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Time in Jazz: al via sabato 9 agosto il festival diretto da Paolo Fresu. All’insegna dei “Piedi” l’edizione numero ventisette in programma fino al 16 a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna

Programma 2014

“È pur vero che, una volta in piedi, l’uomo non sa star fermo”. Con questa citazione di Frédéric Gros, il filosofo francese autore di “Andare a piedi – Filosofia del camminare”, Paolo Fresu introduce il tema che caratterizza la ventisettesima edizione di Time in Jazz, il festival internazionale di cui è ideatore e direttore artistico, e che quest’anno gode del patrocinio della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea.

Si riconosce infatti sotto il titolo “Piedi” l’appuntamento di mezza estate in Sardegna, in programma dal 9 al 16 agosto a Berchidda, il paese natale del trombettista, ma con fermate sparse, come sempre, anche in vari altri centri e località del nord dell’isola: Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, Sant’Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania e Tula. Quindici tappe per un’intensa settimana di musica (e non solo) da vivere dal mattino a notte fonda in spazi e scenari sempre differenti, dagli scorci marini alle chiesette di campagna, dalle piazze agli altri luoghi notevoli portati in dote da ciascun comune, con Berchidda a fare da “campo centrale”.

Su questo circuito ideale, caratterizzato dal paesaggio, dalla natura e dalla cultura locali, è atteso un nutrito e variegato cast artistico in cui si riconosce più di un nome di primo piano della scena jazzistica (e non solo) italiana e internazionale: Fabrizio Bosso, Julian Mazzariello, Nico Gori, Alessandro Lanzoni, Rosario Bonaccorso, Stefano “Cocco” Cantini, Marco Tamburini, Leonardo Sapere, Ezio Bosso, Luca Aquino, Carmine Ioanna, Monica Demuru, Mulatu Astatke, Elina Duni, Omar Sosa, Gustavo Ovalles, Andy Emler, Laurent Dehors, Dave Holland, Kevin Eubanks, Eric Harland, Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Mangalavite, Stefano D’Anna, la Fanfara Tirana, i Transglobal Underground, la Banda Musicale “Bernardo De Muro”, il gruppo vocale A Cumpagnia, il BargaJazz Ensemble, la Brass Bang! con Steven Bernstein, Marcus Rojas, Gianluca Petrella e lo stesso Paolo Fresu. E, ancora, lo scrittore Erri De Luca, Alessio Bertallot con le sue selezioni musicali, Luigi Lai e i suoni delle launeddas, i passi di tango di Margarita Klurfan e Walter Cardozo, i balli tradizionali sardi e il tip-tap contaminato e multimediale di Tamango e Urban Tap; danze che si intrecciano con altre suggestioni evocate dal tema dei “Piedi”: il ritmo, la terra, il viaggio, l’impronta dell’identità. Suggestioni e spunti di ispirazione validi anche per il consueto apparato di mostre ed eventi espositivi allestiti al Centro Laber di Berchidda sotto l’insegna del Time in Jazz coordinato da Giannella Demuro e Antonello Fresu.

Musica, arte, cinema, con una selezione di film curata dal regista Gianfranco Cabiddu. Ma non solo: numerose, ancora una volta, sono infatti le iniziative targate Green Jazz, la sezione del festival dedicata all’ambiente. Quest’anno, accanto ai consueti progetti dedicati alla costruzione di una consapevolezza ambientale diffusa – come Green Point, Light for Music, Acqua dalla Rete, Motori a strappo, e la seconda tappa di “Sentieri di…”, il progetto pluriennale dedicato alle eccellenze dell’agro-alimentare sardo, con uno spazio riservato ai vini sardi di qualità -, coinvolgeranno il pubblico anche interessanti seminari, laboratori e prove di fitwalking e nordic walking, con la partecipazione di esperti escursionisti e “camminatori”.

Calato il sipario sulla settimana berchiddese, i riflettori si accenderanno ancora una volta su Time in Sassari, il consueto prolungamento del festival che si terrà il 17 e il 18 agosto nel capoluogo turritano con tappe anche a Cheremule, Osilo, Ossi e Sorso. Protagonisti il sassofonista Stefano D’Anna col suo gruppo, Javier Girotto col sestetto di Fabrizio Bosso; il duo di Gianluca Petrella e Steven Bernstein, ancora il trio di Girotto, Peppe Servillo e Natalio Mangalavite con le storie musicate di “Futbol”, il violinista algerino Kheir Eddine M’Kachiche in due inediti duo con Andy Emler e con Paolo Fresu.

È dunque un cartellone fitto di eventi assortiti e di spessore quello allestito dall’Associazione culturale Time in Jazz con il patrocinio di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Berchidda, del Comune di Sassari, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell’Unione Europea progetto Caras, della Banca di Sassari, della Comunità montana del Monte Acuto, dei comuni di Bortigiadas, Budoni,Calangianus, Cheremule, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Osilo, Ossi, Ozieri, Pattada, Posada, Sant’Antonio di Gallura, Sorso, Telti, Tempio Pausania e Tula, con la partecipazione di Ente Foreste della Sardegna, Banco di Sardegna, Sardinia Ferries, Geasar, Ente Musicale di Nuoro, I-Jazz, Careof, Ichnusa, Clarin Italia, A.S.CU.N.A.S., Boghes de Cheremule, Mereu Motori, FAB Autoservizi, Pincar, Secauto, Consorzio San Michele, Jazz Hotel, RR Orafi, Tecnografica Turritana, Medtravel, Abele Editore, Condaghes Edizioni, Il Maestrale, Aipsa Edizioni, Materiali edili Pianezzi, Nuova Casearia – Crasta, Su Senabrinu, Dolci Tradizioni, Pensieri Floreali, Il Menù di Elia, Allianz RAS, Big Bar, Bar Al muretto, K2, Bar Centrale, Friends’ Bar, Pizzeria Genipabù, Royal Pizza, Campeggio Tancaré.
Al via sabato 9 agosto
La ventisettesima edizione di Time in Jazz si mette in marcia sabato 9 agosto con tre diversi appuntamenti legati al mare. Il primo è in mattinata all’antica Torre di San Giovanni, sul litorale di Posada, il suggestivo paese della Baronia sulla costa orientale: qui, alle 11, il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Mazzariello presentano il loro progetto “Shuffle”, un emozionante viaggio in un repertorio che spazia tra generi e stili differenti, dalla tradizione jazzistica al Brasile, fino alla canzone d’autore.

