di capire se questo mare viene percepito come un confine che rende straniere le persone o una strada che porta verso la speranza e l’accoglienza.

Festival della Storia

Programma

22 Luglio 2017 ore 20,45
Saluti e presentazione dell’XI Edizione del Festival, avv. Giampaolo Manca parlerà della PRIMAVERA ARABA E LA “RIVOLUZIONE DEI GELSOMINI”.

La rivoluzione del popolo tunisino e la faticosa conquista della libertà. Come un popolo che si affaccia sul Mediterraneo ha evitato la guerra civile e la migrazione delle sue genti.
Video e narrazione di Gianluca Medas dialogano con l’avv. Mauro Sollai:
Avv. Radhia Nasraoui fondatrice dell’Associazione contro le torture in Tunisia e attivista leader per la libertà e tutela dei diritti nella Primavera Araba.

Dott. Gianni Andrea Deligia già Funzionario dell’ONU e delegato al ritiro del Premio Nobel per la pace per l’anno 2001 come membro del Dipartimento per il Mantenimento della Pace presso le Nazioni Unite, la Commissione Europea e i migranti in Italia. Marc Arno Hartwig Rappresentante della Commissione Europea per la Migrazione in Italia e Grecia.
Proiezione delle immagini tratte dal Reportage del fotografo Andrea Cocco “OUMAR e la sua giornata in un centro di accoglienza per migranti in Sardegna”

23 Luglio 2017 ore 20,45
LE SENTINELLE DEL MARE
Spettacolo teatrale scritto e diretto da Gianluca Medas con l’esibizione dei ragazzi stranieri ospiti della Coop. sociale La vela blu di Aritzo “IL FLUSSO DI MIGRANTI IN SARDEGNA, ACCOGLIENZA, SISTEMAZIONE, DESTINO DEI MIGRANTI. I MINORI NON ACCOMPAGNATI”.
Intervistati dall’avv. Mauro Sollai intervengono: dott. Marcello Oggianu Vice Prefetto della Provincia di Cagliari responsabile Ufficio Migranti, dott.ssa Anna Cau Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Cagliari, Anna Melis Presidente della Cooperativa Sociale La vela Blu.

24 luglio 2017 ore 20,45
LA SOLIDARIETA’ NON HA TEMPO, SPAZIO E CONFINI
CAGLIARI, I BOMBARDAMENTI DEL 1943 E GLI SFOLLATI. Narrazione di Gianluca Medas

MEDITERRANEO E SOLIDARIETA’
Intervistati dal giornalista Ottavio Olita intervengono: Don Ettore Cannavera responsabile e fondatore della Comunità la Collina, Mimmia Fresi coordinatore dei servizi per l’immigrazione della Cooperativa Il Seme Giovanna Grillo responsabile della struttura Casa di Emmaus.

Interventi musicali di Andrea Andrillo

“Quando la solidarietà vince il terrore internazionale e costruisce un ponte di pace e speranza” Testimonianza dell’Avv. Donatella Pau Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Oristano

Premiazione dei partecipanti al Concorso Fotografico MIGRANTI E MIGRAZIONI

Presidente Onorario del Festival Dott. Gianni Andrea Deligia
Direttore Artistico Gianluca Medas
Direttore Scientifico Avv. Giampaolo Manca
Direzione Organizzativa Avv. Annalisa Zedde
Pagina Facebook: Festival della Storia https://www.festivaldellastoria.it

I protagonisti dell’XI Edizione del Festival della Storia

Gianluca Medas

Erede naturale dei fratelli Medas, unica famiglia d’arte sarda, oggi Gianluca Medas è il direttore artistico dei Figli d’arte Medas e del teatro Fratelli Medas. In particolare è ideatore delle manifestazioni: Famiglie d’arte 20° , Festival della storia 8° , Teatro Popolare. È il direttore artistico per le attività culturali del Museo di Buggerru, autore di numerosi testi teatrali. Per conto del Premio e della Fondazione Dessì ha realizzato spettacoli di tutti i romanzi dell’autore villacidrese. Ha realizzato trasmissioni tv e radiofoniche (Sardegna Uno, Videolina, Radio Press, Radio Samassi, Radio Antenna Libera). Tra le trasmissioni Sentidu, Contos, Tg Ragazzi. (Premio Ilaria Alpi), Cara Sardegna (premio Cosarda) Argo ( premio Chia). Come attore ha partecipato ai film FrontierePer SophiaIl Figlio di BakuninDisamistade. Ha scritto e realizzato trasmissioni per la RAI regionale. Tra i libri più importanti pubblicati: “Le Frazioni del Moro” (finalista premio nazionale della letteratura di Olzai, due edizioni) , “Le Avventure di Flamingo” ( due edizioni), “La Sardegna dei sortilegi” ( ed. Newton Compton – sette edizioni). Altri premi: Villadichiesaper

