La Terra è ricoperta per i due terzi dagli oceani, e la tutela della loro salute è fondamentale per la sopravvivenza di tutte le specie. WWF sostiene da sempre l’importanza della tutela dell’ambiente e delle specie animali, con la campagna GenerAzioneMare ha costruito una vera e propria community di volontari, cittadini, scienziati, pescatori, aziende, tutti uniti per difendere il Capitale Blu del Mediterraneo.
Il mondo intero a causa della pandemia ha vissuto come se fosse in stand-by per qualche mese, e dalle immagini divulgate sui diversi mezzi di comunicazione abbiamo potuto constatare come la natura abbia iniziato a riprendersi i propri spazi. Tra le tante immagini di questa “rinascita” hanno fatto scalpore quelle delle acque della laguna di Venezia, di nuovo limpide.
Si è pensato da più parti che questo periodo di fermo obbligatorio non solo avrebbe potuto contribuire ad un miglioramento delle condizioni ambientali, ma perfino ad un miglioramento delle nostre coscienze. Tuttavia le mascherine e i guanti gettati per le strade, nelle campagne, ci hanno risvegliato da questo torpore e abbiamo potuto constatare come i DPI che ormai fanno parte delle nostre vite siano andati ad unirsi all’ “esercito di rifiuti” che ritroviamo lungo la terraferma e nei mari.
Il futuro dell’umanità dipende dalla salute degli oceani che ricoprono due terzi del nostro Pianeta. Nel loro insieme, se fossero un paese, questo avrebbe la settima economia più grande del mondo, per un valore complessivo di 24.000 miliardi di dollari.
L’Italia è uno dei paesi più ricchi in Europa e nel Mediterraneo in termini di biodiversità anche marina che forniscono un capitale naturale elevatissimo: sequestro del carbonio fornito dai nostri mari vale tra i 9,7 e i 129 milioni di Euro l’anno, mentre la funzione protettiva delle praterie marine di posidonia contro l’erosione costiera ha un valore economico stimato circa 83 milioni di Euro l’anno.
A partire dall’8 giugno in Italia e per tutta la stagione estiva, il WWF ha dato il via alla campagna GenerAzioneMare giunta al suo terzo anno. Questa campagna ha costruito una vera e propria community composta da volontari, ricercatori, cittadini, scienziati, pescatori, aziende, tutti uniti per difendere il Capitale Blu del Mediterraneo. Tra le attività volte alla tutela delle specie e degli habitat marini possiamo ricordare: lo sviluppo di Aree marine Protette (fondamentali per il recupero, la protezione e l’aumento della biodiversità degli oceani); la promozione e il sostegno della pesca sostenibile; la lotta all’inquinamento – in modo particolare agli 8 milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono negli oceani; la liberazione di tartarughe e sorveglianza dei nidi e incontri con i pescatori.
Il fine di questa campagna e delle innumerevoli attività portate avanti dal WWF negli anni è quello di tutelare il Capitale Blu del Mediterraneo, un mare di straordinaria bellezza con oltre 17.000 specie e con un’economia, che può generare un valore annuo di 450 miliardi di dollari.
Purtroppo la biodiversità e il fragile equilibrio su cui si regge l’ecosistema del Mare Nostrum è minacciato dai fenomeni sopracitati: la pesca eccessiva e illegale, l’inquinamento, il traffico marittimo in continua crescita, la cementificazione delle coste e l’acidificazione delle acque derivata dai cambiamenti climatici globali.
Il WWF sostiene che l’unico modo per difendere il tesoro economico e naturale del Mediterraneo, sia quello di adottare una tutela efficace e uno sviluppo economico sostenibile.
Fonte: WWF
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