Altro mare e altre emozioni attendono il pubblico del festival nel tardo pomeriggio: alle 18, nella Pineta di Sant’Anna nei pressi di Budoni, centro costiero a una trentina di chilometri da Olbia, va in scena “Tango sottile”. Si tratta di una performance sperimentale realizzata appositamente per Time in Jazz dal violoncellista italo-argentino Leonardo Sapere e dai ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardozo: tre artisti che uniscono l’attenzione e lo studio della tradizione del tango con una costante ricerca musicale e coreografica.

E il mare fa da sfondo anche al terzo evento della giornata inaugurale del festival: alle 15.30 parte infatti da Livorno il traghetto della Sardinia Ferries diretto al porto sardo di Golfo Aranci (arrivo ore 21) che ospita a bordo la consueta “concertazione navale”, una produzione originale di Time in Jazz in collaborazione con la compagnia delle navi gialle che si rinnova per il nono anno consecutivo. A caratterizzare il viaggio, questa volta, l’inedito incontro tra la parola dello scrittore Erri De Luca, che racconterà di Mediterraneo e di emigrazioni, e la musica di Ezio Bosso, uno dei musicisti-compositori italiani più apprezzati della sua generazione (è nato a Torino nel 1971) e di quella corrente che viene definita “neo” o “post” minimalismo.

Alla performance seguirà una conferenza di Gianfranco Bracci, guida escursionistica e ambientale di grande esperienza, istruttore nazionale di nordic walking e corrispondente della rivista “Camminare”. Si tratta del primo appuntamento di Greenwalk, uno dei tanti progetti previsti nell’ambito di Green Jazz, la sezione del festival dedicata ai temi ambientali.

Già impegnato in mattinata con Julian Mazzariello, Fabrizio Bosso torna in scena in serata (ore 21.30) a Pattada, nella piazza della Chiesa di San Giovanni, stavolta alla guida delloSpiritual Trio, con il pianista e organista Alberto Marsico e il batterista Alessandro Minetto: una formazione dedita alla musica nera, come suggerisce il nome, nella sua variante Gospel e Spiritual. Nel solco di questa tradizione la tromba di Bosso innalza la sua voce in uno spazio colmo di pathos, come dimostrano il primo album del trio, “Spiritual” (del 2011), e il più recente “Purple”, uscito alla fine dello scorso novembre.

La seconda giornata – domenica 10 agosto – prende le mosse alle 11 dalla chiesetta campestre di Santa Lucia, nei pressi di Mores, con un altro inedito rendez-vous: reduci dalla traversata marittima del giorno prima, Erri De Luca e Ezio Bosso allargano il loro recentissimo incontro alla partecipazione di Paolo Fresu.

Dal centro del Meilogu nuovamente verso la costa orientale, allo stagno di Porto Taverna, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, per apprezzare (ore 18) la voce di Elina Duni, stella nascente nel panorama jazzistico europeo. Con Colin Vallon al pianoforte, Bjorn Meyer al contrabbasso e Norbert Pfammatter alla batteria, la cantante di casa in Svizzera proporrà la sua originale interpretazione in chiave jazz dei canti tradizionali della sua terra d’origine, l’Albania, già consegnata alle tracce dell’album “Matanë Malit”, pubblicato dalla ECM.

In serata (ore 21.30), al Vulcano di Ittireddu, Ezio Bosso completa il suo trittico di impegni per Time in Jazz alla testa del trio che, accanto al suo pianoforte, schiera Giacomo Agazzini al violino e Claudia Ravetto al violoncello. “Con i piedi per terra e gli occhi nel cielo. Another day” il titolo del concerto dedicato allo scorrere del tempo e completato da alcuni dei brani più conosciuti di Ezio Bosso, come “Rain in your black eyes”.

Le rovine del Castello dei Doria a Chiaramonti saranno il suggestivo scenario del concerto d’apertura della terza giornata, lunedì 11: protagonista, a partire dalle 11, il duo clarinetto e pianoforte formato dai fiorentini Nico Gori e Alessandro Lanzoni (miglior nuovo talento dell’anno all’ultimo referendum “Top Jazz” della rivista Musica Jazz).

Tappa a Calangianus, nel tardo pomeriggio: dopo averlo ascoltato in coppia con Fabrizio Bosso, il pubblico di Time in Jazz potrà apprezzare ancora il talento del pianista italo-inglese Julian Mazzariello nell’esibizione solistica che lo attende alle 18 all’ex-convento del paese gallurese.

In serata il festival approda finalmente a Berchidda per un doppio concerto al Centro Laber (l’ex caseificio riconvertito in spazio culturale), sotto l’insegna di Sonata di Mare: un progetto transfrontaliero finanziato dal Programma Operativo europeo Italia-Francia “Marittimo” 2007-2013, che ha come area di riferimento lo spazio marittimo fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria, e come obiettivo la creazione di un circuito di festival, eventi e produzioni artistiche per la valorizzazione della musica tradizionale e contemporanea, e per la creazione di forme musicali innovative. Apre, alle 21.30, “In mezzo c’è solo… il mare”, produzione originale della Provincia di Savona – PERCFEST, con le musiche, la direzione e gli arrangiamenti di Rosario Bonaccorso. Un concerto composto di quadri sonori, pagine musicali policrome che si dipanano in una successione quasi geografica seguendo il tema del viaggio, motivo ispiratore al quale il contrabbassista–-compositore è legato in modo indissolubile. Lo accompagna in questo ideale viaggio musicale tra Liguria, Sardegna, Corsica, Brasile, Messico e Nord Africa, un “equipaggio” composto da Fabrizio Bosso alla tromba, il chitarrista brasiliano Roberto Taufic e un gruppo di percussionisti guidato da Marco Fadda e composto da Dado Sezzi da Genova, Gilson Silveira dal Brasile e dal batterista Nicola Angelucci. Dalla Corsica, ospite partner transfrontaliero, Jérôme Casalonga, voce e percussioni.