Il film “Il Rumore del Silenzio” e il Premio Miur per miglior documentario Expo 2015. Ha curato per due anni la direzione artistica della manifestazione europea per la campagna antincendi, a Tempio. Per questo lavoro ha ricevendo il Premio Siro Vannelli per la realizzazione del documentario “Curraggia, una ferita ancora aperta“. Ha curato la mostra “Umbras, Femminas” (stabilmente allestita a Pauli Arbarei per conto de Sa Corona Arrubia). Si è occupato della cura dei contenuti culturali del Museo del Territorio a Buggerru. Ha collaborato con il Museo Nivola di Orani, con la Galleria comunale d’arte di Cagliari. Ha ideato e diretto con la NONSOLOAVVOCATIONLUS il “Processo a Emilio Lussu” rappresentazione teatrale dei fatti che nel 1926 portarono alla sbarra l’avvocato Emilio Lussu per aver ucciso il fascista Porrà. Recentemente, edito dalla CUEC, ha pubblicato il libro “Schillellè”. E’ Ideatore e direttore culturale del Festival della Storia di Iglesias.

Giampaolo Manca

Laureato in Giurisprudenza, dal 1995 è avvocato civilista. Dal 1999 al 2011 è stato magistrato onorario con funzioni di giudice civile e penale nel Circondario del Tribunale di Oristano. Ha scritto per le riviste giuridiche del Sole24Ore e IPSOA. Relatore in numerosi convegni e seminari si è occupato di formazione e aggiornamento professionale per avvocati. E’ socio fondatore dell’Associazione forense Osservatorio del Foro di Cagliari di cui è vicepresidente e della NONSOLOAVVOCATIONLUS, quest’ultima costituita con un gruppo di avvocati artisti, musicisti e attori che si esibiscono in eventi con finalità benefiche. Nel 1990, con la prefazione del prof. Marcello Serra, ha pubblicato la raccolta di poesie “Dietro l’angolo del cuore”. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi letterari locali e nazionali di poesia e narrativa breve. Nel 2014 ha esordito come scrittore con il romanzo “Il Volo” diventato in breve tempo un vero e proprio evento culturale e musicale rappresentato nei teatri, scuole, piazze e biblioteche dell’isola con oltre 20 repliche.  Diretto da Gianluca Medas ha fatto parte del cast che ha portato in scena il “PROCESSO A EMILIO LUSSU” vestendo i panni del presidente della Corte d’Appello che prosciolse il fondatore del Partito Sardo D’Azione dal reato di omicidio volontario. È mediatore professionista dal 2009 e consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari. Nel 2017 ha co-fondato e fa parte del direttivo dell’Associazione no profit FotografidiSardegna che si occupa della diffusione della cultura fotografica in Sardegna; ha partecipando a diverse collettive. Dal 2016 è Direttore scientifico del Festival della Storia.

Marc Arno Hartwig

Nato in Germania conosce la Sardegna per essere stato militare presso la NATO di Decimomannu. Funzionario dell’Agenzia europea FRONTEX, è membro della rappresentanza in Italia della Direzione Generale Migrazione e Affari Interni della Commissione Europea. Frontex è l’agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea, e ha specifiche competenze nella gestione delle frontiere, in cooperazione con le istituzioni nazionali. Il suo ruolo è fondamentale nell’attuazione della politica dell’Unione Europea sulle migrazioni, ma ancora difficile è l’integrazione coi sistemi operativi e le politiche dei singoli stati. Hartwig insieme a un team che supera le 400 persone gira l’Italia e la Grecia per fornire ai governi e alle Prefetture supporto tecnico, indicazioni e suggerimenti per la gestione delle problematiche dei migranti.GG