Il secondo progetto, alle 23.30, è invece firmato dal sassofonista Stefano “Cocco” Cantini: si intitola “7 modi” ed è un concerto ispirato alla cultura mediterranea e alle antiche civiltà, sulla base di originali rivisitazioni jazzistiche. Sul palcoscenico un organico che schiera musicisti toscani e provenienti da altre regioni coinvolte nel progetto Sonata di Mare, oltre a voci recitanti in poesia e canto: con lo stesso Stefano “Cocco” Cantini (direzione e sax), ci saranno Antonello Salis (fisarmonica e tastiere), Francesco Petreni (batteria), Raffaele Toninelli(contrabbasso), Andrea Lagi (tromba), Valentina Toni (voce), Aldo Milani (sax e flauto), Enrico Rustici (ottavatore), con la partecipazione speciale di Jérôme Casalonga (voce).

All’insegna di Sonata di Mare anche il primo impegno in scaletta per martedì 12: a Bortigiadas, alle 11, nella Chiesa della Santissima Trinità, tiene infatti banco “Voce di vento”, un concerto che vede insieme il BargaJazz Ensemble (Nico Gori al sax alto e al clarinetto, Rossano Emili al sax baritono, Alessandro Rizzardi al sax tenore, Roberto Rossi al trombone, Andrea Guzzoletti alla tromba, Stefano Onorati al pianoforte, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria) con il trombettista Marco Tamburini e le voci del gruppo corso A Cumpagnia, impegnati in una rivisitazione in chiave jazz di melodie e polifonie della tradizione della Corsica.

Nel pomeriggio (ore 18) il festival si sposta a Sant’Antonio di Gallura dove, a Lu Naracu, è in programma il piano solo di un grande protagonista della scena jazz contemporanea, Omar Sosa, che torna a Time in Jazz due anni dopo la sua ultima apparizione. Classe 1965, originario di Camagüey, il musicista cubano è un talento eclettico e versatile: pianista, compositore, arrangiatore e leader di varie formazioni, nella sua poetica Omar Sosa intreccia elementi di jazz, world music, sonorità contemporanee ed effetti elettronici con le sue radici afrocubane per dare forma a un sound fresco e originale, dal cuore latino.

In serata, alle 21.30, a Berchidda si accendono per la prima volta i riflettori sul palco “centrale” del festival, in piazza del Popolo, per accogliere un artista di culto della musica africana: Mulatu Astatke. Compositore, arrangiatore e polistrumentista (suona vibrafono, pianoforte e varie percussioni), è considerato il padre dell’Ethio-Jazz, quel movimento nato negli anni Sessanta che fonde insieme jazz, elementi della musica tradizionale etiope e influenze latinoamericane. A Time in Jazz si presenta alla testa di una formazione con James Arben ai sassofoni e al clarino basso, Byron Wallen alla tromba, Danny Keane al violoncello, Alex Hawkins al piano e alle tastiere, John Edwards al basso, Tom Skinner alla batteria e Richard Olatunde Baker alle percussioni.

Al termine, la musica prosegue al Centro Laber con i Seven Steps, il gruppo composto dai vincitori delle borse di studio della passata edizione dei Seminari Nuoro Jazz. E, a seguire, un Dj set di Alessio Bertallot inaugura la serie di dopo-concerto al Jazz Club al Centro Laber, che nelle notti successive, verso l’una, ospiterà i gruppi selezionati attraverso l’apposito concorso “Time Out”, quest’anno alla sua quarta edizione: Lame a Foglia d’Oltremare (mercoledì 13), Accordo dei Contrari (giovedì 14) e Paul maD Gang (la notte di Ferragosto).

La giornata di mercoledì 13 prende il via alla Chiesa di Santa Vittoria a Telti (ore 11) con Three Lower Colours, un trio che chiama ancora una volta in scena la tromba di Marco Tamburini insieme a Stefano Onorati al piano, synth e live electronics, e a Stefano Paolini alla batteria.

Ancora un trombettista, il beneventano Luca Aquino, affiancato dalla fisarmonica di Carmine Ioanna, terrà banco nel pomeriggio (ore 18) a San Pasquale, frazione del Comune di Tempio Pausania, con aQstico, un progetto che prende il nome dal suo quinto album, uscito nel 2011 per la Tûk Music.

Ricchissima la serata a Berchidda, con il doppio set in programma in piazza del Popolo. Apre, alle 21.30, la Brass Bang!, l’esplosivo, piccolo-grande ensemble di soli ottoni che riunisce sotto la sua insegna quattro stelle di prima grandezza del jazz contemporaneo: due trombettisti, Paolo Fresu, fra i maggiori protagonisti del panorama italiano di questa musica, e l’americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown di New York; il trombonista barese Gianluca Petrella, considerato fra i grandi specialisti dello strumento a coulisse, e quello che per molti è invece il miglior suonatore di basso tuba al mondo, il newyorkese Marcus Rojas.
La seconda parte della serata vedrà sul palco la musica di Omar Sosa incontrare i ritmi, le danze e le visioni di Urban Tap, la compagnia newyorkese fondata negli anni novanta da Tamango, danzatore e ballerino di tip tap, che ne condivide la direzione artistica con Jean de Boysson aka VJ Naj. Gli spettacoli di Urban Tap sono un ibrido di culture e linguaggi artistici differenti: tradizioni ancestrali e nuove tecnologie, animismo e tendenze metropolitane, musica jazz e ritmi ammalianti, tip tap e hip hop, scenografie multimediali, veejaying. Una miscela che Tamango e Jean “Naj” de Boysson con Omar Sosa e il percussionista Gustavo Ovalles, arricchiranno a Berchidda di ulteriori ingredienti con l’inedita partecipazione del grande suonatore di launeddas Luigi Lai e le danze tradizionali sarde proposte dall’Associazione folkloristica e culturale “San Gemiliano” di Sestu.

Organo e ance dettano la regola di “Musique hors normes”, il concerto che inaugura la giornata di giovedì 14 agosto (alle 11) alla Cattedrale dell’Immacolata di Ozieri. Protagonisti due nomi di spicco della scena jazzistica francese, legati da vent’anni di amicizia musicale: Andy Emler, compositore, pianista, improvvisatore e arrangiatore di grande inventiva, e Laurent Dehors, un musicista che sa padroneggiare con uguale successo sia i sassofoni che i clarinetti.