iGianni Andrea Deligia

Nato a Meana Sardo, 64 anni, ha avuto un destino fuori dal comune. Viaggiatore nell’anima, ascoltatore e osservatore accurato, ha vissuto in prima persona le grandi tragedie che hanno afflitto l’umanità in questi ultimi 40 anni.  Ha seguito gli studi all’Università di Scienze Politiche a Cagliari (1970-74) e all’American University of Beirut, Libano (1984-85). Dopo cinque anni di volontariato in Ciad, lavora per 32 anni per l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Opera in Africa, Medio Oriente, Asia Centrale e Estremo Oriente, lavorando principalmente in paesi in stato di conflitto e post conflitto. Informazione, rifugiati, emergenze, sviluppo, amministrazione dello Stato e mantenimento della pace, sono stati i principali campi operativi del suo impegno internazionale. Tra gli anni settanta e ottanta lavora in Ciad e Camerun prima come capo redattore di “Tchad et Culture”, unica rivista ciadiana in lingua francese, poi come consigliere del Ministro dell’Informazione di quel paese. E’ nominato a capo dell’UNICEF e s’impegna nella lotta contro la fame, le grandi epidemie e la guerra civile in Ciad. Piaghe di cui soffrivano e furono vittime tutti i paesi dell’Africa saheliana appena usciti dal colonialismo.  Dalla metà degli anni ottanta e per più di dieci anni opera, sempre con l’ONU, tra Vienna, Palestina (Gerusalemme e Gaza), Libano in piena guerra civile, Siria e Giordania. In questo Medio Oriente attanagliato da grandi passioni, interessi e fragilità politiche assume la direzione della gestione dei campi rifugiati  Palestinesi, vittime del conflitto arabo-israeliano. Alla metà degli anni 90 è in Afghanistan, Uzbekistan e Tajikstan, per la protezione e l’assistenza ai rifugiati afghani e tajik vittime delle guerre civili scoppiate dopo il ritiro delle truppe sovietiche dall’Asia Centrale. Alla fine degli anni 90 è a Baghdad (Iraq), centro nevralgico del petrolio tanto importante per l’Occidente, come Ispettore per le sanzioni dell’ONU (“petrolio contro cibo”) imposte al regime di Saddam Hussein. Sempre con l’ONU che funge da Governo Provvisorio, si occupa anche di Missioni di Mantenimento della Pace. Prima in Cambogia, (1992) dopo la partenza del Vietnam, come coordinatore degli aiuti per la ricostruzione nelle provincie. Poi nell’isola di Timor Orientale, dopo la partenza dell’Indonesia, come “governatore” di una parte dell’isola che ha aiutato nella sua strada verso l’indipendenza sancita il 20 maggio 2002. Ritorna poi in Africa con la Missione di Pace: prima per aiutare a fermare le diverse guerre civili nella Repubblica Democratica del Congo, poi in Burundi per assistere il paese nella ricostruzione dopo il conflitto intestino Hutu-Tutsi. Alla fine del 2011, conclude la sua lunga e ricca carriera onusiana in Costa d’Avorio dove, come Direttore, lavora per assicurare una soluzione politica alla divisione del paese e al lungo conflitto interno.  Nel 1984 è stato nominato dal Presidente Sandro Pertini Cavaliere all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana “Per meriti acquisiti nella protezione dei cittadini italiani e dei loro beni durante la guerra civile in Ciad: 1979-1982”. Nel 2001 in rappresentanza dell’ONU ha ritirato il Premio Nobel della Pace.

Radhia Nasraoui

Nasce a Tunisi nel 1952. Nel 1972 giovanissima conduce la protesta per il rispetto dei diritti umani contro il governo depresidente Habib Bourguiba che vietava a studenti e lavoratori di poter manifestare liberamente il proprio dissenso contro il regime autoritario. Nel 1978 diventa avvocato. Ha contribuito a fondare l’Associazione contro la tortura in Tunisia, per questo è stata spesso vittima di pressioni, molestie, controlli e violenze a opera della polizia tanto che di lei si è occupato il Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne. Il marito Hammami Hamma, esponente politico del partito comunista dei lavoratori tunisini che si opponeva al regime prima di Bouruiba e poi a quello di Ben Alì, è stato più volte in carcere e a sua volta torturato in più occasioni. Durante la Rivoluzione dei gelsomini nel 2011 diventa un opinion leader e importante attivista della primavera araba. Anche dopo la rivoluzione ha continuato a denunciare i casi di tortura e maltrattamenti di prigionieri. E’ membro del comitato di osservatori  del tribunale Russel sulla Palestina  il cui lavori sono iniziati nel 2009. Nel 2013 ha assunto la difesa processuale di Amina Sboui ex membro del movimento femminista Femen. Ha combattuto con grande coraggio contro le violenze e le persecuzioni giudiziarie subite dai detenuti e dal marito, mobilitando i più importanti gruppi internazionali dei diritti umani tra i quali Amnesty International che portò il caso di Hammami Hamma all’attenzione della comunità internazionale. Per la sua fattiva opera di difensore dei diritti umani e il suo impegno per l’emancipazione delle donne ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Nel 2005 la Libera Università di Bruxelles le ha conferito la Laurea Honoris causa. Nel 2011 dalla Berger Fondation Roland riceve il premio “per aver contribuito in modo significativo al successo della Primavera araba e la tutela della dignità umana”. Nel 2013 riceve il Premio Olof Palme.

Mauro Sollai

Avvocato civilista. Personalità eclettica che spazia dalla passione fotografica alla cultura musicale e al teatro. E’ uno dei soci fondatori della NONSOLOAVVOCATIONLUS, associazione di giuristi che hanno avuto dei trascorsi come cantanti, poeti, scrittori, ballerini, cabarettisti e musicisti che dal 2012 organizza nei teatri, ospedali e case di riposo eventi con finalità benefiche. Ha costituto il gruppo di cabaret Hotel Pandemonio riscuotendo lusinghieri successi nel capoluogo, ha partecipato come attore in diversi eventi teatrali e spot televisivi. Ha scritto, diretto e interpretato “Corri Pinocchio corri, un praticante modello” con le musiche di Edoardo Bennato. Con Gianluca Medas attualmente sta lavorando alla messa in scena di “Aspettando Godot”.

Ettore Cannavera

Per decenni si è messo al servizio di un’altra idea di pena. Attraverso il suo doppio ruolo di cappellano dell’istituto penale minorile di Quartucciu nonché di fondatore della Comunità ‘La Collina’ a Serdiana, non solo ha offerto a centinaia di ragazzi entrati nel circuito penale occasioni di recupero sociale ma ha anche svolto un ruolo critico nei confronti di una idea di pena vendicativa. Ha da sempre sostenuto pubblicamente come la carcerazione per i ragazzi dovrebbe essere definitivamente superata. Ha pubblicamente messo a disposizione il suo ruolo di ministro di culto cattolico a disposizione di tutti gli altri credi religiosi, credendo profondamente nell’intercumenismo. Ha infine rinunciato allo stipendio che lo Stato gli conferiva in quanto Cappellano del carcere sostenendo che fosse ingiusto essere pagato per qualcosa che dovrebbe attenere alla libertà di coscienza. Ha pubblicamente posto il tema dei giovani adulti detenuti, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, chiedendo nei loro confronti una maggiore attenzione pedagogica“. Questa la motivazione del premio che gli è stato conferito a Milano nel 2016 dalla Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili coordinata da Cecilia Strada (Presidente di Emergency). Don Cannavera per 24 anni è stato Cappellano del Carcere minorile di Quartucciu. Sempre impegnato nel sociale e con i giovani, partendo dall’Associazione di volontariato “Cooperazione e confronto” nel 1995 ha dato vita all’esperienza comunitaria “La Collina” che opera nel campo della prevenzione e riabilitazione di adolescenti e giovani adulti in difficoltà. E’ psicologo, psicoterapeuta, pedagogista. Dal 2011 è docente associato di Psicologia Generale presso la Pontifica Facoltà Teologica della Sardegna.