Alle 18, ancora una chiesa, quella di San Pietro a Tula, apre i battenti all’eclettica cantante e attrice sarda Monica Demuru che insieme al pianista argentino Natalio Mangalavite porta in scena “Podology”, un percorso di ricerca tra folk, pop, cantautorato, jazz e creazioni originali.

La serata in piazza del Popolo, giovedì 14 ospita un unico concerto, ma senz’altro fra i più attesi in assoluto: al centro dei riflettori sarà infatti un grande protagonista del jazz moderno, Dave Holland, in trio con il chitarrista Kevin Eubanks, suo collaboratore di lunga data, e il batterista Eric Harland. Sulle scene da mezzo secolo, il contrabbassista e compositore inglese vanta una ricca e caleidoscopica carriera decollata presto, quando ebbe la straordinaria opportunità di suonare con Miles Davis durante il leggendario periodo di “Bitches Brew”. Nel 2013 Dave Holland ha celebrato i suoi primi quarant’anni da leader, ma guardando decisamente in avanti. Per l’anniversario del suo primo disco, “Conference of the birds”, ha registrato l’album “Prism” riunendo intorno a sé una band elettrica composta dal tastierista Craig Taborn, e, appunto, Kevin Eubanks e Eric Harland.

Intorno alla mezzanotte, al Parco della Musica suona la banda del paese, la “Bernardo De Muro” diretta da Luciano Demuru, per l’occasione impreziosita da due ospiti d’eccezione: Paolo Fresu e Gianluca Petrella.

Come da tradizione, a Ferragosto Time in Jazz pianta le tende nelle campagne intorno a Berchidda per una giornata all’insegna di Sas Chejas Foranas, che permetterà al pubblico di incontrare esperti di ambiente, cantori e musicisti nelle antiche chiesette campestri che impreziosiscono i dintorni del paese. Un progetto che anche quest’anno ha ottenuto un importante riconoscimento da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio a Sas Chejas Foranas.

Il programma della mattinata si concentra nella chiesa di Santa Caterina, a quattro chilometri circa da Berchidda: in ossequio al tema del festival, gli spettatori potranno arrivarci a piedi provando due diversi modi di camminare, il Fitwalking e il Nordic Walking, in un percorso guidato con partenza dal paese (è gradita la prenotazione all’indirizzo greenjazz@timeinjazz.it o presso l’infopoint di Berchidda). Per il Fitwalking, guideranno l’escursione Mauro Pirino (istruttore della Scuola Sarda del Cammino) e i marciatori, pluripremiati, Morena Gasparinetti e Bachisio Faedda. Per il Nordic Walking, il cammino sarà invece guidato da Walter Piras (istruttore dell’Associazione Nordic Walking Italia) e Monica Deiana (Maestro della Scuola Italiana Nordic Walking).

All’arrivo a Santa Caterina, il primo appuntamento in scaletta per Sas Chejas Foranas è la consueta conferenza su tematiche ambientali: relatore, in questa edizione di Time in Jazz dedicata ai “Piedi”, è la guida Corrado Conca, che chiacchiererà col pubblico della sua esperienza ventennale tra speleologia, torrentismo, escursionismo e arrampicata, e dei luoghi della Sardegna da lui visitati, in un intervento che nel titolo, “Con i piedi leggeri”, evoca un noto romanzo dello scrittore sardo Sergio Atzeni. Poi, spazio alla musica con una nuova, scoppiettante prova della Brass Bang! di Paolo Fresu, Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas, già applaudita due sere prima sul palco di Piazza del Popolo.

Dopo il concerto, trasferimento nella vicina chiesetta di San Michele dove, come ogni Ferragosto, sarà possibile degustare alcuni piatti della cucina locale nel tradizionale pranzo berchiddese. Il pomeriggio (alle 18), sempre a San Michele, si chiude nel segno di una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il canto a chitarra, in un appuntamento a cura di Fabio Calzia con Carlo Crisponi e Gianmichele Lai accompagnati da Carlo Boeddu alla fisarmonica.

Di ritorno in paese, alle 21.30 si accendono per l’ultima volta i riflettori sul palco di Piazza del Popolo. Come sempre, la serata di Ferragosto a Time in Jazz si divide in due parti. La prima (con ingresso a pagamento), vede di scena Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte) con il loro “Fútbol”, un progetto ben collaudato, ispirato all’omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano e consegnato cinque anni fa alle tracce di un cd: racconti sul gioco del calcio in cui si incrociano storie di vita, d’amore e di pallone tra vittorie e sconfitte, gioie e delusioni, fantasia e ironia. Musica col “doppio passaporto”, quella di Servillo e degli argentini (ma trapiantati da tempo in Italia) Girotto e Mangalavite, ispirata alle rispettive radici culturali; mondi e atmosfere differenti che si intersecano in una miscela suggestiva ed evocativa di suoni e parole.

Altra miscela di suoni quella che dilagherà sulla piazza del Popolo nella seconda parte della serata quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli al mondo, sul palco saliranno la Fanfara Tirana e i Transglobal Underground per quella che si annuncia come una scoppiettante festa finale impreziosita anche dalla partecipazione della Brass Bang!. LaFanfara Tirana (che nelle tre sere precedenti, intorno alle 19.45, sarà in parata con la sua musica per le strade del paese) porterà in dote alla serata i ritmi spezzati e l’inconfondibile sound balcanico dei suoi ottoni, cui i Transglobal Underground aggiungeranno le loro sonorità multietniche, dando vita a una trascinante contaminazione di generi, la stessa che la formazione albanese e il gruppo britannico hanno fissato sulle tracce dell’album “Kabatronics” uscito l’anno scorso.
Il jazz-club al Centro Laber
Come già accennato, Lame a Foglia d’Oltremare, Accordo dei Contrari e Paul maD Gang sono le band che animeranno le nottate al jazz-club allestito nel cortile del Centro Laber, il 13, 14 e 15 agosto intorno alla una, subito dopo i concerti sul palco centrale del festival in piazza del Popolo. I tre gruppi, che all’indomani dei rispettivi impegni a Berchidda si esibiranno anche a Olbia, al John Gotti, il locale in via Imperia (zona Bandinu), approdano a Time in Jazz come vincitori della quarta edizione del concorso Time Out.

Aprono il trittico (mercoledì 13) le Lame a Foglia d’Oltremare, una band formata dieci anni fa da cinque artisti sardi che vivono tra l’isola e il “continente”: Diego Deidda (voce), Lorenzo Lepori (chitarra, e voce), Simone Pistis (chitarra, organetto, fisarmonica e trunfa), Massimo Cadeddu (basso) e Alberto Coda (batteria e percussioni). Una formazione eclettica, che ama spaziare tra culture musicali differenti – sarda, sud-americana, africana e mediterranea -, allontanandosi da cliché e percorsi tradizionali.

Giovedì 14 è il turno degli Accordo dei Contrari, un gruppo rock strumentale fondato nel 2001 a Bologna dal batterista Cristian Franchi e dal tastierista Giovanni Parmeggiani, raggiunti in seguito da Daniele Piccinini al basso e Marco Marzo alla chitarra, in cui si uniscono elementi di avanguardia, jazz elettrico e musica etnica, in una miscela che si avvicina al progressive rock.

Si danza invece sulle note rock n’roll e rockabilly nel dopofestival di Ferragosto, con l’energia della Paul maD Gang, formazione attiva dal 2011, con Roberto Pianezza e Damien Rizzo alla voce e chitarra, e con una sezione ritmica che vede Francesca Alinovi al contrabbasso e Ivano Zanotti alla batteria: un live all’insegna del buon rock n’roll tutto da ballare, con brani originali e rivisitazioni di alcuni celebri brani pop.
Masterclass
Mediterranea è uno stage/masterclass che Time in Jazz ha ideato nell’ambito di Sonata di Mare, un progetto europeo della durata di due anni, che riunisce in un unico circuito i grandi festival dell’area marittima e costiera di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, per valorizzarne la musica tradizionale e quella contemporanea e per creare nuove produzioni musicali dalla contaminazione tra le culture dei territori transfrontalieri.

Il percorso didattico di Mediterranea si articola in una serie di incontri della durata di due ore ciascuno nell’ambito del Festival internazionale Time in Jazz, ed è rivolto agli studenti dei conservatori e delle scuole di musica di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, di età superiore ai 18 anni. Ognuno degli otto partner di Sonata di Mare potrà usufruire di quattro posti per studenti e/o musicisti da inserire come stagisti all’interno della masterclass, che potrà accogliere anche uditori di diversa provenienza, fino a cento presenze.

Già iniziato l’anno scorso con le masterclass di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura e dei cantori del gruppo corso A Filetta, il progetto prosegue ora con focus dedicati a contrabbasso, sassofono, percussioni e tromba il 12 agosto, sempre al Centro Laber di Berchidda. Primo appuntamento della giornata alle 10.30, con la masterclass del contrabbassista Rosario Bonaccorso “Nei piedi le radici, nella mente le ali”; alle 11.30, sarà il turno del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini con “Una pedata alla tonalità”. Nel pomeriggio altri due appuntamenti: alle 16 “Ritmo dalla testa ai piedi: workshop di percussioni afrobrasiliane” con Francesco Petreni, e alle 17.30 “Comporre improvvisando” con il trombettista Marco Tamburini.
PAV, progetto arti visive
Come di consueto, la programmazione musicale sarà affiancata dall’itinerario museale del P.A.V., il Progetto Arti Visive, curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, che per l’edizione 2014 proporrà al pubblico mostre ed eventi espositivi che, pur variamente declinati, sono tutti riconducibili al tema del festival. Piedi, dunque, nei suggestivi spazi del Laber, l’ex caseificio di Berchidda trasformato in centro culturale, che accoglierà quattro mostre con opere di oltre quaranta artisti.

Contretemps, rassegna internazionale di arte contemporanea curata da Giannella Demuro, con opere di Francesco Arena, Franco B, Filippo Berta, Maria Magdalena Campos-Pons, Cristian Chironi, Emilio Fantin, Regina José Galindo, Luigi Y Luca, Pinuccia Marras, Cristina Montagnani, Davide Monteleone, Bill Owens, Nero Project, Leonardo Pivi, Danilo Sini, Sandy Skoglund, Maurizio Taioli, Lucia Veronesi, Yevgeny Yufit. In mostra piedi, impronte, tracce, sentieri, perimetri, allusioni, echi. Piedi, dunque, come strumento del cammino e del viaggio, come metafore e metonimie visive dell’essere umano e del suo relazionarsi con se stesso e il suo prossimo, il mondo, la società, la politica. Piedi come misure delle cose, dei luoghi del fare e dell’abitare. Piedi in cammino verso un altrove dove l’esperienza dell’oggi – incontrata, cercata, accolta o subita – divenga strumento per tracciare un solido sentiero su cui camminare con passi certi e sicuri verso il domani.

Stazione eretta, una selezione di video d’artista a cura di Mario Gorni in collaborazione con Careof, con Marina Ballo Charmet, Roberta Baldaro, Massimo Bartolini, Davide Bertocchi, Elisabetta Di Sopra, Michael Fliri, Maria Friberg, Meri Gorni, Sabina Grasso, Orestis Mavroudis, Ottonella Mocellin, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Benedetta Panisson, Stefano Pasquini, Oliver Pietsch, Mariuccia Pisani, Stefano Romano, Emilia Scharfe, Cesare Viel e Luca Vitone: un ventaglio di riflessioni e di performance fra di loro profondamente diverse e tutte calibrate attorno alla forza, all’uso, o all’inutilità dei piedi, tanto da indicarne prepotentemente la centralità nell’azione quotidiana. Una inattesa fertilità di argomenti e argomentazioni potentemente intercettate dal lavoro degli artisti, un corpus di ventidue opere inatteso e trasversale fra diversi approcci, generazioni e nazionalità dove i protagonisti assoluti sono sempre loro: i piedi, i nostri.