Annalisa Zedde

Laureata presso l’Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Giurisprudenza con la tesi “Privacy e Costituzione” esercita la professione di avvocato. Dal 2007 è abilitata a patrocinare nanti il Tribunale per i Minorenni. Dal 2011 è Mediatore iscritto all’Albo dei Mediatori professionisti presso il Ministero Grazia e Giustizia e svolge la sua attività presso l’Organismo Mediainsieme di Cagliari. Ha una grande passione per il teatro. Ironica e brillante ha alle spalle diversi lavori e laboratori teatrali, tra questi uno con Paolo Rossi. Nel 2012 porta in scena, scritto da Luca De Angelis, la commedia musicale “Jelousamour”. Con l’associazione NonsoloavvocatiOnlus partecipa a numerosi spettacoli di beneficenza. Dal 2013 al 2016 fa parte del duo comico “Taglia 40”, come autrice e attrice portando in scena lo spettacolo “Donne dududù”. Ha collaborato con la Compagnia teatrale Ferai Teatro di Andrea Ibba Monni. Dal 2016 partecipa, sempre come autrice e attrice, al progetto Hotel Pandemonio, formazione teatrale comica costituita da alcuni avvocati cagliaritani che si sono esibiti in diversi spettacoli nel capoluogo sardo. Ha lavorato con Gianluca Medas nell’allestimento scenico e organizzativo del “PROCESSO A EMILIO LUSSU” rappresentato nelle più importanti città isolane. Ha debuttato il 20 maggio 2017 con un monologo scritto e da lei diretto dal titolo “A PROPOSITO DI LEI”: è il suo primo spettacolo teatrale da solista e per il quale sta ottenendo positivi consensi di critica e pubblico. Dal 2016 è direttrice organizzativa del Festival della Storia di Iglesias.

Mimmia Fresu

Nato a Nughedu San Nicolò (SS) nel 1949 è stato per anni Segretario Generale Regionale della Filcea-CGIL (4700 iscritti) e componente del Direttivo nazionale della stessa Categoria e della Confederazione reg. sarda. E’ stato Presidente del Comitato Regionale INPS; Presidente dell’Osservatorio regionale sul lavoro sommerso e della Commissione per il giudizio amministrativo nelle controversie in materia di sussistenza dei rapporti di lavoro; Presidente della commissione sul lavoro irregolare. Si è poi occupato di volontariato rivolto al mondo dell’immigrazione realizzando un servizio di mediazione culturale itinerante (camper), finalizzato a fornire informazione, indirizzo e accompagnamento ai cittadini immigrati impossibilitati a rivolgersi agli enti istituzionali, ma anche allo scopo di intercettare la fascia delle presenze irregolari, quella più bisognosa di informazioni per il loro percorsi di regolarizzazione, monitoraggio e assistenza sanitaria. Ha svolto attività di collaborazione e consulenza per le politiche sociali e l’immigrazione con l’assessorato alle politiche sociali della provincia di Cagliari. Dal 2007, nell’ambito dei progetti per l’integrazione, ho proposto e organizzato l’evento Ethnika’, una manifestazione interculturale che riunisce le diverse comunità straniere presenti nel territorio sardo. Alla manifestazione, giunta all’ottava edizione, aderiscono oltre 120 associazioni e circa 100 comunità straniere. Dal 2016 è Coordinatore per le politiche e i servizi per l’immigrazione (13 centri di accoglienza immigrati) presso la Cooperativa, Comunità Il Seme a Santa Giusta (Or).

Donatella Pau

E’ nata a Oristano nel 1962, è sposata ed ha una figlia. E’ avvocato dal 1994 ed è la prima donna eletta come Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Oristano, carica che ricopre da 5 anni. Molto attiva nella politica forense, nel 2017 è stata nominata Coordinatore Nazionale del Coordinamento degli Ordini e delle Unioni regionali Forensi. Ha stretto cordiale amicizia con l’avvocato tunisino Essid Abdelaziz componente del Consiglio Nazionale degli Avvocati tunisini facente parte del Quartetto per il Dialogo che, dopo aver evitato la guerra civile in Tunisia e formato una nuova costituzione democratica, nel 2015 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace. Si è fatta personalmente promotrice di una straordinaria iniziativa di solidarietà che nel maggio del 2017 ha coinvolto alcune centinaia di avvocati di tutta Italia, permettendo la riapertura dell’Hotel Imperial a Sousse in Tunisia, chiuso dal 2015 a seguito dell’attacco terroristico dell’Isis conclusosi con la tragica uccisione di decine di turisti. Per il suo gesto ha ottenuto l’alto riconoscimento del Consiglio Nazionale Forense italiano.