La sezione Babelfish, dedicata alla giovane arte, presenta Mi tentano paesaggi, senza alcuna idea di movimento, progetto curatoriale di Giangavino Pazzola con opere di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Renato Leotta, Enrico Piras e Alessandro Seu: riflessioni sparse sull’uomo come architettura estetica che sembrano aprire possibilità di ragionamento su nozioni quali stabilità fisica e immateriale, complessità e indeterminatezza ambientale, necessità di registrazione dei mutamenti, delle relazioni e dell’esperienza umana nel paesaggio.

L’affascinante e inesauribile universo di internet, è alla base di Scrumbled web, viaggio nella rete a cura di Antonello Fresu e Ivo Serafino Fenu, che accosta video d’artista, cortometraggi, e documentari d’autore a materiali d’archivio e filmati amatoriali.

In giro per il paese, Lavori in corso, progetti d’artista per Berchidda, con performance e interventi site-specific di Francesco Arena e Cristian Chironi.

Accanto ai progetti espositivi, infine, a confermare il legame che a Berchidda unisce arte e musica, Arte tra le note porterà sul palco scenografie appositamente realizzate come quella di Cristian Chironi e di Nero Project, e riproduzioni di alcune delle opere presenti in mostra.
Altri eventi
In visione al Centro Laber anche la selezione di film curata dal regista Gianfranco Cabiddu, che per questa edizione del festival propone un omaggio a Buster Keaton: ogni notte, intorno all’una.

Anche quest’anno Time in Jazz dedica ampio spazio alle presentazioni editoriali, raccolte sotto l’insegna WineBook: gli autori incontreranno il pubblico del festival in alcuni bar e altri spazi di Berchidda, per presentare le loro pubblicazioni più recenti, nella formula informale dell’aperitivo letterario. Primo appuntamento la sera dell’11 (ore 19) al Bookshop di Time in Jazz allestito in Piazza del Popolo, con “Una splendida notte stellata”, libro per ragazzi di Jimmy Liao, autore e illustratore di Taiwan, che sarà presentato dalle traduttrici dell’edizione italiana, Silvia Torchio e Cecilia Giorgia Paquola. Utilizzando le tavole del racconto illustrato, attraverso un reading e un laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni, si farà una sorta di gioco dell’oca che ripercorrerà la storia del libro tra indovinelli e giochi di abilità.

La mattina del 12 (ore 12.30), al Bar Al Muretto, sarà invece la volta della scrittrice cagliaritana Claudia Zedda, con il suo romanzo “L’amuleto”, ispirato dalla sua passione per la storia e la cultura della Sardegna (Edizioni Condaghes, 2014).

Mercoledì 13 (sempre alle 12.30), al Bar K2, è poi il turno di “Alberi erranti e naufraghi”, di Alberto Capitta, pubblicato lo scorso anno (Edizioni Il Maestrale). Dedicato al calcio l’incontro in programma nel pomeriggio del 14 (ore 18) al Bar Centrale, dove Boris Carta presenterà “Rossoblù giorno per giorno. Protagonisti e comparse del Cagliari Calcio”(Edizioni Aipsa, 2013).

Ancora un libro, in questo caso di argomento musicale, caratterizza il pomeriggio del 16 agosto al Museo del Vino, con il gradito ritorno di Ashley Kahn: dopo aver illustrato, nella scorsa edizione del festival, il suo “A Love Supreme – Storia del capolavoro di John Coltrane”, pubblicato nel 2004 da Il Saggiatore, il giornalista e storico musicale americano ritorna a Berchidda per presentare “Kind of Blue” (Il Saggiatore, 2003), il suo saggio dedicato all’omonimo album di Miles Davis, altra autentica pietra miliare del jazz.

A seguire (intorno alle 19,30), l’ormai tradizionale concerto-aperitivo al Museo del Vino suggella anche quest’anno il festival con la presentazione di una novità discografica. Alla ribalta, i Tempi di Cris, ovvero Matteo Cara (synth e tastiere), Raffaele Mele (chitarra), Mauro Dore (basso), Paolo Succu (batteria e percussioni) e Cristian Orsini aka dj Cris (consolle e elettronica): cinque musicisti sardi uniti dalla passione per il funk e la black music delle origini, al debutto con l’album autoprodotto “Event Horizon” di imminente uscita.
Green Jazz
La sostenibilità ambientale e la riduzione dell’impatto del festival sul territorio sono diventati di centrale importanza per Time in Jazz, che da sette edizioni prosegue e consolida il suo impegno a favore dell’ambiente attraverso Green Jazz, un progetto di sensibilizzazione che dà voce ai temi del risparmio energetico, dell’uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell’abbattimento delle emissioni di CO2.

Lo sviluppo di una coscienza ambientale nell’ambito di Time in Jazz nasce da originali progetti come i concerti nei boschi del Limbara e nelle chiesette campestri, che hanno stimolato una maggiore consapevolezza sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, portando, anche grazie al supporto di partner e sponsor locali, alla realizzazione di iniziative volte a tutelare un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.

Green Jazz è presente anche in questa edizione del festival con stand e azioni di sensibilizzazione ambientale.

Contribuisce al contenimento del consumo di energia elettrica e dell’impatto del festival sull’ambiente il progetto Light for music: avviato sei anni fa, prevede l’utilizzo di pannelli fotovoltaici per l’alimentazione dei concerti nelle chiese campestri e negli altri “teatri” all’aperto.

In partnership con il Comune di Berchidda il progetto Acqua dalla rete punta alla riduzione sia dello spreco d’acqua sia della produzione di rifiuti di plastica, mettendo a disposizione del pubblico fontanelle alimentate dalla rete idrica comunale da cui attingere gratuitamente acqua potabile, e le Isole ecologiche di Green Jazz, interventi finalizzati alla riduzione dei rifiuti, con spazi dedicati alla raccolta differenziata del vetro, del cartone e della plastica allestiti nei luoghi del festival, che quest’anno si avvalgono di contenitori appositamente realizzati nei laboratori del Laber con materiali di recupero. Continua anche Green Bed, campagna di sensibilizzazione per il risparmio di acqua e corrente elettrica negli alberghi e altri luoghi di accoglienza.