Ottavio Olita

Giornalista Rai dal 1988 a 2013, in precedenza Capo dei Servizi Culturali nel quotidiano La Nuova Sardegna. Aveva cominciato la carriera nell’agenzia giornalistica Ansa. Ha insegnato – dal 1974 al 1980 – Lingua e Letteratura Francese nell’Istituto di lingue della Facoltà di Magistero di Cagliari. Da cronista di nera e giudiziaria è poi passato alle pagine culturali della Nuova Sardegna, in Rai si è occupato anche di sport (“90’ Minuto” e “Stadio Sprint”), di ambiente (“Ambiente Italia”), di cultura ( “Tg l’una”), di esteri (inviato a Mosca nel 1991 per il Tg2). Ha concluso con la qualifica di Conduttore e Capo Servizio. Ha curato varie pubblicazioni periodiche come “Altair”, “Ideas”, “Spettacolo”,“Medicina & solidarietà”. Prima di approdare alla narrativa ha dato alle stampe vari saggi e ricerche. I più importanti: “Sardegna in fiamme. Prospettiva il deserto”, Stef; “Vite devastate. Il caso Manuella”, Edes; “San Sperate. All’origine del muralismo”, AM&D editore. L’oltraggio della sposa – edito da Città del sole – è il suo sesto romanzo. I precedenti sono stati La Borsa del colonnello e Il futuro sospeso editi dalla Cuec; Il faro degli inganni, 2011 e Codice libellula – La verità negata, 2013, entrambi Edes ; Anime rubate, 2015, Città del Sole, con il quale ha vinto il premio ‘Selezione libro dell’anno 2015’.

Giovanna Grillo

E’ figlia di Nico Grillo, diacono della diocesi di Iglesias, che 35 anni fa ha fondato l’Associazione di volontariato casa Emmaus aprendo una comunità per tossicodipendenti. Ha iniziato in sordina a lavorare come animatrice di teatro; oggi dirige tutte i centri e i servizi che la Comunità gestisce, dalle strutture per le dipendenze, a quelle per la psichiatria, all’accoglienza dei migranti, dei minori non accompagnati, dei detenuti ospitati a scontare pene alternative al carcere. Si occupa anche di accoglienza SPRAR in convenzione con il Comune di Iglesias. Negli ultimi anni l’Associazione collabora anche con alcune realtà libanesi e siriane che si occupano di profughi siriani e di stati di povertà estrema. Ha studiato filosofia a Pisa e teologia in Sardegna. Vanta un Master in management delle aziende sanitarie rilasciato dalla LUISS a Roma e attualmente sta frequentando un alto corso all’Università di Pavia per l’immigrazione di genere femminile.
Presiede il coordinamento delle Comunità terapeutiche sarde ed è delegata al Coordinamento nazionale delle comunità accreditate (INTERCEAR). 

Andrea Andrillo

Ama definirsi, e certamente non per capriccio, un “cantautore anomalo”.
Chiusa la sua carriera “elettrica” con i Man on the Margin (due dischi, uno dei quali  per l’etichetta sarda AudioStudio nel 1998 su poesie del poeta William Blake e uno nel 2007 per l’etichetta italiana Velut Luna ), si rimette in gioco da solista nel 2010 collaborando con “Galleria Magenta52” Design a Vimercate (Milano) in occasione della mostra “Tracce” del Pittore Armeno Gaguik Martirosyan di casa a Parigi. Si tratta una collaborazione ripresa assieme al Magnetica Ars Lab nel 2017 con le musiche per un video di animazione “dadaista” del regista iraniano 
Majid Aghili  su immagini tratte dai dipinti di Martirosyan. (Su Youtube.com – ” Les Petites Voitures de Gaguik” ). A partire dal suo timido ritorno sulle scene,  Andrillo si dedica a scrivere nuove canzoni ma anche ad ampliare la gamma delle collaborazioni, convinto dell’importanza di fare rete, scambiarsi idee per resistere all’appiattimento selvaggio generalizzato che sembra essersi insinuato nella nostra quotidianità . Mette in musica diverse poesie di Vincenzo Pisanu, uno dei massimi poeti in lingua sardo-campdanese, fa spettacoli assieme alla poetessa Rossana Abis, al gruppo di poesia “mobile” Matitate e suona durante i readings del poeta senegalese Boucar Wade. Interagisce spesso anche con il pittore/street artist Fabio Buonanno, il quale dipinge le immagini iconiche che andranno a finire sul primo EP di Andrillo, nel 2015, dal titolo “Atlantide prima della pioggia”.
Il 2015 è l’anno nel quale vengono messi definitivamente da parte gli indugi e a seguito di una collaborazione (poi non totalmente terminata) con la S’Ard Music viene dato alle stampe l’EP digitale Atlantide prima della pioggia. I video dei quattro brani compresi nel disco si trovano tutti su youtube. Successivamente, assieme al Magnetica Ars Lab, produce una versione noise di un suo brano acustico scritto in occasione del ventennale della strage di Srebrenica. Anche questa canzone/video (United Nothing: Srebrenica, July 11TH, 1995), con sottotitoli in italiano, è disponibile su youtube.