Per incentivare il pubblico a ridurre l’uso delle auto durante i giorni del festival, e dunque le emissioni inquinanti di CO2, ritorna Motori a strappo, un’iniziativa che promuove la condivisione dell’auto e del viaggio utilizzando i portali web disponibili per raggiungere il festival e le diverse sedi dei concerti. (Per chi volesse aderire al progetto e condividere, offrire o cercare passaggi auto, suggeriamo alcuni siti di riferimento: www.blablacar.it; www.passaggiosardegna.com; www.youtrip.it/viaggiamo_insieme; www.roadsharing.com)

In linea con il tema “Piedi”, che fa da filo conduttore a questa edizione del festival, i “sentieri” quest’anno verranno percorsi anche con il progetto GreenWalk, realizzato in partnership con l’Ente Foreste della Sardegna e diversi esperti del settore del “camminare” – istruttori e appassionati di nordic walking, fitwalking, trekking e arrampicata – accompagneranno il pubblico a piedi attraverso suggestivi percorsi nei dintorni di Berchidda, proponendo una riflessione generale sulla salute fisica e la mobilità degli esseri umani, i benefici del camminare e i suoi vantaggi sociali, psico-fisici e ambientali.

Il primo appuntamento sul tema è nella giornata inaugurale, sabato 9 agosto, a bordo del traghetto della Sardinia Ferries in viaggio da Livorno alla volta di Golfo Aranci (partenza ore 15.30 e arrivo ore 21): qui, alla “concertazione navale” di Erri De Luca e Ezio Bosso, seguirà una conferenza di Gianfranco Bracci, guida escursionistica e ambientale di grande esperienza, istruttore nazionale di nordic walking e corrispondente della rivista “Camminare”, che racconterà le speciali emozioni provate durante alcuni dei suoi viaggi più particolari, in Madagascar e Tibet. Gianfranco Bracci sarà presente nuovamente la mattina del 12 agosto durante l’evento in programma a Bortigiadas.

Le escursioni a piedi partono dal tardo pomeriggio del 12 agosto, con una passeggiata nel territorio di Berchidda: adulti e bambini saranno guidati da Gianpaolo Demartis, Massimo Putzu e Marco Pinna dell’ASD Dynamic Sardinia nel riconoscimento e nella raccolta di erbe officinali endemiche della Sardegna, che la mattina dopo (13 agosto, ore 10, a Casa Sanna), saranno utilizzate in un laboratorio di trasformazione erboristica per la preparazione di prodotti usati nelle ricette cosmetiche e di medicina tradizionale.

In un apposito gazebo allestito in Piazza del Popolo, nella serata del 13 (dalle 20 alle 24), si terrà un incontro di sensibilizzazione sulla “Terapia del cammino” e sui suoi benefici nel contrastare le patologie del metabolismo: in collaborazione con il reparto diabetologia della ASL N°2 di Olbia.

Fitwalking e Nordic Walking, due diversi modi di camminare alla prova del pubblico la mattina del 15: gli spettatori di Time in Jazz saranno accompagnati in un percorso a piedi da Berchidda verso la vicina chiesa campestre di Santa Caterina (è gradita la prenotazione all’indirizzo greenjazz@timeinjazz.it o presso l’infopoint di Berchidda); per il Fitwalking, guideranno l’escursione Mauro Pirino (istruttore della Scuola Sarda del Cammino), e i marciatori pluripremiati Morena Gasparinetti e Bachisio Faedda. Per il Nordic walking, il cammino sarà guidato da Walter Piras (istruttore dell’Associazione Nordic Walking Italia) e Monica Deiana (Maestro della Scuola Italiana Nordic Walking).

All’arrivo a Santa Caterina, alle 11, prima del concerto della Brass Bang!, si terrà la consueta conferenza che il festival dedica ogni Ferragosto ai temi ambientali e della sostenibilità: a tenere banco, in questa edizione dedicata ai “Piedi”, la guida Corrado Conca, che chiacchiererà col pubblico della sua esperienza ventennale tra speleologia, torrentismo, escursionismo e arrampicata, e dei luoghi della Sardegna da lui visitati, in un intervento che nel titolo, “Con i piedi leggeri”, evoca un noto romanzo dello scrittore sardo Sergio Atzeni. Anche quest’anno, un grande riconoscimento all’impegno di Time in Jazz in quest’ambito, arriva dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio al progetto Sas Chejas Foranas, dove si affrontano tematiche ambientali con esperti, cantori e musicisti.

Anche la promozione e la valorizzazione dei prodotti della tradizione enogastronomica locale a “chilometro zero” rientrano tra le azioni di Green Jazz: sotto l’insegna Sentieri di… vino ecco dunque una serie di degustazioni, laboratori, azioni informative, culturali ed educative – partner il Museo del Vino di Berchidda, le Strade del Vermentino di Gallura, il Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG e l’agenzia Laore Sardegna – attraverso le quali il pubblico di Time in jazz entrerà in contatto con le produzioni caratteristiche del territorio che ospita il festival. Tra gli appuntamenti previsti, tre corner “Sapori di…Vino” in coincidenza con i concerti in programma a Loiri Porto San Paolo, Stagno di Porto Taverna (domenica 10 agosto), Tempio Pausania (lunedì 11) e Calangianus (mercoledì 13): in collaborazione col Museo del Vino di Berchidda.

Continua anche la collaborazione con le aziende locali e regionali per la fornitura di prodotti di qualità per la mensa del festival. Tra questi, la pasta e le farine marchiate Sardo Sole, il progetto di filiera corta di produzione e trasformazione del grano duro Cappelli a ciclo chiuso sardo trasformate dal pastificio Tanda&Spada di Thiesi preparate in collaborazione con lo chef Elia Saba, presidente dell’Unione Cuochi Sardegna.

La difesa dell’ambiente parte dall’educazione: per questo Green Jazz propone anche quest’anno il laboratorio per bambini “Impronte”, a cura dell’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo, che attraverso il gioco porterà i più piccoli alla scoperta delle impronte di alcune specie della fauna endemica: giovedì 14 alle 17 nei cortili di Casa Sanna a Berchidda.

Continua anche la partnership con l’Emporio naturale Mariposa di Ozieri che sarà presente all’interno dello stand Green Jazz con soluzioni ecologiche per la vita quotidiana.

Nell’ambito della riduzione dell’impatto ambientale del festival sul territorio, Time in Jazz introduce una sostanziale novità: la certificazione ISO 20121 che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi. Il rapporto di collaborazione con la società e-cube, attiva sul campo della consulenza ambientale, permetterà di intraprendere il percorso di certificazione valorizzando al meglio le iniziative di monitoraggio già avviate negli scorsi anni (report green jazz) secondo il metodo del Life Cycle Assessment (LCA) o “analisi del ciclo di vita”, attivate grazie alla collaborazione di professionisti del settore per valutare l’interazione dell’evento, in tutte le sue componenti, con l’ambiente e il territorio e indirizzare le linee di intervento per la riduzione dell’impatto ambientale globale del festival.

Si rinnova inoltre per il terzo anno consecutivo la partnership con l’associazione Aregai – Terre di Benessere che consentirà un’ulteriore valutazione della sostenibilità del festival secondo i valori definiti dal sistema LICET, acronimo di Legame con il territorio, Innovazione, Competitività, Ecosistema, Tutela; in questo modo, attraverso una maggiore consapevolezza, si creano le basi per rendere il festival sempre più eco-compatibile e in armonia col territorio che lo ospita.

L’impegno di Time in Jazz per l’ambiente è stato riconosciuto attraverso l’assegnazione del premio Cultura in Verde, nell’ambito della settima edizione del forum CompraVerde-BuyGreen dedicato alle politiche e ai progetti sugli acquisti verdi e sostenibili, che si è tenuto lo scorso ottobre a Milano, al Palazzo delle Stelline. Il premio è stato assegnato a Time in Jazz (ex aequo col Ferrara Buskers Festival, rassegna internazionale del Musicista di Strada, oggi partner del festival di Berchidda) “per il progetto Green Jazz, attraverso cui s’impegna a promuovere e attuare in modo concreto la sostenibilità riducendo l’impatto ambientale della manifestazione sul territorio”.
Time in Sassari
Calato il sipario su Berchidda, il 17 e il 18 agosto si rinnova l’appuntamento con Time in Sassari, la consueta appendice di Time in Jazz, che giunge quest’anno alla sua ottava edizione, con tappe mattutine e pomeridiane a Cheremule, Osilo, Ossi e Sorso.

La città di Sassari è come sempre il fulcro della manifestazione, che per due sere pianta le tende in piazza Tola. Nella prima, domenica 17 (ore 21), tiene banco “Futbòl”, il concerto (già in scena la sera di Ferragosto a Berchidda) che riunisce il talento italiano del cantante Peppe Servillo, con quello degli argentini Javier Girotto (sax) e Natalio Mangalavite (piano).

Lunedì 18 (21.30) i riflettori di Piazza Tola si accendono invece per “Latin Mood”, un sestetto che vede ancora una volta in azione Javier Girotto ai sax, insieme al trombettista Fabrizio Bosso, con Natalio Mangalavite al piano e tastiere, Luca Bulgarelli al basso elettrico, Lorenzo Tucci alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni, questa volta impegnati in un progetto che rivisita in chiave jazzistica le ritmiche trascinanti di tango, milonga, chacarera e candombe nell’accezione tipica del Latin Jazz.

I concerti serali di Sassari saranno preceduti dalle tappe fuori città: primo appuntamento la mattina del 17 agosto (ore 11) al Giardino degli aranci di Sorso, con un’inedita performance di Andy Emler al pianforte con il violinista algerino Kheir Eddine M’Kachiche, dal titolo “Traces d’Afrique”.

Nel pomeriggio la musica si trasferisce a Osilo, in Piazza Brundanu, dove (alle 18) il pubblico potrà applaudire un altro, insolito duo, quello formato da Gianluca Petrella e Steven Bernstein.

La mattina successiva (lunedì 18), Time in Sassari fa invece tappa a Ossi, in località Mulineddu, con il talentuoso sassofonista siciliano Stefano D’Anna, che proporrà brani tratti da “Soundscape”, il suo album pubblicato nel 2013 dall’etichetta S’Ard Music, sviluppato nel solco della moderna tradizione jazzistica, in cui è affiancato in quartetto dal chitarrista romano Enrico Bracco, da Nicola Muresu al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria.

Alle 18, nell’area archeologica di Museddu, nel territorio di Cheremule, è invece la volta di “Pieds Noirs”, un’altra prima assoluta che coinvolge nuovamente Kheir Eddine M’Kachiche, stavolta in duo con Paolo Fresu.

Biglietti e abbonamenti
Come sempre, l’ingresso è a pagamento solo per i concerti serali che si tengono in piazza del Popolo: tutti gli eventi in decentramento di Time in Jazz e quelli in programma per Time in Sassari sono infatti a ingresso gratuito.

Per tutti gli spettacoli a pagamento il biglietto intero in platea costa 23 euro, il ridotto 20 (più 2 euro di diritti di prevendita); 60 euro è invece il prezzo dell’abbonamento intero per le quattro serate (12, 13, 14 e 15 agosto), ridotto a 50 (più 3 euro di diritti di prevendita). Per i posti in tribuna non sono previsti abbonamenti ma solo biglietti a 18 (intero) e 15 euro (ridotto).

Per la serata di Ferragosto l’ingresso costa quasi la metà: il biglietto (15 e 13 euro in platea, 13 e 11 in tribuna, più 2 euro di prevendita) si paga infatti solo per il primo dei due concerti in programma (Servillo Girotto Mangalavite trio > “Futbol”), mentre la festa finale (Fanfara Tirana meets Transglobal Underground feat. Brass Bang! + eventi speciali) sarà, come di consueto, a ingresso gratuito.

Le riduzioni saranno applicate a soci, studenti, adulti oltre 65 anni, bambini sotto i 12 anni, disabili, Carta Giovani, Jazzit Card, soci TCI, Sconto in Conto.

Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online su circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.

A Berchidda, biglietteria aperta dall’1 al 10 agosto in piazza del Popolo (Casa Sanna) dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. Nei giorni del festival, dall’11 al 15 agosto, sarà aperta dalle 11 alle 14, e nel pomeriggio dalle 16 alle 18; in serata botteghino dell’area concerti aperto dalle ore 20.

Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero telefonico 079704731 e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it.

Per aggiornamenti: www.timeinjazz.it

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