Discografia:
Con i  M.o.M. (Man on the Margin)
1998 – Songs of Innocence and of Experience
2007 – Electric Dancer
Da solista:
2015 -Atlantide prima della pioggia – 2015 – EP
2015, assieme a Magnetica Ars Lab – brano digitale
United Nothing (Srebrenica July 11, 1995)

Anna Cau

E’ entrata in magistratura nel 1984. E’ stata Pretore a Sanluri, P.M. della Procura circondariale di Cagliari, giudice penale e civile nel Tribunale del capoluogo. Dal dal 2004 Sostituto procuratore dei minori fino a raggiungere il vertice della Procura presso il Tribunale dei minori di Cagliari. Vanta due quadrienni alla guida dell’Associazione Nazionale Magistrati. Relatrice e ospite in numerosi convegni, si è sempre distinta per impegno e sensibilità, specie in tema di migranti minori non accompagnati maturando una notevole esperienza in questa materia.

Anna Melis

Presidente della Cooperativa Sociale La Vela Blu, presiede per Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza la struttura regionale ed è consigliere di quella nazionale. Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) è un’Associazione nazionale di promozione sociale con carattere di Federazione alla quale aderiscono organizzazioni presenti in quasi tutte le regioni d’Italia, fra cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, enti religiosi. È presente in tutti i settori del disagio e dell’emarginazione, con l’intento di promuovere diritti di cittadinanza e benessere sociale. La Federazione è nata agli inizi degli anni Ottanta, quando persone impegnate sul fronte delle tossicodipendenze, del disagio giovanile, dei senza dimora, della disabilità sentirono il bisogno di unirsi per formare un movimento culturale che, a partire dai temi della povertà e dell’esclusione, fosse in grado di contribuire a un più giusto modello di sviluppo e di proporre proposte politiche e stili di vita adeguati alle sfide dei tempi presenti. Complessivamente in un anno i gruppi associati alla Federazione si fanno carico di 4.000 nuclei familiari e 45.000 persone, mentre entrano in contatto con 20.000 famiglie e 153.000 persone. Nel CNCA non si fanno discriminazioni di fedi e di culture, piuttosto si sviluppa un dialogo continuo tra ispirazioni diverse secondo un approccio laico e pluralista. La Federazione ha come sua principale finalità quella di elaborare le posizioni che le organizzazioni aderenti esprimono in sede di dibattito nazionale e locale, sia sugli indirizzi politici, economici e sociali delle istituzioni e degli altri soggetti della comunità, sia sugli aspetti tecnici relativi alle politiche sociali e ai diversi settori di intervento. L’orizzonte di riferimento di tale riflessione è la costruzione di “comunità accoglienti”, capaci di accompagnare, condividere, sostenere la vita delle persone, in particolare di quelle che più faticano. A tal fine, la Federazione promuove documenti, campagne, conferenze, seminari e prese di posizione pubbliche. Inoltre, il CNCA elabora e attua progetti ad alto contenuto sperimentale con l’obiettivo di individuare modelli di intervento e buone prassi da diffondere nel proprio tessuto associativo e nella più ampia comunità di coloro che sono interessati alla centralità della questione sociale. Infine, l’azione di sostegno all’obiezione di coscienza che ha caratterizzato fortemente l’identità di diversi gruppi della Federazione, continua oggi con l’attivazione di un Ufficio dedicato esclusivamente al servizio civile volontario. In quest’ottica opera e lavora la Cooperativa La Vela Blu di Aritzo che ospita un gruppo di adolescenti migranti giunti in Sardegna con i barconi, salvati in mare dalla Guardia costiera o dalle organizzazioni umanitarie.

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